Il Me che Ami nelle Tenebre – L’arte e gli amori malati

Bao Publishing raccoglie in un unico volume la miniserie in cinque parti “Il Me che Ami nelle Tenebre” di Skottie Young e Jorge Corona. Un horror psicologico dalle sfumature fantasy che si presta ad essere metafora e racconto di relazioni poco sane ed amori malati.

copertina recensione il me che ami nelle tenebre

 

Ro Meadows è una giovane artista in cerca di ispirazione. Per realizzare la nuova collezione di quadri per la prossima mostra organizzata dal proprio agente, Attinson, decide di cambiare totalmente aria, uscire dagli schemi per dar vita ad una produzione tutta nuova in termini di stile, soggetti, atmosfere. Ecco allora che una casa disabitata nel Midwest, evitata dai vicini perché ritenuta infestata, sembra essere il luogo adatto per questa svolta.

Ro decide di trasferire baracca e burattini all’interno dell’inquietante abitazione, pronta a dimostrare che alle superstizioni popolari non si dovrebbe dar peso e, soprattutto, alla sé artistica di poter cambiare, evolvere, ampliare i propri confini. Peccato che il momento non sia dei migliori, che il flusso creativo viva un momento di secca e il vino sembra essere l’unica soluzione.

La tela non prende colore, i pennelli non tracciano confini, le idee non prendono forma fintantoché una melodia soffusa, un fruscio di sottofondo inizia a catturare l’attenzione di Ro. È davvero lo spirito a muovere l’aria? Il fantasma che infesta la casa esiste davvero?

Il me che ami nelle tenebre

Contro ogni chiacchiericcio locale, il trasloco di Ro segna uno spartiacque nella propria vita, privata ed artistica. Presa coscienza di non essere investista da un esaurimento nervoso, Ro accetta la presenza che infesta la casa che si dimostra accogliente, accondiscendente nella quale la ragazza trova un rifugio sicuro, sente le pressioni allontanarsi e una creatività finalmente ritrovata. La pittrice inizia a trasferire su tela la nuova vita, la nuova quotidianità che abbraccia il fantasma, lo spirito che vive nella casa da chissà quanto.

Ro si lascia coccolare, si lascia cullare, condurre in una danza che diventa ben presto appuntamento fisso ed ispiratore. Ro, forse come mai prima di entrare in quella casa, si sente amata.

Il me che ami nelle tenebre si trasforma in una commedia dark con una strana coppia al centro della scena e, al netto delle atmosfere inquietanti che Skottie Young riesce a creare all’inizio del racconto, procede in maniera alquanto curiosa nello sviluppo di un’altrettanto curiosa relazione. La natura dello spirito o del fantasma non è chiarita e, se da una parte insinua il dubbio nel lettore, a differenza di Ro ormai completamente rapita, dall’altra può condurlo verso svolte narrative del tutto nuove.

il me che ami nelle tenebre 2

Superata la metà del racconto, tra curiosità ed inquietudine, la storia dirada le tenebre e mostra la propria natura: Il me che ami nelle tenebre, da un possibile horror fantasy, si rivela essere un horror psicologico e claustrofobico. Ro si rende conto di essere prigioniera, di essere caduta in una trappola tesa da una forza oscura, più grande, vecchia ed esperta di lei.

Ecco allora che quell’apparente sfumatura fantasy, si trasforma in qualcosa di più gelido, terribile e terrificante: la relazione che destava curiosità diventa una metafora di una realtà che coinvolge – ahinoi – molte persone. Ne Il me che ami nelle tenebre, infatti, dietro un racconto squisitamente horror, senza eccessi di splatter e che punta sulla tensione emotiva, si può leggere la realtà di storie di possessività ed amori malati, di relazioni amorose (?) poco sane nelle quali una vittima si trova intrappolata e dalla quale non riesce proprio ad uscire.

Scottie Young si dimostra ancora una volta sceneggiatore molto sensibile ed accorto: dopo la bellissima Middlewest (sempre edita in Italia da Bao Publishing che abbiamo recensito qui, qui e qui), sceglie di trattare l’attualità, di plasmare attraverso elementi di fantasia la realtà di molte persone vittime di trappole sentimentali patinate da gentilezza e parvenze di amore vero. Se quella di Abel era un’avventura dai temi teen della crescita e della scoperta di sé, quella di Ro è una straziante storia adulta – ed altrettanto sensibile – sul senso di smarrimento, sulla necessità di sentirsi amati, da noi stessi prima di qualsiasi altra persona.

Il lettore si lascia abbracciare dalla storia che, fino al terzo capitolo, può prendere qualsiasi direzione, invasa da quell’inquietante curiosità che anima tutta la lettura. La piega che prende può essere facilmente intuibile, vero, ma il messaggio, andando oltre gli elementi strettamente horror, non ne risente assolutamente. Anzi, trova forza e vigore in questa efficace allegoria. Il lettore si trova a condividere il senso di claustrofobia della protagonista, il suo dolore, la totale abnegazione verso apparenti sentimenti assenti da troppo tempo che, in un corto circuito emozionale, riescono a riconnetterla con la realtà, farle riacquisire consapevolezza e combattere per se stessa.

Jorge Corona ai disegni, che rinnova il sodalizio artistico con Young, ha un tratto ormai riconoscibile ed efficace, passando con egual straordinario risultato dal realismo di Ro, del suo mondo e della sua dimensione terrena, alla rarefazione onirica del fantasma. Il contributo ai colori di Jean-Francois Beaulieu è di fondamentale importanza: i continui contrasti tra le luci e le ombre sono il fulcro cromatico di tutta la storia, che danza tra l’oblio e la rinascita.

Il me che ami nelle tenebre, oltre ad essere un racconto di piacevole lettura, si presta a chiavi differenti: di denuncia, di empatia, di sensibilizzazione nascoste dietro un mostro indefinito, pronto ad intrappolarci offrendo rifugio quando non riusciamo, prima di tutto, ad amarci.

 

BEST QUOTE:

«Sono venuta qui per me! Non per te!»

Il Me che Ami nelle Tenebre

Il Me che Ami nelle Tenebre

Autori: Jorge Corona, Skottie Young
Formato: 17x24; Cartonato; 128 pagine a colori
Disponibile in digitale:
Disponibile in digitale:
Prezzo: € 18,00
Editore: Bao Publishing
Dove trovarlo: Fumetteria, libreria, store online
Voto:

Avatar photo

Pier

Instagram Meganerd
Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *