Riviste, birra e i primi tornei di videogiochi!

Vi siete mai chiesti dove e quando si è svolto il primo torneo di videogiochi? E cosa c’entra il laboratorio di informatica del M.I.T. di Boston? Questa e tante altre curiosità nel nuovo episodio di Passione Arcade, la rubrica che vi porta indietro nel tempo per comprendere il presente (dei videogame)!

copertina passione arcade primi tornei

Rieccoci tornati dalle festività natalizie! Spero le abbiate passate bene e ovviamente giocando con un sacco di bei videogiochi, del passato e del presente ovviamente!
Nel mio piccolo anch’io ho avuto modo di giocare un po’, non solo con titoli retro ma anche mettendo un piede nel metaverso con la VR di Meta, e sapete cosa vi dico? Che è una gran figata!

Ora potrebbe sembrare che i due mondi non centrino molto apparentemente, quello delle salegiochi arcade e quello del VR, ma sapete cosa vi dico? Personalmente credo che ci sia più di un punto d’incontro tra i due, l’immersività – per cominciare – e non solo.
Un fattore da non sottovalutare, poi è la possibilità di giocare in cooperativa o in uno contro uno. Si è vero, questo lo si può fare anche con altre piattaforme di gaming, ma solo il VR o la sala giochi ti danno  la possibilità di avere il player 2 difronte a te o al tuo fianco. Ad ogni modo, su qualsiasi piattaforma voi stiate giocando, che si tratti di platinare un gioco o di raggiungere il punteggio più alto, la caccia al top score è sempre stato un aspetto che da sempre ha affascinato il popolo dei videogiocatori.

Ad oggi tutti noi abbiamo sentito parlare di eSports, le arene, migliaia di persone a tifare per il loro beniamino, competizioni con montepremi da capogiro… ma prima?
Cosa c’è stato prima di tutto questo? Prima dell’avvento degli eSports, esisteva qualcosa di simile?
Sicuramente, chi ha frequentato le salegiochi, avrà familiarità con le tre lettere da inserire nel cabinato una volta raggiunto un punteggio abbastanza dignitoso da essere inserito nella top ten.
Quelle tre lettere consacravano la tua posizione nella società videoludica (che poi era nel caso specifico, circoscritta alla saletta o al bar in cui andavi a giocare, nella maggior parte dei casi).
Già nelle salegiochi si creavano gruppi che si radunavano per assistere il player di turno che finiva il gioco o che batteva il record, un bisogno quasi primordiale nato con gli stessi videogiochi.
Ma a pensarci bene, quando è nata la prima vera competizione ufficiale legata a questo medium?

19 Ottobre 1972, da poco l’America ha scoperto l’esistenza di un videogioco a gettoni chiamato PONG, ma la sua vera diffusione sarebbe avvenuta più in là.
Quindi mettiamo da parte per un momento gli arcade.

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All’epoca esistevano già dei videogiochi, ben 10 anni prima, nel 1962, qualcuno nel laboratorio di informatica dell’M.I.T. di Boston, creò il codice di un gioco chiamandolo SpaceWar!
Se vogliamo, nonostante ci fossero stati altri esperimenti, tutto partì da li.
Pensate che persino il fondatore della Atari, Nolan Bushnell, si ispirò a quello per creare Computer Space.

Ad ogni modo, nell’Ottobre del ’72 un giornalista di nome Stewart Brand, affascinato dallo scenario che stava prendendo vita nei laboratori di informatica delle università californiane, pensò di organizzare un evento che radunasse tutti questi appassionati geek, con un unico scopo: conquistare il titolo di campione delle prime olimpiadi intergalattiche.

Così organizzò un vero e proprio torneo che si sarebbe disputato nel laboratorio di intelligenza artificiale dell’università di Stanford.
A questo torneo i partecipanti si sarebbero dovuti sfidare ad una versione rivista e corretta di SpaceWar! al vincitore sarebbe andato in premio un abbonamento annuale alla rivista Rolling Stone.
Ok, probabilmente ai giorni nostri potrebbe sembrare un premio di poco conto, ma ricordatevi che siamo nel 1972 e che i videogiochi all’epoca erano ancora estremamente di nicchia.
Il Rolling Stone era ed è una rivista di prestigio e comunque come bonus venne garantita birra gratis per tutti, mica male no?

 

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Ad ogni modo questo evento fu molto localizzato, quanto una fiera di paese per intenderci.
Per avere qualcosa di più “vicino” agli eSports moderni dobbiamo volare in Giappone, e più precisamente nel Giappone del 1974 dove la Sega organizzò un grande torneo nazionale che vide partecipare be 300 concorrenti, ma solo 16 furono quelli che disputarono la finale a Tokyo giocando ad una versione di Pong di Sega, chiamata Table Hokey.

Ai vincitori questa volta niente riviste, ma bensì televisori a colori e in bianco e nero, registratori a cassette e radio FM.
Nonostante questo torneo fosse di dimensioni ben più rilevanti, rispetto a quello tenutosi a Stanford qualche anno prima, per assistere a qualcosa di più imponente dovremo aspettare ancora qualche anno, sei per la precisione.

Nel 1980 la Atari organizzò il più grande evento legato al mondo dei videogiochi, un torneo di Space Invaders da giocare sulla loro console di punta, ovvero la Atari VCS o 2600.
L’evento vide coinvolti oltre diecimila players provenienti da diverse regioni degli Stati Uniti, durò la bellezza di 6 mesi e si concluse nella primavera del 1981 con un vincitore, William Heineman.
Sicuramente questo evento catalizzò ancor di più l’attenzione sui videogiochi trasformandoli da passatempo per pochi a qualcosa di ben più diffuso.
Pensate che l’allora sedicenne William (ora Rebecca Ann Heineman), qualche anno dopo fondò, insieme ad altre quattro persone, la Interplay Production (oggi Interplay Entertainment), ovvero il publisher di serie come Descent, Fallout e Baldur’s Gate.

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Siamo partiti da un evento avvenuto cinquantuno anni fa con poco più di venti partecipanti, per giungere ai giorni nostri dove gli eSports vengono seguiti da oltre 900 milioni di spettatori in tutto il mondo, di cui 475 mila solo in Italia, insomma un mucchio di persone!
Senza parlare dei volumi mossi in termini economici, vi dico solo che il mercato degli eSports ad oggi in continua crescita.
E pensare che tutto è iniziato con un abbonamento ad una rivista e della birra gratis…

Voi avete mai seguito un evento eSport? Vi piacerebbe saperne di più, magari con un articolo dedicato? Fatemelo sapere nei commenti oppure scrivete sui miei social.
Io, sono Mike e ringraziandovi per essere arrivati fin qui vi do appuntamento alla prossima settimana con un nuovo articolo di Passione Arcade.

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Io? sono Mike! cresciuto a pane e videogiochi non perdo occasione per infilare qualche monetina in un vecchio cabinato arcade facendomi rapire dalla storia che queste macchine sono ancora in grado di raccontare.

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