Love and Fortune – Recensione

Love and fortune è un piccolo gioiello presente nell’immenso e labirintico catalogo Netflix. Dodici episodi che vi parleranno di Wako, una donna di trentun anni con un grande amore per il cinema… e per un liceale. Love and fortune è una dolce eccitazione febbrile da vedere tutta d’un fiato

recensione love and fortune

Love and Fortune, in originale Koi no Tsuki, è la serie tratta dall’omonimo manga seinen di Akira Nitta, purtroppo ancora inedito in Italia. Grazie a Netflix tuttavia, possiamo godere della serie TV conclusa in dodici (brevi) episodi. La serie è stata realizzata per TV Tokyo nel 2018.

Premessa: Love and Fortune tratta, mostra (anche) rapporti sessuali tra una donna adulta e un ragazzo di quindici anni. In Italia, il reato di atti sessuali con minorenni non scatta con chi ha meno di 18 anni ma con chi ne ha meno di 14, salvo eccezioni che innalzano l’età. In Giappone la disciplina degli atti sessuali praticati con un minore d’età è più complessa. In generale, il reato si configura se il rapporto si consuma con un minore di anni 13 ma ogni prefettura ha la facoltà di modificare, innalzandola, l’età. In aggiunta, la maggior parte delle prefetture hanno leggi sull’oscenità o leggi contro la corruzione di minori. L’età del consenso varia tra 16 e 18. A Tokyo, è illegale avere rapporti sessuali con un/una minore di 18 anni.

Quello che ho voglia di consigliare come non mi accadeva da tanto tempo, credetemi, è il racconto sincero di Taira Wako, una donna di trentun anni, che convive con il suo ragazzo Fu-kun in un piccolo appartamento in affitto, a Tokyo. Wako lavora nel delizioso cinema Ideon, e ama sinceramente la settima arte. Un giorno il suo sguardo incrocia quello del liceale Yumeaki Ito che condivide con lei la sua passione per i film d’autore, soprattutto per quelli di Kagemitsu Okihara.

Quella che parte come un’innocente fantasia si trasforma in un sentimento travolgente e incontrollabile che induce Wako a tradire Fu-kun, ed a farle prendere decisioni radicali per il futuro.

Love and Fortune – Recensione

Lo sguardo di Love and Fortune penetra molto a fondo, in quella sincerità che a volte le donne stesse rifuggono, allontanando gli specchi per la paura di guardarsi dentro. E allora i giorni passano, diventano anni ed ecco che i rimpianti sono lì a pesare come macigni sulle spalle.

I pensieri affollano la mente e le preoccupazioni di tutti i giorni si scontrano con il desiderio di toccare con mano la felicità; fosse anche un orgasmo come si deve una volta tanto. C’è l’affitto, la spesa, i figli che non siamo sicure di volere, le convenzioni sociali a cui non ci vogliamo più piegare; un compagno con lo sguardo vuoto che ci nega un abbraccio a fine giornata.

In questo racconto c’è inoltre un Paese che non funge semplicemente da sfondo. Il Giappone si fa sentire, nonostante i sussurri, e dà il meglio e il peggio di sé a seconda dei momenti. L’odioso maschilismo che campeggia prepotente più che da noi in tutti i settori, dal lavoro alla famiglia, è un leitmotiv portante della storia. È sottile, non sfocia mai in atti eccessivi. Una sorta di stillicidio insopportabile.

L’impiego amministrativo in divisa, la mala fede del capo che pensa al nostro desiderio di un posto fisso, solo per ottenere un congedo di maternità. E nella vita privata non va certo meglio. Il nostro compagno che ci tradisce dandoci la colpa del suo gesto, la supplica pietosa dell’ennesimo pompino (favore mai ricambiato) prima di una partita a Tekken. L’insistente richiesta di una condizione che si addica al sesso femminile: fare figli prima che sia troppo tardi, e sposarsi.

Wako ha trovato rifugio in un lavoro che le piace molto, fino a quando il cinema non è costretto a chiudere così da non permetterle di rimandare ancora alcune decisioni. Yumeaki è un ragazzo buono, sinceramente preso da Wako e vuole farla felice. Vorrebbe addirittura lasciare la scuola per stare con lei. Quindici anni e un senso di responsabilità ben lontano da quello di Fu-kun che le deve restituire tantissimi soldi e non ha nemmeno voglia di conoscere i suoi genitori.

Love and Fortune racconta una storia di transizione e di decisioni che cambiano la propria vita per sempre. La sua protagonista cerca con tutta se stessa di liberarsi dalla gabbia in cui si sente rinchiusa, andando contro qualsiasi convenzione, sfidandole a viso aperto, rischiando la propria libertà personale commettendo un illecito.

Love and Fortune – Recensione

Eri Tokunaga nei panni di Wako è bravissima e rende la narrazione piacevole con il suo timido sorriso e la sua sincerità, anche fisica. La sua espressione corporea è morbida, sensuale, piena di desiderio. Poi, improvvisamente, la ritroviamo rannicchiata come una bambina davanti a un distributore di gashapon. Adorabile. Stesso dicasi per i due interpreti maschili principali, Daichi Watanabe nei panni di Fūta Aoi (Fu-kun) e Fuju Kamio in quelli di Yumeaki Iko.

Ogni episodio ci regala inoltre dei frammenti del film preferito di Wako e Yumeaki, diretto dal loro regista preferito, Kagemitsu Okihara. La passione per il cinema d’autore è un elemento preponderante di tutta la storia e  guida Wako in tutte le sue scelte; la aiuta ad affrontare le crisi e le suggerisce le soluzioni.

Degna di nota è anche la sigla della serie che vede Wako e Yumeaki galleggiare sull’acqua all’interno di due sfere, come se fossero due sorprese, due gashapon, oggetti tanto cari alla protagonista.

Delicata, di una sincerità disarmante e coraggiosa, Love and Fortune è una serie amabile che non può essere ignorata.

 

 

Love and Fortune

Love and Fortune

Regia: Yoshihiro Mori
Soggetto originale: Akira Nitta
Cast: Eri Tokunaga, Daichi Watanabe, Fuju Kamio, Sairi Itō, Mina Fujii, Mansaku Ikeuchi, Kinuwo Yamada, Yuka Ogura, Masanobu Ando
Stagioni: 1, conclusa
Episodi: 12
Titolo Originale: Koi no Tsuki
Dove vederlo: Netflix
Voto:

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Sig.ra Moroboshi

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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