Ms. Marvel – Il volto giovane del Marvel Cinematic Universe

Si è conclusa anche “Ms. Marvel“, la serie TV dei Marvel Studios con Iman Vellani. La giovane supereroina di Jersey City è entrata nel Marvel Cinematic Universe portando con sé tantissime novità per l’intero franchise. Ecco la nostra recensione.

 

copertina recensione ms marvel

L’ultima serie TV dei Marvel Studios approdata su Disney+ è stata “Ms. Marvel“, creata da Bisha K. Ali con la sceneggiatura di Freddy Syborn. La protagonista dei sei episodi è Kamala Khan, interpretata energicamente dalla giovanissima Iman Vellani. Dopo le impressioni suscitate dal primo episodio (che avevamo espresso qui), abbiamo ora tutto il resto della serie TV da analizzare.

Il presupposto con cui approcciarsi a “Ms. Marvel” è chiaramente quello di trovarsi di fronte un prodotto teen con tutte le tematiche e dinamiche da esso derivanti e caratteristiche, declinato in salsa supereroistica MCU: humor e family-friendly. Eppure, la settima (mini)serie TV degli Studios ci porta innegabilmente qualche freschezza stilistica – seguendo una linea guida, più o meno riuscita, comune a tutte le altre serie TV – che sfrutta proprio questo presupposto: Ms. Marvel è coloratissima, fumettosa, ricca di easter eggs e fortemente rappresentativa.

 

Kamala Khan è una sedicenne di Jersey City che ha una passione sfrenata – così come la sua controparte cartacea – per i supereroi. È una fan così sfegatata (con tanto di v-log dedicato) che pur di partecipare all’AvengerCon, sgattaiola via di casa non rispettando gli ordini di Muneeba e Yussuf Khan. Qui, in compagnia dell’amico Bruno e vestita di tutto punto per partecipare alla gara di cosplay di Captain Marvel – idolo indiscusso di Kamala -, avrà la prima manifestazione dei poteri che, alla fine dei sei episodi, faranno di lei Ms. Marvel.

Tali poteri sembrano essere legati ad un bracciale appartenuto alla bisnonna materna di Kamala, donato alla ragazza da sua nonna Sana. Indossato per l’occasione per dare una tocco caratteristico al cosplay, l’attivazione e la successiva manifestazione di poteri che sembrano rispondere alle volontà di Kamala accendono i riflettori sulla misteriosa ragazza dell’AvengerCon. Di fatto, dopo gli eventi della convention, la serie TV si sviluppa lungo strade che si intersecano più volte cercando di condurre la protagonista alla reale comprensione dei propri poteri e della loro origine.

Il bracciale che emette luce viola è il perno su cui ruota l’impianto narrativo della serie TV: Kamala Khan si ritrova in possesso di capacità fino a quel momento appartenute solo ai propri idoli; la famiglia di Muneeba sembra nascondere dei segreti al riguardo; il Damage Control (già visto in Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: No Way Home) indaga sulla ragazza con i poteri.

Più di ogni altro prodotto, parallelamente a ciò che fu “Black Panther“, Ms. Marvel ha una componente storica preponderante che interseca nelle trame più propriamente supereroistiche quelle legate alla storia del paese d’origine della famiglia di Kamala, il Pakistan e la Partizione dell’India. Questo aspetto della serie TV risponde alla volontà dei Marvel Studios di sfruttare i prodotti esclusivi di Disney+ per proporre soluzioni stilistiche sempre differenti e raggiungere attraverso la rappresentazione di culture, tradizioni, religioni il bacino di pubblico più ampio possibile (perché parliamo pur sempre di un prodotto commerciale). Basti considerare che proprio in Pakistan, dove il servizio Disney+ non è ancora disponibile, la serie TV verrà trasmessa nelle sale come un evento cinematografico.

La Partizione dell’India e l’indipendenza del Pakistan fanno da sfondo storico all’origine del bracciale di Kamala che, a sua volta, si lega alla tradizione delle religioni pre-islamica e musulmana: il manufatto consentirebbe l’apertura del Velo che separa la nostra dimensione da quella Noor e permetterebbe il ritorno a casa dei Djinn. Questi esseri mistici sono stati esiliati e, nel corso degli anni, hanno formato il gruppo dei ClanDestine (qui il nostro approfondimento) che prende l’etichetta di nemico della serie TV.

Il legame tra la famiglia di Kamala e i Djinn sono costruiti ad hoc per favorire la rappresentazione di cui sopra, portata ad un livello superiore grazie alle scene della comunità di Jersey City e al viaggio in prima persona della protagonista in Pakistan.

Ms. Marvel si assesta, quindi, come una classica storia di origine con un forte senso di appartenenza culturale. Iman Vellani offre un’interpretazione ricca di energia, frizzante e calzante: l’attrice protagonista è supportata da un cast a proprio agio nella parte che favorisce la chimica in dinamiche caratteristiche come l’amicizia (grazie a Matt Lintz, Yasmeen Fletcher e Aramis Knight), il confronto – e lo scontro – generazionale, la crescita e le prime cotte, la volontà di prendersi il proprio posto nel mondo.

Sta di fatto che Iman Vellani, mettendoci tutta la simpatia e il cuore di questo mondo e della dimensione Noor, ha già preso il posto di Tom Holland (volato verso altri lidi alla fine di No Way Home) come volto principale della next gen del Marvel Cinematic Universe e, come confermato dalla scena post-credit dell’ultimo episodio, avrà un ruolo sempre più importante nel franchise. La serie TV introduce nuovi scenari per il futuro, lasciando agli spettatori curiosità e domande.

Perché non è tutta energia cosmica ciò che brilla.

Ms. Marvel (il personaggio) è un’adolescente tanto quanto Ms. Marvel (la serie TV): dopo un inizio brillantissimo, fresco e frizzante, gli episodi iniziano ad incespicare su loro stessi, commettendo qualche errore tipico dei giovanissimi soprattutto quando cercano di far incrociare quelle strade tra realtà storica e invenzione, dilungando eccessivamente i flashback a discapito di un equilibrio che cade definitivamente in un quinto episodio dalla risoluzione frettolosa. Ciò, ahinoi ancora, mostra il lato debole dei Marvel Studios con i villain: se l’origine extradimensionale dei ClanDestine ormai non sorprende più di tanto lo spettatore MCU, abituato al Multiverso e trip mentali, è l’effettiva forza dei nemici della serie TV a far storcere il naso, di fatto sconfitti da Red Dagger ed un’ancora acerba Ms. Marvel. Kamran, nonostante il discreto screen-time, funziona meglio da belloccio che da minaccia finale.

Ms. Marvel aveva il compito di introdurre un personaggio nuovo dei fumetti anche al pubblico fidelizzato del Marvel Cinematic Universe. Ci riesce grazie ad una protagonista felicissima di indossare i panni che avrebbe sempre voluto tanto quanto il suo personaggio nella serie TV. Kamala Khan e Ms. Marvel sono sicuramente alla ricerca della propria identità che, come per tutti gli adolescenti, è costituita da un percorso lungo e difficilmente lineare: gli errori sono sempre dietro l’angolo, lo status è in continua mutazione (dai, concedetemelo, ora) ed anche se la partenza ha avuto qualche intoppo, siamo quasi certi di aver conosciuto una piccola… meraviglia!

Ms. Marvel

Ms. Marvel

Paese: USA
Anno: 2022
Episodi: 6
Stagioni: 1
Interpreti e personaggi:
Iman Vellani: Kamala Khan/Ms. Marvel
Matt Lintz: Bruno Carrelli
Yasmeen Fletcher: Nakia Bahadir
Aramis Knight: Red Dagger
Rish Shah: Kamran
Zenobia Shroff: Muneeba Khan
Mohan Kapur: Yusuf Khan
Dove vederlo: Disney+
Voto:

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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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