Topolino diventa di pubblico dominio: che succede ora?

Scaduti i diritti su Steambot Willie (Topolino), che da oggi diventa di pubblico dominio. Scopriamo insieme cosa si potrà fare e cosa no

Il fatidico giorno, alla fine, è arrivato: il 1° gennaio 2024 sono scaduti i diritti sul cortometraggio del 1928 Steamboat Willie, che pertanto è entrato nel  pubblico dominio.

Parliamo della prima opera (la prima a essere distribuita e ad avere successo, per essere precisi) con protagonista Topolino, realizzato da Walt Disney e dall’animatore Ub Iwerks. Il corto, grazie anche all’uso sincronizzato della colonna sonora con l’immagine, proiettò il personaggio di Mickey Mouse nell’Olimpo dei cartoon.

Da ieri, quindi, Topolino è di pubblico dominio: ma cosa significa esattamente? Scopriamo insieme cosa si potrà fare, concretamente, con questi personaggi. Di seguito trovate una pratica immagine riassuntiva, ma vediamo insieme il dettaglio.

Innanzitutto, è fondamentale specificare che l’unica versione libera da copyright è quella di Steamboat Willie (Topolino 1.0); le successive incarnazioni del topo dalle orecchie a padella restano protette (il copyright negli USA si estende per 95 anni).

Questo include l’aspetto del personaggio, il colore – sebbene sia in bianco e nero – e i tratti caratteriali. Una cosa non da poco, dato che il Mickey delle origini era indisciplinato, caotico e anche un po’ “violento” (per esempio con gli animali che sono sul vaporetto!).

Nel comunicato ufficiale della Disney si dichiara:

«Le versioni più moderne di Topolino non verranno toccate dalla fine del diritto d’autore su Steamboat Willie, e il personaggio continuerà a ricoprire il suo ruolo di ambasciatore globale della Walt Disney Company nelle nostre storie, nei parchi a tema e nel merchandise. Ovviamente, continueremo a proteggere gli interessi e i diritti della nostra azienda riguardo alle versioni moderne di Topolino e ad altri lavori che restano soggetti a copyright. Inoltre, lavoreremo per tutelarci dalla confusione che potrebbe generarsi nei consumatori a causa dell’utilizzo non autorizzato di questo e di altri noti personaggi».

Difatti, dal momento che Topolino continuerà a ricoprire il ruolo di mascotte e simbolo del brand Disney, chiunque vorrà utilizzare Steamboat Willie dovrà assicurarsi di non trarre in inganno i clienti con qualcosa che possa sembrare prodotto da Disney. No quindi ai loghi aziendali che richiamino Topolino.

Inoltre, dal 2007 una porzione del corto è diventata trademark, ed è il logo dei Walt Disney Animation Studios, con Topolino che fischietta il famoso motivetto. Nei documenti ufficiali, il trademark viene descritto così:

«Il marchio consiste in una serie di disegni in movimento che scorrono l’uno sull’altro e si trasformano in una clip animata del personaggio di un topo. Esso batte a ritmo il piede e fischietta mentre guida il timone di una barca. Segue l’apparizione delle parole WALT DISNEY ANIMATION STUDIOS sottostanti al personaggio».

Converrà quindi continuare a fare attenzione nell’uso del personaggio: basta poco per finire in un campo minato e ritrovarsi addosso gli avvocati della Disney…

Voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!


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Claire Bender

Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.

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