Ultimate Spider-Man #1 – Hickman e Checchetto, autori giusti per rendere ancora grande Spidey

Finalmente è arrivato in Italia Ultimate Spider-Man #1 di Jonathan Hickman e Marco Checchetto, l’attesa era spasmodica e ora anche noi possiamo iniziare ad avventurarci nel rilancio dell’anno. Ecco la nostra recensione!

copertina recensione ultimate spider-man 1

 

C’era tanto fermento per l’uscita di Ultimate Spider-Man #1. Tanti fan, immagino, erano attratti dal team creativo scelto dalla Marvel per questa nuova testata e composto da Jonathan Hickman e Marco Checchetto. C’era molta curiosità di ‘cosa’ due star di questo calibro potessero fare sull’amichevole Spider-Man di quartiere. Altri fan, un po’ delusi dall’attuale ciclo di Amazing e delle mediocrità generale delle altre serie del mondo ragnesco, attendevano con eccitazione questo fumetto, sperando di ritrovare quella freschezza e originalità dell’Ultimate Spider-Man dei primi anni 2000 di Brian M. Bendis e Mark Bagley. Il sottoscritto, aveva essenzialmente voglia di ‘ritrovare’ Spider-Man e Peter Parker, l’unico e inimitabile, in una serie semplicemente bella da leggere e rileggere. E a quanto pare non ero l’unico.

Ultimate Spider-Man #1 è uscito il 10 gennaio scorso negli USA, registrando numeri da capogiro in fatto di vendite, tanto da obbligare Marvel ad annunciare una seconda, poi una terza, una quarta e infine addirittura una quinta ristampa di quello che per molti è già il titolo più importante dell’anno.

L’effetto Ultimate Spider-Man si è diffuso a macchia d’olio sul web e sono arrivati i primi riscontri di chi ha letto il numero in lingua originale, come noi della redazione MegaNerd. I lettori italiani, per fortuna, non hanno dovuto attendere a lungo in quanto a soli due mesi di distanza, Panini Marvel Italia è riuscita a portare nel nostro Paese questa nuova testata, che potremo trovare in edicola, fumetteria e ovviamente nello store del sito ufficiale dell’editore.

Ma questo sarà davvero il fumetto dell’anno? Scopriamolo insieme, ma prima dobbiamo avvisarvi per per comprendere al meglio alcuni dettagli, sarebbe opportuno leggere la miniserie Ultimate Invasion e lo speciale Ultimate Universe. Tutto chiaro? Si parte!

Spoiler-Alert-PNG-File

La sliding door di Peter Parker

ultsm2024001-preview-3.jpg

Come si può narrare per l’ennesima volta le origini di Spider-Man senza cadere nel banale? Chiedetelo a Jonathan Hickman visto che ci è riuscito ribaltando tutto quello che è l’incipit di Spider-Man. “Il sedicenne Peter Parker acquisisce dei poteri grazie a un ragno geneticamente modificato e in seguito alla morte di suo Zio Ben impara la lezione più importante: da grandi poteri derivano grandi responsabilità.” Cancellate tutto (almeno per il momento).

Il Peter Parker di Hickman e Checchetto non ha acquisito alcun potere in adolescenza. Vive in un mondo che non conosce i supereroi Marvel classici a causa dell’operato del Creatore (versione alternativa malvagia di Reed Richards) che ne ha impedito la ‘nascita’.

ultsm2024001-preview-5.jpg

Peter ha trentacinque anni circa, una moglie fantastica che risponde al nome di Mary Jane Watson Parker, due figli (May e Richard) e un lavoro gratificante al Daily Bugle. Se la prima run si intitolasse “la vita che Peter ha sempre sognato” non ci sarebbero obiezioni. In realtà attualmente la vita di Peter non è perfetta. Ha, da poco, perso la zia, May Parker, scomparsa insieme a Norman Osborn e a migliaia di persone durante gli eventi narrati sull’albo one-shot “Ultimate Universe” uscito in Italia a inizio marzo, vero e proprio “calcio d’inizio” del nuovo universo dopo la mini “Ultimate Invasion“. In ogni caso, il Peter che vediamo e cominciamo a conoscere pagina dopo pagina è un personaggio incompleto, irrequieto, mai sorridente e a cui manca qualcosa… ma che cosa?

How Ultimate Spider-Man Reinvents Peter Parker for 2024 - IGN

La vita lavorativa al Bugle va bene; i suoi capi gli vogliono bene, compreso un J. Jonah Jameson in versione burbera e irascibile come quello delle prime storie di Lee e Ditko/Romita, ma che, rispetto all’originale degli anni ’60, esterna in maniera più esplicita il suo ‘affetto paterno’ verso Peter. E allora di che cosa ha bisogno Petey? Che cos’è quel pizzicore che sente?

Il Parker che vediamo pare ‘vuoto’ dello spirito e del sarcasmo che contraddistingue quello di Terra-616. È un personaggio che non può che essere grato per la vita che ha, ma che sente che potrebbe e dovrebbe fare di più, soprattutto dopo quanto accaduto a Manhattan negli ultimi tempi.

Hickman e Checchetto: una lezione su come far innamorare i lettori (di nuovo) di Spider-Man

How Ultimate Spider-Man Reinvents Peter Parker for 2024 - IGN

Il primo numero di Ultimate Spider-Man è un vero e proprio prologo ‘a quello che verrà’. Hickman realizza una sceneggiatura fitta di dialoghi volta a presentare subito il cast principale. Viene raccontata una giornata nella vita di Peter Parker dove lo si vede interagire con molti dei personaggi; alcuni comprimari classici come Mary Jane, Jonah, Harry Osborn, e altri nuovi di zecca come i figli avuti con MJ, May e Richard. Quei figli che i lettori di vecchia data hanno sempre sperato di poter vedere un giorno sulle pagine di una collana del ragno. Perché vogliamo tutti bene a Peter Parker e abbiamo sempre desiderato vederlo sposato con la rossa, padre e felice. Grazie Jonathan per averlo reso possibile in USM.

Ma non mancano i colpi di scena tra i protagonisti di Ultimate Spider-Man; uno dei personaggi principali, e con cui interagisce Peter a più riprese, farà rimanere i lettori letteralmente a bocca aperta. La capacità che ha lo sceneggiatore statunitense di dare tanta profondità con poche battute ai personaggi è incredibile. In particolare il livello di complicità che Peter ha con alcuni comprimari come Jonah e MJ (ma non solo) è intenso e a tratti emozionante.

Ma ci sono villain, ragnatele e supereroi? Nelle 40 pagine circa di storia l’azione e la compagine supereroistica si concentrano nelle ultime battute dell’albo. Hickman ha interesse a mostrare il mondo in cui si muove un Peter senza poteri, ed è molto simile a quello reale. Del resto l’obiettivo del mondo Ultimate dei primi anni del 2000 era quello di immaginare la venuta dei supereroi in una Terra più simile alla realtà in cui viviamo, proiettando il tutto nella società contemporanea. Hickman fa lo stesso, attualizzando il tutto al 2024 e raccontandolo alla sua maniera. Chi conosce l’operato dello scrittore che ha realizzato cicli pazzeschi su Avengers e X-Men, sa che Hickman è prima di tutto ‘un architetto tra gli scrittori di comics’ dove ogni cosa è pensata nel dettaglio, ogni mossa non è casuale e tutto prima o poi viene spiegato.

Semina qua e là alcuni indizi sul progetto che ha in testa per il (futuro) Tessiragnatele; introduce brevemente figure che sappiamo per certo incroceranno le strade di Peter in futuro, come Wilson Fisk e un misterioso Green Goblin (con una versione del costume che richiama il Folletto verde cinematografico di Willem Dafoe) sotto la cui maschera NON dovrebbe nascondersi Norman Osborn.

Nonostante la foliazione extra, Ultimate Spider-Man #1 si legge che è un piacere e (per la prima volta dopo tanto tempo) mi ha fatto venire voglia di rileggere un albo Marvel di nuovo e subito. Hickman approfondisce subito il lato più intimo dei suoi personaggi che sono così simili a quelli del Marvel Universe classico, ma allo stesso tempo così diversi. Lo scrittore riesce a fare quello che sembrava impossibile fino a poco tempo fa: fare innamorare nuovamente i lettori dell’uomo sotto la maschera di Spider-Man, Peter Parker. Perché, è bene ribadirlo, questo è un albo dove conosciamo in maniera molto approfondita (e in poche pagine) l’uomo adulto Peter, prima che possa essere (e bisogna capire se e come lo sarà) un supereroe.

Spider-Man è da sempre l’eroe in cui i lettori si immedesimano, perché molto vicino a loro per come viene rappresentato. Negli anni ’60 gli albi a fumetti erano letti per lo più da bambini e adolescenti e il Peter in cui si dovevano immedesimare i lettori doveva essere un ragazzino che acquisiva poteri a causa di un incidente con un ragno radioattivo. Ora quei bambini e i loro figli sono cresciuti e sono un po’ distanti da quel personaggio che non è invecchiato più di tanto nei fumetti (per scelte editoriali obbligate).

ultsm2024001-preview-6.jpg

Per continuare a far sì che i lettori adulti si immedesimino ancora nel loro beniamino, quel geniaccio di Hickman ha fatto bene a darci un Peter adulto, con le proprie responsabilità di genitore, che conduce una vita ordinaria da impiegato, ma che, nel momento in cui viene posto davanti a un bivio, decide di fare una scelta consapevole, che il giovane Peter di Lee e Ditko non avrebbe saputo fare. Una scelta difficile da fare, ma che prende grazie anche all’appoggio della famiglia. Una scelta che gli cambierà la vita, che lo sveglierà da un torpore durato anni… ed è in quel momento che vedremo per la prima volta Peter sorridere.

E che dire delle matite di Marco Checchetto; è l’uomo giusto al momento giusto. Sembra nato per disegnare Ultimate Spider-Man. I personaggi sono rappresentati graficamente in maniera impeccabile. In un numero dove c’è poco spazio per l’azione e tanto per i primi piani e i dialoghi, Checchetto dimostra di essere l’illustratore perfetto di cui Hickman aveva bisogno per rappresentare certe situazioni e certe espressività di Peter & Co. I turbamenti che attanagliano Parker sono tangibili, i rapporti tra i personaggi si percepiscono in maniera reale e toccante grazie anche alle tavole dell’artista padovano.

tumblr_c036ffb1f98541fae6ef976dc3b48d26_0a7aa5cb_1280

 

La sua New York è l’inconfondibile città in cui vive Spider-Man da sempre e che fa parte del mito del personaggio. Come Gotham è parte di Batman, NY è parte di Spider-Man, e Checchetto pare averlo capito molto bene nel modo in cui rappresenta la Grande Mela. Mancano i volteggi tra i palazzi in questo primo capitolo, ma siamo certi che arriveranno. Marco farà grandi cose su USM.

Conclusioni

È troppo presto per dire se Ultimate Spider-Man#1 è il migliore albo dell’anno, ma siamo certi di poterlo definire il miglior fumetto di Spider-Man degli ultimi 10 anni. Non ero tanto convinto della scelta iniziale di Hickman, non tanto per il suo talento ineccepibile, quanto per un personaggio come Spider-Man che non vedevo troppo nelle sue corde.

E invece Hickman orchestra una storia di ‘origini’ lasciando in secondo piano (per il momento) il lato supereroistico di Peter Parker, presentandoci il mondo in cui si muove il protagonista fatto di nuove dinamiche rispetto al passato, come la responsabilità di essere un padre di famiglia. Come un abile stratega Hickman dispone tutte le truppe in ordine sul campo preparando le basi del futuro del suo Uomo Ragno.

Marvel's New Ultimate Spider-Man Just Rewrote Everything You Know About Peter Parker

Hickman e Checchetto hanno tutte le carte in mano per poter realizzare uno dei cicli di Spider-Man più importanti della storia del personaggio.

È sicuramente curioso vedere un Peter adulto e sarà interessante capire come sarà il suo rapporto con l’alter ego di Spider-Man. Sarà spensierato come l’originale? Il fatto di avere una famiglia sarà la sua forza o la sua debolezza? Tutti quesiti di cui non vediamo l’ora di avere delle risposte.

È l’ora di svegliarsi, Peter. Il mondo ha bisogno di Spider-Man.

Ultimate Spider-Man #1

Ultimate Spider-Man #1

Storia: Jonathan Hickman
Disegni: Marco Checchetto
Formato: 17x26; spillato; 48 pagine a colori
Dove trovarlo: Edicola, fumetteria, store online
Prezzo: € 5,00 edizione regular; € 7,00 edizione variant
Editore: Panini Comics
Voto:

Avatar photo

Doc. G

Il mio nome e' Doc. G , torinese di 36 anni lettore compulsivo di fumetti di quasi ogni genere (manga, italiano, comics) ma che ha una passione irrefrenabile per Spider-Man! Chi è il miglior Spider-Man per me? Chiunque ne indossi il costume.

Articoli Correlati

1 Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *