Sand Land ci mostra un Akira Toriyama che credevamo di aver dimenticato per sempre

Su Disney+ da qualche tempo hanno inserito Sand Land, la serie animata ispirata a uno degli ultimi lavori del Sensei Akira Toriyama. Scopriamone insieme tutti i dettagli!

copertina recensione sand land

Non sembrava una cosa del tutto casuale ma così è stato, la piattaforma Disney+ ha lanciato la serie animata Sand Land, dopo un paio di giorni dalla triste notizia della scomparsa del mangaka. Abbiamo così deciso di intraprendere anche noi questo viaggio alla scoperta di un’opera che ci ha lasciato piacevolmente sorpresi. Sand Land rappresenta una vera e propria sfida anche per gli amanti del mondo videoludico. Difatti, il 26 aprile BANDAI NAMCO lancerà il videogame le cui immagini in anteprima stanno già facendo il giro del mondo e che puoi vedere direttamente cliccando qui.

Origini e curiosità sull’opera originale di Sand Land

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Ma andiamo con ordine e facciamo un passo indietro sulle origini. Sand Land è ispirato ad uno dei grandi classici di Toriyama pubblicato nel 2000 e arrivato in Italia qualche anno più tardi. C’è voluto pochissimo per conquistare il cuore di tutti. Un unico volume che racchiude in sé 14 episodi esilaranti e divertenti, scritti quasi con lo stesso tono che ha caratterizzato Dr. Slump e Arale.

Il manga di Sand Land è passato così alla storia ed era da circa un anno che la fanbase del mangaka si stava preparando ad accogliere una serie di progetti ispirati proprio a questa opera. Tra questi ricordiamo anche un video game della Bandai Namco, una ristampa del volume in edizione limitata e naturalmente la serie animata arrivata da poco su Disney+.

Tutte cose interessanti che credevamo di poter condividere assieme al Sensei, ma purtroppo siamo stati costretti a dirgli addio troppo presto. Per questo motivo, guardare la serie animata è stato particolarmente difficile, quasi come un pugno nello stomaco.

Ci sarebbe piaciuto dire ad Akira Toriyama che avevamo quasi dimenticato la spensieratezza che ha contraddistinto da sempre le sue opere. Ma con l’arrivo di San Land siamo riusciti a tornare indietro nel tempo, guardando un progetto genuino che niente ha a che vedere con le lunghe ed estenuanti corse contro il business.

Sand Land ci mostra un lato dell’autore che credevamo assopito dalle esigenze di mercato. Purtroppo quando porti il peso sulle spalle di essere l’autore di grandi opere che hanno rivoluzionato il mondo, come Dragon Ball, sappiamo tutti che nel bene e nel male sarai costretto a scendere a compromessi. Con Sand Land questo non è accaduto, regalando così agli spettatori la possibilità di godersi una nuova esperienza animata, conservando però la caratteristiche di un grande classico.

Chi sono i protagonisti di Sand Land?

La storia di Sand Land si sviluppa in un mondo parallelo che sembra però fortemente influenzato dall’universo Dragon Ball. In questa dimensione, il pianeta è rimasto ormai quasi sprovvisto di acqua generando così una situazione di brigantaggio tra le restanti popolazioni. Situazione che come spesso accade in questi casi, lascia nell’angolo delle difficoltà i più fragili. È da un quadro così critico che emerge la necessità di affidare le proprie speranze ad un nuovo eroe.

Ma Sand Land rompe gli schemi, un po’ come tutte le opere di Akira Toriyama, affidando il compito di salvare il mondo ad un gruppo di creature che sembrano abbastanza sgangherate. Il primo è lo Sceriffo Rao, un uomo di una certa età con un passato militare alle spalle che stanco della tirannia cerca un modo per liberare la popolazione non solo dal suo Re spietato ed egoista, ma anche dalla siccità, partendo alla ricerca di una fonte d’acqua leggendaria.

Sand Land

Per la ricerca di questa fantomatica fonte, Rao chiede aiuto ad un gruppo di demoni, capeggiati dal principe Belzebub e dal suo aiutante Thief. Il design di Belzebub ricorda un po’ quello di Majin Bu e non solo per via del colore rosa che lo caratterizza. Ma anche perché proprio come Bu (nella sua versione super villain), Belzebub è un demone forte e vigoroso.

Nonostante la piccola statura, il principe Belzebub ha una forza incredibile ed un carattere ribelle, difficile da domare o da avvicinare. Ma nonostante tutto, nel corso dei 13 episodi imparerà a farsi amare incondizionatamente dal pubblico da casa. Effettivamente, avevamo bisogno di un duo e perché no, un trio, capace di salvare il mondo e allo stesso tempo donare il sorriso agli spettatori.

Una cosa che forse tutti non sanno è che ciò che è stato trasportato dal primo, fino all’ottavo episodio è sicuramente tutto materiale già noto, estrapolato e rimodellato direttamente dalla pellicola, che ricordiamo è uscito lo scorso anno quando il Sensei era ancora in vita.  Ma ciò che accade dall’ottavo episodio fino alla conclusione appartiene ad un arco narrativo nuovo che include anche l’ingresso di altri personaggi sconosciuti fino ad oggi.

Cosa abbiamo apprezzato di questa serie animata

Nel complesso Sand Land garantisce agli spettatore una bellissima esperienza animata, tra paesaggi apocalittici, ma nemmeno troppo strazianti e gag tra i protagonisti che oltre a rendere più leggera la visione, restano un elemento inconfondibile dello stile di Toriyama. Anche il fatto che in un unico pianeta, riescano a convivere uomini e demoni, ricorda una delle principali caratteristiche delle opere del Sensei. Ovvero, quello di far convivere in un unico universo creature totalmente diverse tra loro.

È accaduto in Dr. Slump, ma anche in Dragon Ball, di vedere cani o altre creature strane, parlare, camminare su due zampe e portare abiti tipici degli esseri umani. Anche in Sand Land accade questo, quasi come se fosse il segno di riconoscimento impresso dall’autore. Anche se l’opera si presenta in chiave goliardica e con eventi paradossali, non è mancata una buona manciata di scontri e scazzottate che hanno lasciato lo spettatore col fiato sospeso.

SAND LAND

Anche sotto il profilo del comparto grafico non abbiamo nulla da lamentare. Nonostante per la realizzazione della serie sia stata utilizzata una tecnica in 3D super moderna, le immagini sono state volutamente ideate per sembrare bidimensionali, dando così un taglio complessivo più old school. Contro tutte le diavolerie adoperate nel settore, questo approccio ci è sembrato molto adatto al tipo di anime trattato.

Se non hai ancora visto gli episodi di Sand Land corri a vederli su Disney+ e facci sapere cosa ne pensi.

Sand Land

Sand Land

Paese: Stati Uniti
Anno: 2024
Episodi: 13
Studio di Animazione: Bandai Namco Filmworks, Kamikaze Douga, Anima
Ideatore: Akira Toriyama
Regia: Toshihisa Yokoshima, Hiroshi Kōjina
Dove vederla: Disney+
Voto:

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Carmela Massa

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Appassionata di musica, anime, manga e serie tv, vivo la vita come se fossi la protagonista di un teen drama. Anche adesso che ho passato la 30ina. Amo scrivere di tutto ciò che mi emoziona ed è da piccola che sogno di sposare Goku e salvare il mondo insieme a lui!

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