Wrestling Vintage Classics: The Lost Tapes – USA vs Canada 1989

Dopo un periodo di assenza, che è un po’ come quando le trasmissioni del wrestling in Italia si fermavano per qualche mese a causa del rinnovo dei diritti televisivi, torna la serie dei nostri Wrestling Vintage Classics. Ci siamo lasciati in primavera, ci ritroviamo in piena estate fra caldo (e vabbè, a luglio è normale), pandemia che non intende abbandonarci e, ahimè, la guerra alle porte dell’Europa che continua senza sosta.

Per questo, prendiamoci una piccola pausa dalla quotidianità e torniamo indietro nel tempo con la memoria e un pizzico di fantasia per immaginarci lì, davanti agli schermi o sugli spalti, mentre guardiamo i match dei nostri eroi.

copertina wrestling vintage usa vs canada

Nel mese di gennaio del 1989, nella World Wrestling Federation si consumava una delle tremilacinquecentosettantasette rivalità fra lottatori americani (“buoni” per definizione) e canadesi (“cattivi” senza possibilità di redimersi) che la storia di questa disciplina ci ha proposto a più riprese. In questo caso i protagonisti erano il wrestler a stelle e strisce per eccellenza, “Hacksaw” Jim Duggan, quello che portava sempre sul ring una bandiera americana e una spranga di legno, e il franco-canadese del Québec, Dino Bravo (che a me, non so perché, ricordava tanto Enzo, un mio amico di infanzia). I due, l’uno in squadra con Bret Hart – canadese pure lui ma evidentemente, per i fan d’oltremanica di quegli anni, i “puzzoni” vivevano tutti nel Québec – e Jim Neidhart, l’altro insieme ai fratelli Rougeau (altri canadesi doc), si sarebbero scontrati alla Royal Rumble di quell’anno in un tre contro tre al meglio dei tre schienamenti. Nel frattempo, la faida fra i due si alimentava a distanza.

La nostra videocassetta con il commento di Dan Peterson ci riporta alla puntata di WWF Superstars che negli Stai Uniti andò in onda il 21 gennaio ma che in realtà era stata registrata durante la sessione di tapings del 3 dello stesso mese al Von Braun Civic Center di Huntsville, in Alabama.

Quando da dietro le quinte compare Hacksaw, accolto dall’ovazione del pubblico, Dan ricorda il suo supposto passato da lineman dei New York Giants. Ora, lungi da me voler mettere in dubbio il verbo del coach, la cui sacralità è fuori discussione, ma se cercate la biografia di Jim Duggan su Wikipedia, viene menzionata solo una sua breve militanza negli Atlanta Falcons conclusasi a causa di un infortunio al ginocchio.

hacksaw-jim-duggan

Lo sparring partner della serata è Rusty Riddle sul quale i cori USA! USA! del pubblico non hanno alcun effetto, essendo questi americanissimo di Tampa, in Florida. Mentre Duggan perde tempo con cori patriottici, urla e pollici all’insù, Dan Peterson ne approfitta per spiegarci che il nome 2×4 (two by four) della spranga di legno deriva dalla sua misurazione in pollici, facendo le opportune conversioni in centimetri a beneficio del pubblico italiano.

Riddle prova ad a colpirlo di sorpresa, alle spalle, ma il buon vecchio Jim lo stende senza troppi fronzoli. A bordo ring si presenta proprio Dino Bravo, accompagnato dal suo grottesco manager Frenchy Martin. Non succede nulla, tanto che i due sarebbero potuti benissimo rimanere negli spogliatoi. Infatti, com’erano venuti, se ne vanno via e Hacksaw è libero di chiudere la pratica con il povero Rusty utilizzando la sua mossa finale (che mi piaceva moltissimo!): posizione da lineman (o almeno così la descrive Dan) e braccio teso in corsa. 1-2-3: il patriottico pubblico dell’Alabama esulta felice.

Rusty-Riddle-WWF-Jobber

A questo punto, Italia1 ci propone un match dell’altra parte in causa, il già citato Dino Bravo. Quest’incontro in America era andato in onda sette giorni prima rispetto alla contesa a cui abbiamo appena assistito, cioè il 14 gennaio (ma era stato registrato addirittura il 6 dicembre del 1988).

Dall’Ocean Center di Daytona Beach, Florida, assistiamo allo scontro impari fra “l’uomo più forte del Canada” e il venezuelano trapiantato a San Antonio, nel Texas, Omar Atlas. Due lottatori vecchio stampo, muscolosi ma con la pancetta, a testimoniare che vicino alla palestra c’è sempre anche un bar. Manca appena un giorno alla Royal Rumble e in una vignetta in un angolo dello schermo compare Hacksaw per recapitare al suo avversario un messaggio semplice ma efficace: alla rissa reale ho intenzione di farti il mazzo.

Omar Atlas ci proverebbe anche: colpisce Bravo un paio di volte ma il canadese è di gran lunga più forte. Poi prova un salto acrobatico ma Dino Bravo lo blocca senza scomporsi troppo. Alla fine, in solo novanta secondi, il wrestler del Québec spazza letteralmente via il povero Atlas. Neanche il tempo di andare in bagno.

dino bravo
Dino Bravo

La carriera di Dino Bravo, vero nome Adolfo Bresciano che tradisce le sue origini italiane, purtroppo sarebbe durata ancora pochi anni. Il 10 marzo del 1993, infatti, il lottatore sarebbe stato ucciso in circostanze misteriose mentre si trovava a casa in Québec. Secondo gli investigatori, l’omicidio, rimasto irrisolto, sarebbe da imputare ai legami di Bresciano con la malavita di Montreal ed al suo coinvolgimento in un traffico illegale di sigarette. Una brutta storia.

Noi preferiamo ricordarlo per le sue battaglie sul ring con “Hacksaw” Jim Duggan.

 

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Gianluca Caporlingua

Cresciuto (???) giocando a calcio e sbucciandomi le ginocchia sui campi in terra della provincia siciliana. Da bambino, però, il sogno (rimasto nel cassetto) era quello di fare il wrestler. Dato che mia madre non mi avrebbe mai permesso di picchiare gli altri, ho deciso di cominciare a scrivere le storie dei miei eroi. Oggi le racconto filtrandole coi ricordi d'infanzia.

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