Billy Mitchell, l’importanza di un record

In questo nuovo episodio di Passione Arcade parliamo di record e dei primissimi nickname che i giocatori potevano inserire nei cabinati. Avete mai sentito parlare di Billy Mitchell? Ha battuto ogni record su Donkey Kong e Pac-Man, ma non tutti gli credono…

copertina passione arcade record

Probabilmente chi ha avuto l’opportunità di frequentare le salagiochi nel loro periodo di maggior splendore, conoscerà bene l’importanza del punteggio più alto e del peso di quelle tre lettere da inserire a fine partita.
Ma visto che comunque sono passati un po’ di anni e che sicuramente tra voi lettori ci saranno anche dei non GEN-X, permettetemi di fare un piccolo ripasso.

Partiamo con il dire che possiamo dividere il mondo dei videogiocatori arcade in due grandi categorie, da una parte gli AAA, ovvero quelli che a fine partita inserivano il tris di vocali tanto per vedere la scritta Game Over, dall’altra parte quelli che sceglievano in maniera meticolosa le tre lettere perché all’interno di esse era racchiusa la propria identità, il modo in cui gli altri li avrebbero visti e magari, con il tempo, riconosciuti.

Potremmo paragonare le tre iniziali come una sorta di primordiale gamertag, dopo tutto se qualcuno di voi ha visto la seconda stagione della serie Stranger Things, ricorderà come i ragazzi rimasero sorpresi nel vedere che il nuovo record al videogioco Dig Dug apparteneva a qualcuno con le iniziali MAX, inizialmente attribuite ad un ragazzo, ma che poi scopriremo essere una delle co-protagoniste della serie.
Ad ogni modo quelle tre lettere, a volte solamente 2 in alcuni giochi, consacravano il tuo rango all’interno della salagiochi, sempre che queste fossero nella top ten della classifica.

hig score

C’è da considerare però un altro aspetto importante, ovvero che la “notorietà” che derivava dall’avere il proprio nome in cima alla lista, spesso era confinata nelle mura del locale in cui erano custoditi i cabinati, e che soprattutto nei primi tempi, al loro spegnimento il record era destinato a rimanere nella sola memoria di chi quel record l’aveva fatto… o forse no?
Uno dei metodi utilizzati per lasciar traccia dei propri record, era quello di attaccare un pezzo di nastro adesivo con sopra scritto il punteggio realizzato e il nome di chi l’aveva fatto, o almeno questo è quello che facevano in California.

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C’è da dire che nel 1978, con Space Invaders, venne introdotta la possibilità di salvare i vari punteggi anche una volta spenta la macchina e che in quegli anni iniziavano a vedersi le riviste che trattavano l’argomento, a cui potevi sempre inviare una foto (rigorosamente via posta) che poi avrebbero pubblicato per testimoniare l’accaduto.
Ma nel 1981 Walter Day decise raccogliere in un unico grande database tutti i record realizzati sugli arcade, ovviamente raccolti con criteri di accettazione ben specifici, diventando così il riferimento, prima americano e poi mondiale, per moltissimi appassionati di videogiochi e di record.
Questa realtà prese il nome di Twin Galaxies.

Ho voluto parlarvi di questo argomento sia per porre l’accento su un aspetto dei videogiochi arcade di cui magari alcuni di voi ignoravano l’esistenza, sia per allacciarmi ad una notizia recente riguardante proprio Twin Galaxies e la “riammissione” nella classifica mondiale dei record di Billy Mitchell.
Per avere un quadro generale della cosa però dobbiamo ritornare al 1982 quando Billy stabilì un importante record sul cabinato originale di Donkey Kong e l’anno successivo raggiunse il kill screen di Pac-Man (256° livello) assieme ad un amico. Queste imprese fecero entrare di diritto Billy nella rosa dei campioni di Twin Galaxies.

billy mitchell
Successivamente molti furono i record raggiunti da Billy, tanto che tra gli anni 80 e i gli anni 90 divenne un personaggio piuttosto noto per gli appassionati, nonché pupillo di Walter Day.
Pensate che nel 2007 girarono un docu-film chiamato “The King of Kong, a Fistful of Quarters”, con lo scopo di documentare l’impresa di Billy nel cercare di conquistare il guinness world record su Donkey Kong (sempre versione arcade). L’impresa riuscì, nonostante l’immagine data al protagonista non fosse delle migliori.

the king of kong

 

Per farmi capire meglio, vi basti pensare che nel film viene sottolineato l’atteggiamento spocchioso di Billy e non ultimo il suo ripetuto rifiuto nell’affrontare a viso aperto il suo sfidante Steve Wiebe (questa segnatevela perchè ci ritorniamo).
Insomma un vero fenomeno, nonostante il carattere, ma ad un certo punto succede l’inaspettato, perché nel 2017 qualcuno solleva dei dubbi sulle modalità con cui Billy potesse aver realizzato quei punteggi.
Dubbi supportati anche dal fatto che lui rifiutasse spesso lo scontro a viso aperto, portando sempre con sé i video delle sue imprese da record.
Tuttavia questi filmati fecero emergere delle presunte irregolarità che poco dopo divennero la prova che le partite giocate da Mitchell non erano svolte su hardware originale, ma bensì su emulatore non regolamentare, il che ne metteva in dubbio la veridicità.

Note per il lettore: non necessariamente bisogna disporre dell’hardware originale per realizzare i record, c’è una versione specifica del MAME validata da Twin Galaxies e considerata ugualmente attendibile.

Tutto ciò portò all’immediato annullamento e conseguente cancellazione di tutti i record registrati sul portale, nonché all’allontanamento definitivo da Twin Galaxies di Billy Mitchell, che nel mentre era diventato un imprenditore di discreto successo nel settore alimentare.
Ovviamente dal 2017, Billy ha sempre dichiarato di essere innocente intraprendendo una azione legale portata avanti ai danni di Twin Galaxies, fino ad oggi.
Ma, notizia di qualche giorno fa, il contenzioso tra le parti è finalmente giunto ad una conclusione con la riammissione di tutti i record di Mitchell da parte di Twin Galaxies, che riconosce l’errore commesso.
Insomma tutto risolto a favore del recordman statunitense, cosa che ha fatto sapere li stesso con un comunicato su X (al secolo Twitter).

Billy_Mitchell_and_Pac-Man

Ma le cose stanno realmente così? Oppure la verità è un’altra?
Beh, in effetti anche sul sito di Twin Galaxies è apparso un comunicato ufficiale che parla dell’accaduto, ma i termini sono piuttosto diversi.
Per farla breve, l’ente americano ammette la tesi di un nuovo “esperto” messo in campo da Mitchell, che sostiene la validità dei suoi punteggi e alla luce di questo provvederà ad inserirli nuovamente nel sito, ma in una sezione “storica” creata apposta, dove sono raccolti tutti i record realizzati fino al 2014 compresi anche quelli non verificati, nulla a che vedere con la classifica dei record mondiali.
Insomma sembra quasi che quelli di Twin Galaxies abbiano voluto mettere una pezza per chiudere definitivamente la faccenda che probabilmente iniziava a non essere più economicamente sostenibile, ma quest’ultima è solo una supposizione basata su alcune reaction trovate in rete.
E adesso come evolverà la faccenda? Onestamente non so dare una risposta, ma se dovessero esserci sviluppi vi terrò aggiornati.

Una cosa però posso dirvela, se arrivati fin qui vi fosse venuto in mente uno dei protagonisti del film PIXEL con Adam Sandler, sappiate che il personaggio interpretato da Peter Dinklage è ispirato proprio a Billy Mitchell (se non l’avete mai visto vi consiglio di recuperarlo).

Io, sono Mike ma prima di salutarvi ho una domanda per voi: quali sono le tre lettere che inserite quando realizzate un buon punteggio ad un videogioco? Fatemelo sapere nei commenti.
Alla prossima settimana con un nuovo articolo di Passione Arcade.

 

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Arcade Mike

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Io? sono Mike! cresciuto a pane e videogiochi non perdo occasione per infilare qualche monetina in un vecchio cabinato arcade facendomi rapire dalla storia che queste macchine sono ancora in grado di raccontare.

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