La Certified Guaranty Company (CGC) è coinvolta in uno scandalo

La Certified Guaranty Company (CGC) sembra essere coinvolta in uno scandalo che sta minando la credibilità del comics grading. Centinaia di albi gradati sono stati riconosciuti come “manomessi” al fine di alterarne la valutazione. Scopriamo assieme cosa sta accadendo.

Da diversi anni ha preso piede nel mondo del collezionismo dei comics la moda della gradazione degli albi. Il fenomeno è esploso grazie sopratutto alla Certified Guaranty Company (CGC),  una società della Florida fondata nel 2000 che detiene l’autorità e la credibilità di analizzare le condizioni di un albo, darne una valutazione (grado) e garantirne l’autenticità incapsulando il fumetto oggetto della valutazione  in contenitori di plexiglass ermeticamente sigillati. Il fenomeno del grading dei comics si è diffuso a macchia d’olio tanto che oggi ogni fumetteria che si rispetti non si fa mancare l’esposizione di qualcuno di questi pezzi. I prezzi di questi “comics sottovuoto” dipendono dall’importanza dell’albo e dalla valutazione che gli viene fornita. Parliamo in genere di prezzi medio\alti per un albo che non viene riconosciuto come un key issue (albo che contiene la prima apparizione di qualche personaggio fondamentale oppure che rappresenta un turning point importante per la continuity della serie)  a prezzi proibitivi per albi considerati molto rari e\o iconici. E quanto parliamo di “prezzi proibitivi” facciamo riferimento a cifre che possono traguardare solo pochissime tasche particolarmente abbienti. Al fenomeno del grading dei comics abbiamo dedicato uno speciale che vi consigliamo di recuperare (lo trovate qui) se volete approfondire la tematica.

Ora sembra che tutto il meccanismo del grading dei fumetti sia stato messo fortemente in discussione. La CGC. ad oggi la massima autorità autorizzata nel grading dei comics, è invischiata in uno scandalo che si sta allargando a macchia d’olio e che sta minando fortemente la credibilità di questa forma di collezionismo. Sembra che diversi venditori di albi gradati siano riusciti a manomettere i contenitori di plexiglass sigillati, riuscendo a scambiare gli albi ivi contenuti. Pertanto sono finiti sul mercato albi che posseggono un grado di valutazione molto alto che non corrisponde alla loro effettiva qualità. Tra i casi intercettati c’è quello di una copia di “Incredible Hulk #181” (albo considerato una key issue in quanto contiene la prima apparizione di Wolverine). Nell’albo in questione mancano diverse pagine al suo interno ma, nonostante ciò, questa copia è stata inserita a regola d’arte dentro una slab (così si chiamano i contenitori di plexiglass a cui viene applicata l’etichetta del grading) gradata con una valutazione di 9.0, una valutazione altissima sopratutto se parliamo di un fumetto a cui mancano delle pagine.

La CGC, con una nota pubblicata sul suo sito (la trovate qui) il cui ultimo aggiornamento risale al 3 gennaio scorso, ha ammesso la presenza sul mercato di slabs manomesse, Nello specifico, la società che vanta un’esperienza decennale nel mondo del collezionismo con circa 85 milioni di collezionabili passati sotto la lente dei suoi esperti, ha pubblicato una lista di circa 350 albi gradati che, ad oggi, sono stati riconosciuti come fortemente sospetti di contraffazione (la lista la trovate qui). Questo elenco è destinato a crescere man mano che i collezionisti denunceranno le copie considerate sospette.

La CGC invita gli acquirenti dei pezzi presenti nell’elenco a sottomettere per revisione gli albi in questione. Se questi dovessero risultare “autentici” allora ai fumetti verrà assegnato un nuovo numero di certificazione (un numero univoco che viene registrato nell’archivio degli albi gradati dalla CGC) e rispediti all’acquirente senza costi aggiuntivi. Se invece gli slabs dovessero risultare effettivamente contraffatti allora la CGC si riserverà il diritto di contattare gli acquirenti al fine di raccogliere informazioni e documentazione aggiuntiva come parte del processo di revisione. Obbiettivo dichiarato della CGC è quello di rimuovere dal mercato tutti i numeri di certificazione afferenti a copie contraffatte e risarcire chiunque abbia pagato (profumatamente) questi albi per le perdite derivanti da eventuali falle derivanti dal proprio servizio.

La CGC specifica nella nota che, parallelamente all’iniziativa di cui sopra, sta avviando una capillare attività di investigazione avvalendosi di una società privata e di consulenti esterni al fine di individuare eventuali falle nel proprio processo produttivo. La CGC garantisce che tutti coloro che saranno ritenuti responsabili di questa frode (sia personale interno che venditori e\o operatori del mercato malintenzionati) saranno puniti secondo i termini di legge. La società aggiunge, inoltre, che sta attuando tutte le misure di sicurezza appropriate per garantire che incident simili non possano verificarsi in futuro.

Ad oggi non sappiamo dirvi se questa vicenda possa far esplodere definitivamente la bolla speculativa del grading dei comics. Di sicuro contribuirà ad inasprire il dibattito tra chi considera questa forma di collezionismo una buona forma di investimento e chi, invece, è ancora legato al lato emozionale e affettivo e preferisce fruire del fumetto nella maniera tradizionale.

Voi da che parte state ? Cosa ne pensate di questo scandalo che sta minando la credibilità del grading dei comics? Fatecelo sapere nei commenti !

 

 


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Mr. Rabbit

Stanco dal 1973. Ma cos'è un Nerd se non un'infanzia perseverante? Amante dei supereroi sin dall'Editoriale Corno, accumula da anni comics in lingua originale e ne è lettore avido. Quando non gioca la Roma

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