Two Moons vol. 1 – Il Capestro di Ferro

saldaPress pubblica il primo volume di “Two Moons“, la nuova serie Image Comics dalle forti tinte horror in cui la Guerra Civile è un incubo alimentato da demoni nascosti

recensione two moons

Siamo nella prima metà degli anni ’60 del diciannovesimo secolo. Negli Stati Uniti – almeno geograficamente parlando – imperversa la Guerra Civile: da una parte l’Unione, dall’altra la Confederazione. Si lotta per l’abolizione della schiavitù e per tutte le implicazioni sociali, politiche ed economiche che essa comporta. Questo è il setting di “Two Moons“, la nuova serie Image Comics di John Arcudi (The Mask, B.P.R.D.) e Valerio Giangiordano (Martin Mystère) che saldaPressas usual – ha portato in Italia nel primo brossurato “Il capestro di ferro“. Pur toccando solo tangenzialmente la trama della nostra storia, è bene tenere a mente le cause del conflitto. Two Moons, Due Lune, è infatti il nome Pawnee del protagonista Virgil Morris che, ben presto, si confronterà con entrambi gli schieramenti giungendo all’ineluttabile conclusione che la Guerra, in ogni sua forma, è sempre sbagliata. Eppure, potrebbe non essere l’incubo peggiore.

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Virgil, di origine Pawnee ma cresciuto da uomo bianco, combatte nell’esercito dell’Unione (quello a favore dell’abolizione della schiavitù, per intenderci). È consapevole che il sanguinoso conflitto abbia connotazioni immorali, contrarie in ogni senso alla vita umana: i soldati combattono eseguendo ordini, cadono sotto i colpi dello schieramento nemico che, a sua volta, sta eseguendo gli stessi ordini. Ai tormenti provocati dalla quotidianità di morte e colpi di fucile, inoltre, si sovrappongono quelli della mente di Virgil: il ragazzo inizia ad intravedere figure ectoplasmatiche, demoni antropomorfi ed esseri umani ferini. Sembra un incubo ma è il risveglio dei sensi, delle capacità sciamaniche di Due Lune. Queste manifestazioni dovute alla propria origine indiana portano Virgil sull’orlo della follia e solo la guida degli spiriti e dei suoi antenati e l’aiuto della risoluta infermiera Frances Shaw lo tengono ancorato alla realtà.

Virgil intraprende un viaggio nei meandri più reconditi della mente alla ricerca della natura dei propri poteri arrivando a comprendere, in realtà, la natura dei conflitti, dell’odio e, più in generale, dell’animo umano. Le guerre, le morti, il male alimentano la vita dei Sehsekachan, spiriti demoniaci che si celano dietro l’aspetto umano delle anime dannate, rancorose, addolorate. Due Lune è ora in grado di vederli, affrontarli e riportare la luce con il ferro.

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Two Moons è un viaggio inquietante e psichedelico dalle fortissime tinte horror in cui il western e il folklore nativo si fondono alla perfezione. L’ambientazione storica, la ricostruzione cruenta del conflitto permettono al lettore di fissare le coordinate spazio-temporali della storia e, da quelle, intraprendere il percorso di Virgil affiancandolo pagina dopo pagina. L’apparente vertiginosa caduta nella follia di Due Lune, incompresa dai commilitoni, dona malinconia e drammaticità all’opera mettendo in dubbio la realtà. La mente di Virgil deve aprirsi poco a poco di fronte alle visioni, insostenibili all’inizio ma sempre più chiare con il prosieguo della storia. Insieme al protagonista, il lettore si trova spaesato, spaventato, debole ed inquieto. La trama è in continua evoluzione, va di pari passo con le consapevolezze acquisite da Due Lune e ricca di colpi di scena: la crudeltà si palesa in ogni colpo di fucile, la tensione aumenta ad ogni visione. Lo stesso protagonista macchia di sangue le proprie mani alla vista dei demoni e, pertanto, essere sottoposto al giudizio delle cariche più alto. Eppure – lo avrete capito – chiunque può celarsi dietro una maschera umana, pronto a cibarsi delle sofferenze altrui per essere ancora e ancora più forte.

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Le riuscitissime atmosfere di Two Moons sono frutto di un’armonia tra scrittura e disegno davvero importante: da quanto si apprende dall’appendice in fondo al volume, il disegnatore Valerio Giangiordano imposta la struttura della tavola predisponendo i balloon per i dialoghi favorendo una narrazione uniforme nelle parole e nei disegni. Se l’immaginazione e l’eclettismo dietro la realizzazione dei demoni sono davvero invidiabili (lasciatemi dire che il disegnatore è un mostro di bravura!), una caratteristica grafica che dona potenza all’opera sono sicuramente le numerose tavole con i soggetti a figura intera o di tre quarti, inquadrati dall’alto al basso o viceversa: timore, paura e senso di pericolo costante pervadono immediatamente le pagine in cui sono inserite.

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Two Moons parte, quindi, con tutte le migliori intenzioni riuscendo a ribaltare le aspettative anche di coloro che non amano il genere horror – come chi vi sta scrivendo, ve lo assicuro. Il capestro di ferro, il cui significato si comprenderà alla fine, è una piacevolissima lettura, ricca di spunti e riflessioni con riuscite variazioni sul tema della guerra. Un pizzico di magia, di tradizione, di misticismo e gore rendono questo primo volume una lettura assolutamente da provare anche nel caso foste un po’ scettici: Il capestro di ferro è, infatti, perfettamente leggibile a sé. Quel che è certo è che Due Lune non si fermerà.

 

Best quote:

«In guerra la gente la perde, la testa.»

 

Two Moons - Due Lune vol. 1

Two Moons - Due Lune vol. 1

Autori: John Arcudi e Valerio Giangiordano
Formato: 16,8x25,6; brossurato
Pagine: 120, a colori
Prezzo: 14,90
Editore: saldaPress
Voto:

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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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