Diary of a Wacky Knight – E se Paperinik fosse un cavaliere medievale?

Vendicatore, eroe, supereroe e… Cavaliere Mascherato! Lo scudiero Paperino si trasforma in Sir Paperinik, un cavaliere dal cuore nobile in “Diary of a Wacky Knight”, raccolta di storie epico-cavalleresche pubblicate sul mensile di Paperinik ed ora arrivata in volume grazie a Giunti Editore

copertina recensione diary of a wacky knight

 

È senza ombra di dubbio uno dei personaggi più amati nella nostra Penisola; un supereroe coraggioso che si è prestato alle più disparate avventure dai molteplici toni; è un vendicatore, un eroe ed un super-eroe… e se fosse anche un Cavaliere con spada ed armatura? 

In Diary of a Wacky Knight, Paperino è lo scudiero scansafatiche e tuttofare di Re Paperone Pendagron, sovrano del Regno di Duckmelot. Ambisce a diventare uno dei Cavalieri della Tavola Moneta, l’ordine di coraggiosi paladini che difendono il regno dalle minacce… ma solo se leggi e cavilli glielo impongono!

Sir Ciccio da Pagnotta, Sir Gastone da Quadrifoglio e Sir Paperoga lo Stravagante non sembrano aver affatto lo spirito nobile dei cavalieri per antonomasia, occupati piuttosto a sbafarsi e divertirsi a spese di Re Paperone. Paperino attende il suo momento, l’impresa giusta da portare a compimento per essere nominato Cavaliere, deciso ad entrare nell’ordine per la propria nobiltà d’animo e conquistare il cuore di Milady Paperina.

L’occasione giusta si presenta quando la Banda Balzelli, truffaldini esattori delle tasse, si presenta alle porte di Duckmelot per riscuotere tributi sonanti: un’ingiustizia per il popolo, una seccatura per i nobili. Così, lo scudiero lucidamonete ha modo di mettere in mostra il suo coraggio: salvando Archimede Trismegisto dalle grinfie dei troll, riceve come ricompensa un amuleto magico che gli dona spada ed armatura. Al grido di «Sursum Corda!» (espressione latina utilizzata in apertura delle messe che sta a significare “In alto i cuori”), Paperino si trasforma in Sir Paperinik, il Cavaliere Mascherato. Il fido asinello Tribuzio diventa uno stallone da battaglia, la spada di Paperinik è impregnata di magia elementale con la quale può controllare acqua, aria, terra e fuoco. Il sogno di Paperino si realizza ma deve rispettare una semplice e sacrosanta regola: mai rivelare la propria identità segreta.

Inizia così l’epopea epico-cavalleresca di Sir Paperinik, Cavaliere coraggioso che difende il regno di Duckmelot e il villaggio di Paperopoli dalle ingiustizie e dalle minacce magiche e non. In questa saga ideata da Stefano Ambrosio e Lorenzo Pastrovicchio, in cui si susseguono grandi nomi del fumetto Disney made in Italy, abbiamo uno squisito e divertente elseworld: non una parodia – che pur riprende alcuni aspetti e nomi della letteratura declinandoli come da tradizione per i nostri protagonisti – ma una sorta di realtà alternativa di stampo medievale dove Paperinik emerge come eroe tipico dell’epoca. Un Cavaliere, appunto.

La struttura delle storie è classica: arriva una nuova minaccia, i Cavalieri della Tavola Moneta non intervengono per qualche assurdo motivo o ne escono sconfitti, Paperino si trasforma e risolve la situazione, Milady Paperina lancia dolci sguardi e i nipotini sperano di avere uno zio come Paperinik.

Paperino riesce a mettere in mostra il coraggio e la purezza d’animo che lo contraddistinguono, pur dovendo nascondere la propria identità al resto del regno. Manda giù un boccone amaro quando tutti sembrano preferirgli Paperinik: eppure è consapevole che la riuscita delle proprie imprese, per salvare il regno o le persone in difficoltà, è più importante della gloria personale. È ciò che fa di un’armatura ambulante un vero Cavaliere.

La scelta di ambientare la serie in un’epoca avvolta da fascino, miti e misteri è vincente: senza mai rinunciare ad un tono da commedia, inserendo elementi prettamente fantasy come la magia e creature mitologiche e recuperando la personalità originale dei personaggi coinvolti, la raccolta (definibile come una vera e propria “prima stagione”) ne gode appieno.

Ambrosio, Alessandro Gatti, Riccardo Pesce ed Alessandro Ferrari donano autenticità alla loro saga facendo uso di espressioni latine, termini del volgare dantesco e temi tipici dell’epica cavalleresca, dell’amor cortese e di tutta una tradizione letteraria che ci accompagna da sempre. I disegni di Pastrovicchio, Ciro Cangialosi, Luca Usai e Marco Mazzarello sono epici e dinamici allo stesso tempo: non rinunciano ad un’impostazione libera della tavola con divertissement grafici che ben si addicono all’ambientazione della saga e all’epica intrinseca della stessa. 

Giunti Editore ha raccolto gli otto episodi della stagione in un ottimo brossurato (al netto di un paio di errori di stampa scovati nella copia di chi vi scrive) con alette, tascabile e perfetto per le vostre vacanze, da portare in viaggio e fruirne come preferite: tutto d’un fiato, a blocchi e di episodio in episodio, “Il Diario di un Cavaliere Stravagante” è perfetto per i fan del fantasy, del mondo dei paperi e del supereroe mascherato, di cui offre una versione destinata ad appassionarci ancora e ancora, tra avventure e missioni che solo un Cavaliere nello spirito può portare a termine.

Diary of a Wacky Knight - Paperino e i Racconti del Cavaliere Mascherato

Diary of a Wacky Knight - Paperino e i Racconti del Cavaliere Mascherato

Autori: Stefano Ambrosio, Lorenzo Pastrovicchio, AA.VV.
Formato: 14.5 x 19.6, B. con alette, 176 pp., colori
Editore: Giunti Editore
Dove trovarlo: Edicola, fumetteria, libreria, shop online
Prezzo: € 8,90
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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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