The Decagon House Murders – Il manga perfetto per gli appassionati di gialli

The Decagon House Murders è il manga perfetto per chi ama trame fitte di mistero e colpi di scena a non finire. Questa è la nostra recensione della miniserie pubblicata da Star Comics

copertina recensione the decagon house murders

“Fai attenzione. Potrebbe essere già tutto iniziato”

The Decagon House Murders (Jukkakukan no Satsujin) è un’opera in cinque volumi scritta da Yukito Ayatsuji e disegnata da Hiro Kiyohara pubblicata in Italia da Star Comics. Forse a qualcuno questi due nomi diranno qualcosa, soprattutto se amanti del genere horror. Quello tra i due autori è un matrimonio felice: la coppia ha lavorato insieme anche ad Another, un manga che consiglio sempre a chi si vuole avventurare per la prima volta nelle tenebre del mistero. Questa volta, però, il soprannaturale non c’entra nulla.

La trama di The Decagon House Murders:

Sette ragazzi e un’isola deserta: queste sono le premesse. I protagonisti sono dei giovani studenti dell’università di K, appartenenti al circolo del giallo, che decidono di recarsi sull’isola di Tsunojima per una settimana. La scelta del luogo non è casuale: in quel lembo di terra completamente isolato si è consumata una tragedia qualche mese prima. Un uomo, sua moglie e i suoi due domestici sono morti carbonizzati in una bellissima villa. Si pensa che l’autore dell’omicidio possa essere il giardiniere, il quale risulta disperso. Un dettaglio pare davvero macabro in tutta la faccenda: alla consorte del proprietario è stata tagliata la mano sinistra. I ragazzi, probabilmente attirati dal mistero che aleggia su questa storia, decidono di recarvisi in un sorta di ritiro scolastico. Ma qualcosa inizia ad accadere sulla terraferma: un ex membro del club, la curiosa Kawaminami, riceve una lettera in cui l’uomo morto carbonizzato, Seiji Nakamura, accusa i membri del circolo del giallo di aver ucciso sua figlia. La ragazza, Chiori, era morta l’anno precedente durante una gita in barca. Perché il padre li ritiene responsabili? E mentre Kawaminami inizia ad indagare, sull’isola i ragazzi trovano sette targhette nella villa decagonale in cui stanno alloggiando: investigatore, assassino, prima vittima, seconda vittima e via dicendo. I giovani iniziano ad accusarsi l’un l’altro, finché il più maturo e calmo di loro non espone la teoria che si tratti di uno stupido scherzo. D’altronde sono tutti amanti del mistero e la prima vittima potrebbe tranquillamente essere colui che il mattino dopo troverà il sale al posto dello zucchero del caffè. Ma il giorno successivo a essere ritrovato sarà il primo cadavere

the decagon house murders 1 star

Personaggi

Uno dei grandi punti di forza di Decagon House Murders sono proprio i personaggi. Ognuno di loro viene chiamato con il nome di un grande giallista: Ellery Queen, Gaston Leroux, Edgar Allan Poe, Agatha Christie, John Dickinson Carr, S. S. Van Dine, la baronessa Orczy. Il fatto in sé di dare ai personaggi nomi di grandi scrittori non è una novità, basti pensare a Bungo Stray Dogs, ma qui gli autori ci hanno messo davvero quel qualcosa in più. A partire dal modo in cui i personaggi ragionano, rendendo il lettore sempre partecipe delle ipotesi, al modo in cui le tavole sono presentate. Tanti, tantissimi dettagli sono disseminati qua e là dalla sapiente mano di Kiyohara, il quale ha anche saputo dare davvero un’anima alle sue creature fatte di carta e inchiostro. In soli cinque volumi ci ha fatto capire come sono fatti i personaggi, le loro movenze, i modi di fare. Per non parlare del tratto assolutamente pulito e delicato. Il punto forte credo siano proprio i primi piani: le espressioni facciali sono un qualcosa di meraviglioso. Ad impreziosire ogni numero troviamo un paio di pagine a colori di una bellezza sfavillante.

Su tutti sicuramente spicca il bel Ellery, con i suoi capelli scuri e un irresistibile neo vicino alla bocca. A renderlo accattivante non sono solo le caratteristiche fisiche, ma il modo distaccato di ragionare che spesso lo porta anche ad accusare sé stesso. Sin dalle prime pagine si capisce che sarà un personaggio centrale per la storia.

Espedienti narrativi

Lo strano gioco delle targhette con i ruoli del macabro gioco ricordano moltissimo “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie. Il romanzo della più prolifica autrice di romanzi gialli vede una trama molto simile: otto persone vengono invitate da un uomo a passare del tempo in una bellissima villa su un’isola e sul tavolo appaiono le statuine di dieci piccoli indiani. Inoltre, nella camere di ogni ospite è appesa una filastrocca che annuncia la morte di questi ultimi, uccisi tutti in modi differenti. Nel manga abbiamo una dinamica simile, che funziona molto molto bene ed è portata avanti in maniera davvero interessante. L’occhio al dettaglio deve essere sempre pronto e ogni cosa potrebbe essere importante per scoprire l’identità del colpevole.

Un altro espediente narrativo interessante è quello dell’ “armchair detective” (detective da poltona). All’interno della narrazione non abbiamo solo i ragazzi sull’isola e Kawaminami che indaga girando qua e là in cerca di indizi. Un personaggio aiuterà la ragazza nelle indagini ma lo farà rimanendo seduto comodamente a casa propria. Questa tipologia di investigatore non è così poco frequente: spesso sono proprio loro a capire prima degli altri chi è il colpevole. Facendosi raccontare la storia da altri e avendo la freddezza mentale di chi si trova al di fuori delle indagini ufficiali, riescono a vedere possibilità che altri prima non avevano minimamente considerato. Per fare un esempio di come questa figura venga utilizzata, possiamo citare “Il vecchio nell’angolo” della Baronessa Orczy (per rimanere in tema).

Assolutamente di rilievo è un altro stratagemma che uno dei personaggi pensa sia stato utilizzato dal colpevole degli omicidi con i cadaveri carbonizzati. Si tratta del “birlstone gambit”, una definizione del biografo di Ellery Queen (vedete che tutto torna? Niente in questa storia è messo a caso): Francis M. Nevins Jr. Di cosa si tratta? Semplicemente di uno scambio di cadaveri. Nel nostro caso, viene ipotizzato che il corpo ritrovato sull’isola non sia quello di Seiji Nakamura ma quello del giardiniere. Non trovate sia interessante?

Curiosità

Questo manga è la trasposizione del romanzo omonimo di Yukito Ayatsuji. L’autore ha dichiarato che questo gli sembrava il modo migliore per adattare la sua opera in un’altra forma e che un live action non avrebbe funzionato altrettanto bene. Non ha dovuto poi far altro che affidarsi alle sapienti mani di Hiro Kiyohara. La fiducia dell’autore per il collega è talmente grande da avergli permesso di modificare il sesso di uno dei personaggi: Kawaminami, infatti, nel romanzo era un ragazzo.

Un’altra curiosità, testimone del fatto che davvero i dettagli fanno la differenza, è che ogni copertina ha al suo interno una forma decagonale. Se ci fate caso, il numero di ogni volume è racchiuso in un poligono da dieci lati. Non trovate sia fantastico?

Conclusioni

Penso che dalle mie parole si sia sentito forte e chiaro il mio entusiasmo per quest’opera. In quanto a mistero, credo sia una delle ultime uscite più valide in circolazione. In soli 32 capitoli è racchiusa perfettamente una storia ricca di suspense, dettagli da manga horror, ragionamenti che rendono il lettore partecipe di ogni singolo avvenimento. Un gran bel colpo per la Star Comics, che si era accalappiata ai tempi anche l’altra opera degli autori.

Non posso far altro che consigliarvi di recuperarlo, soprattutto se amate davvero il genere e avete voglia di mettervi alla prova per scoprire i due colpevoli presenti nella storia: ricordatevi che il mistero non è solo quello sull’isola che coinvolge i ragazzi! Vi auguro una buona lettura nella speranza che un giorno uno studio di animazione si decida di portarlo sui piccoli schermi.

The Decagon House Murders

The Decagon House Murders

Autore:
Yukito Ayatsuji (original story)
Hiro Kiyohara (art)
Formato: 15x21; Brossurato con sovraccopertina; 196 pagine a colori e b/n
Editore: Star Comics
Dove trovarlo: Fumetteria, libreria e store online
Volumi: 5 (serie completa)
Prezzo: € 6,90
Voto:

Antonella

Powerchan

Instagram Meganerd
Otaku orgogliosa da sempre, lettrice onnivora e divoratrice di anime. Incontrare Junji Ito e Inio Asano è il suo sogno. Spera un giorno di fare una JoJo pose con Araki sensei.

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