Titans, stagione 4 – Legami di sangue

Giunge al capolinea anche “Titans“, serie TV sull’omonimo gruppo di giovani supereroi DC Comics, con la quarta stagione arrivata finalmente in Italia grazie a Netflix. Tra minacce mistiche ed extra-dimensionali, Nightwing & Co. hanno portato a termine l’ultima missione: qualche riflessione su come è andata a finire, ovviamente senza spoiler.

recensione titans

Titans ha avuto un’esistenza travagliata: distribuita dapprima sul servizio streaming DC Universe, morto più in fretta di quanto ci avesse messo a nascere, è passata su HBO Max e poi solo Max, affrontando tutte le difficoltà del caso insorte con la pandemia, tra rallentamenti, stop e riprese della produzione. In Italia, la serie TV è disponibile su Netflix, che l’ha distribuita a livello globale. In particolare, dallo scorso 25 giugno al catalogo si è aggiunta anche la quarta ed ultima stagione, che in madrepatria è stata distribuita in due parti in autunno e in primavera.

Prima di procedere, un’indicazione a tal proposito per tutti – soprattutto per coloro che non hanno ancora preso visione di quest’ultima stagione: purtroppo la piattaforma streaming ha caricato in un ordine errato gli episodi della seconda metà. L’ordine corretto di visione è dall’episodio 1 al 6, poi 8 – 9 – 7 e poi da 10 a 12.

Terminato il breve e doveroso riassunto logistico, torniamo a noi: la quarta stagione di Titans riprende linearmente le fila dalla conclusione della precedente, con Dick e il gruppo in viaggio verso nuove mete ma – soprattutto – lontano da Gotham. La piccola vacanza viene interrotta da una chiamata degli S.T.A.R. Labs di Metropolis: lì Bruce Wayne ha donato un equipaggiamento tutto nuovo ai Titani per il loro futuro e come risarcimento morale per la crociata cui li ha resi partecipi nei mesi precedenti. L’avvicinarsi alla Città del Domani, però, mette in contatto Superboy con uno dei suoi due padri, quello più inaspettato: Lex Luthor.

Con Superman impegnato a salvare un’altra galassia da una nana bianca morente, è il villain per eccellenza dell’Uomo d’Acciaio a voler riallacciare i rapporti con il figlioccio. E Conner, deluso dall’assenza di Clark, non può far altro che rispondere al richiamo del sangue.

Ma, come possiamo ben immaginare, Lex Luthor non si mette di certo in moto per fini spiccatamente amorevoli: qualche macchinazione è in atto, qualche tornaconto personale dovrà essere ottenuto. Soprattutto con la morte che aleggia minacciosa sulla testa calva del magnate: avvelenamento da kryptonite. Chiamatelo karma, ironia del destino o, più semplicemente, conseguenze inevitabili delle azioni condotte – contro Superman – fino a quel momento. Lex, interpretato da un possente e sempre ineccepibile Titus Welliver, ha provato in tutti i modi a spostare la linea più in là, affidandosi anche alla magia, al misticismo, al sovrannaturale, ai riti di sangue. Come sempre, senza scrupoli, servendosi degli altri per raggiungere i propri scopi. E tutto ciò, con la morte che è inevitabile anche per lui, avrà delle conseguenze sui Titans.

È il primo episodio, dunque, a disporre fin da subito tutte le pedine sulla scacchiera narrativa che porterà a conclusione il viaggio sul piccolo schermo dei Titani. La volontà – e le macchinazioni – di Lex di riavvicinarsi a Conner per passargli il testimone sono solo la punta dell’iceberg di una stagione che vedrà nei legami familiari, diretti ed indiretti, il filone principale della trama. Ben presto, infatti, il gruppo guidato da Nightwing dovrà fare i conti con la minaccia mistico-sovrannaturale portata da Mother Mayhem: il culto di Trigon, padre di Rachel/Raven, è ancora attivo e sta per portare a compimento la profezia per riportare sulla Terra il demone. Mancano un paio di tasselli: il Corno del Potere e, soprattutto, il figlio perduto di Mother Mayhem e Trigon, il fratell(astr)o di Raven.

I Titans si ritrovano tra due fuochi: da una parte, bisogna impedire il ritorno di Trigon sulla Terra; dall’altra, riportare Conner sulla retta via dopo aver ceduto alla sua natura luthoriana. Chi porterà la minaccia più grande? Come si intrecceranno le due storie? Con Batman ormai ritirato e Superman lontano, i Titani dovranno contare esclusivamente sulle loro forze: saranno sufficienti?

La quarta stagione di Titans offre, complessivamente, un buon ritmo: tra rituali di sangue e magia occulta, l’ultima stagione della serie TV svolta in una direzione strettamente horror e gore, anche piuttosto esplicita. Le scene più forti non sono mai gratuite e sempre funzionali ad una trama che gioca sulla tensione emotiva e sulla paura, stati d’animo che i protagonisti vivono costantemente. Mother Mayhem prima e Brother Blood poi sono degli antagonisti ben centrati e ben portati in scena da Franka Potente e Joseph Morgan rispettivamente. I ruoli, in sostanza, da pedine per il ritorno di Trigon li limitano un po’ nel complesso: sono le loro azioni, gli scontri con il gruppo degli eroi e i vari legami di sangue instaurati ad incutere il senso di timore per il ruolo che hanno all’interno della storia.

Inevitabilmente, con nemici del genere di fronte, i singoli Titani dovranno affrontare qualche demone interiore. Molti episodi, sfruttando le dinamiche di amicizia tra i protagonisti e delle piccole missioni per portare avanti le indagini sull’Organizzazione di Mother, presentano delle situazioni in cui due/tre Titani si trovano a stretto contatto. Ciò permette ai personaggi – come agli autori – di rinsaldare legami, ridefinire la propria personalità e tentare di salvarsi gli uni con gli altri contro nemici che puntano a distruggerli dapprima psicologicamente.

Grazie all’esperienza maturata come cast corale ed una scrittura tutto sommato equilibrata e centrata, ogni personaggio ha modo di essere protagonista di qualche episodio in relazione all’evolversi della trama orizzontale. Ognuno riesce ad essere l’eroe di una piccola storia personale: diventare una guida positiva per un gruppo di giovani eroi, diventare consapevoli del proprio posto nel mondo, anzi nel Multiverso (sì, anche qui, ma senza abusarne!), capire di aver commesso degli errori, condividere il dolore altrui, scendere a patti con la propria umanità ma, non per questo, sentirsi inadeguati.

Grazie al suo giovane cast, Titans ha sempre avuto degli stilemi da racconto di formazione: in questa ultima stagione, probabilmente anche a causa della cancellazione, magari affrettando un po’ i tempi, con una CGI non sempre perfetta e, di certo, non raggiungendo il livello dei migliori cicli a fumetti sul supergruppo, ogni percorso ha raggiunto la meta.

Se volessimo inquadrarla in qualche etichetta, l’ultima stagione di Titans potrebbe essere definita come un thriller psicologico sovrannaturale in cui i legami di sangue, con il rosso cromaticamente prepotente nella palette, caratterizzano gli ultimi dodici episodi: Rachel, Trigon, Sebastian, Mother sono legati reciprocamente; Conner, Lex, Superman geneticamente.

Eppure, questi, possono essere meno forti di altri: meno forti di quello tra Dick e Kory, di Tim e Bernard, di Rachel e Gar; di Gar con il Rosso e tutte le creature che riesce ad incarnare; di Dick, Jason e Tim come Robin. Sono quegli stessi legami che ci permettono di stare lontani per un po’ per poi ritrovarci con gioia, quelli che ci fanno sentire davvero parte di qualcosa. Quelli che con il sangue non c’entrano nulla ma rispondono al vecchio adagio secondo cui gli amici sono la famiglia che ci scegliamo.

E i Titans, gli uni per gli altri, sono stati amici e famiglia. Oltre ogni legame di sangue.

Titans - Stagione 4

Titans - Stagione 4

Paese: USA
Anno: 2018 - 2023
Stagioni: 4 - serie conclusa
Episodi: 49
Durata: 40-55 minuti
Interpreti e personaggi:
Brenton Thwaites: Dick Grayson / Robin / Nightwing
Anna Diop: Kory Anders / Starfire
Teagan Croft: Rachel Roth / Raven
Ryan Potter: Gar Logan / Beast Boy
Curran Walters: Jason Todd / Robin / Cappuccio Rosso
Minka Kelly: Dawn Granger / Dove
Alan Ritchson: Hank Hall / Hawk
Conor Leslie: Donna Troy / Wonder Girl
Esai Morales: Slade Wilson / Deathstroke
Chelsea Zhang: Rose Wilson
Joshua Orpin: Conner Kent / Superboy
Damaris Lewis: Komand'r / Blackfire
Savannah Welch: Barbara Gordon
Vincent Kartheiser: Jonathan Crane / Spaventapasseri
Jay Lycurgo: Tim Drake / Robin
Franka Potente: May Bennett / Mother Mayhem
Joseph Morgan: Sebastian Sanger / Brother Blood
Dove vederla: Netflix
Voto:

Leggi tutte le nostre recensioni sulle serie TV
Avatar photo

Pier

Instagram Meganerd
Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *