Mythic Quest: Raven’s Banquet – Dietro le quinte di un videogioco

Mythic Quest” è indubbiamente uno dei titoli meglio recepiti dal pubblico presenti sulla piattaforma Apple TV+. Dopo la conclusione della terza stagione, andiamo alla scoperta di una dramedy brillante ambientata in uno studio di sviluppo di videogiochi.  

recensione mythic quest ravens banquet

Mythic Quest è un videogioco MMORPG (cioè un videogioco di ruolo svolto da più persone contemporaneamente su internet) fantasy-medievale tra i più popolari al mondo. Se non lo avete mai sentito nominare è perché, probabilmente, non avete ancora visto l’omonima serie TV di Apple TV+. Mythic Quest – con il sottotitolo Raven’s Banquet per la prima stagione – è una dramedy made in USA che apre le porte dello studio di sviluppo del videogioco (fittizio, sia chiaro) del creatore Ian Grimm.

Arrivata sulla piattaforma streaming nel gennaio 2020, è giunta sul finire del 2022 alla sua terza stagione e, se non avete avuto ancora modo di vederla, vi suggeriamo caldamente che è arrivato il momento di farlo. Mythic Quest è una serie TV che segue le vicende dello studio con a capo il direttore creativo Ian Grimm (Rob McElhenney), brillante, narcisista, sicuro di sé ed infantile, ed il suo team composto dalla capo programmatrice Poppi Li (Charlotte Nicdao), David Brittlesbee (David Hornsby), il produttore esecutivo, C.W. Longbottom (F. Murray Abraham), il capo sceneggiatore, e Brad Bakshi (Danny Pudi), il capo della monetizzazione.

Mytich Quest

Mythic Quest prende il via quando lo studio è pronto per rilasciare la nuova espansione del videogioco: Raven’s Banquet. Poppi desidera inserire nell’espansione una pala, mentre Ian, incalzato dalla nuova assistente di David, Jo (Jessie Ennis), si oppone. Da questo momento, utilizzando quello che sembrerebbe un banale pretesto, prende il via una comedy brillante ed equilibrata nello humor ben bilanciato e, soprattutto, efficace.

Ian e Poppi trainano il carrozzone con le reciproche iterazioni, discussioni, idee: Ian immagina, Poppi programma. In uno scambio continuo tra i due, nascono i conflitti e gli equivoci che coinvolgeranno inevitabilmente il cast di comprimari e lo studio tutto, dalla squadra di programmatori fino alle collaudatrici Dana (Iman Hakim) e Rachel (Ashly Burch).

Inevitabilmente, come ogni wokplace comedy che si rispetti, le vicende legate agli aspetti più tecnici sono spesso un pretesto per approfondire ed esplorare i rapporti tra i personaggi, le loro psicologie sia nei loro rispettivi ruoli all’interno dell’azienda, sia come esseri umani. Ecco allora emergere il cuore innocente, come quello di un bambino, di Ian e la determinazione di Poppi; l’astuzia di Brad e l’opportunismo di Jo; l’insicurezza di David e la furbizia di C.W.

Ma la dramedy ideata dallo stesso Rob McElhenney ha anche il pregio di affrontare con serietà e fuoco il mondo del lavoro: seppur molto diversa nella cifra stilistica dello humor, Mythic Quest non può non essere accostata ad alcuni titoli più rinomati come The Office o Superstore. La serie TV affronta le difficoltà, le conseguenze, i drammi quotidiani del posto lavoro: dal burnout allo stress, dalla rappresentazione alla lotta del potere decisionale, passando per le ambizioni e delusioni personali. La creatività è subordinata all’aspetto commerciale? Le scelte narrative sono davvero libere? Il prodotto è in grado di funzionare e raggiungere qualsiasi giocatore?

La serie TV tenta di rispondere a queste domande attraverso situazioni solo in apparenza comiche e disfunzionali. Intervallati da micro-sequenze di gioco 3D, i propositi di Mythic Quest – la serie TV – e Mythic Quest – il videogioco – non sono poi così distanti: entrare nel cuore del pubblico e fargli compagnia, con la gioia delle vittore e le amarezze delle sconfitte.

Mythic

Mythic Quest è un prodotto perfettamente inserito nel nostro tempo: quella videoludica è una narrazione ampiamente sdoganata, al pari di quella offerta dai media più “tradizionali”, e il prodotto Apple TV+ ci porta all’interno di tutti quei processi, delle situazioni creative, produttive e commerciali dietro al successo – o, perché no, al fallimento – di un videogioco. Affronta l’influenza dei social sul mercato e sulle opinioni del pubblico e sulle stesse scelte della produzione di un titolo che ha l’ambizione e la necessità di rimanere sulla cresta dell’onda.

Se la magia di scenari fantasy e lotte in armature vi affascinano ma volete scoprire un po’ di più di quello che c’è dietro e godere di caratteristi eccezionalmente in parte, ridere di gusto concedendo a qualche nodo di stringersi in gola, allora Mythic Quest è davvero la serie TV che fa per voi.

Mythic Quest: Raven's Banquet - Stagione 1

Mythic Quest: Raven's Banquet - Stagione 1

Paese: USA
Anno: 2020 - in produzione
Stagioni: 3
Episodi: 30
Durata: 24-35 min (episodio)
Ideatore: Charlie Day, Megan Ganz, Rob McElhenney
Interpreti e personaggi:
Rob McElhenney: Ian Grimm
Ashly Burch: Rachelv
Jessie Ennis: Jo
Imani Hakim: Dana
David Hornsby: David Brittlesbee
Charlotte Nicdao: Poppi Li
Danny Pudi: Brad Bakshi
F. Murray Abraham: C.W. Longbottom
Dove vederla: Apple TV+
Voto:

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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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