Crisi Oscura sulle Terre Infinite 4 – La perdita della speranza

La caduta della Justice League rappresenta la perdita della speranza per il nostro mondo. Nel quarto appuntamento con “Crisi Oscura sulle Terre Infinite” la fiducia negli eroi superstiti è ai minimi termini. Questa è la nostra recensione sul momento più buio della recente storia di DC Comics

recensione crisi oscura 4

Non sembra affievolirsi il clima di disperazione che aleggia sulle testate collegate al grande evento “Crisi Oscura sulle Terre Infinite“. Gli eroi di Terra-0 si leccano le ferite dopo i recenti nefasti eventi. In “Justice League #31” abbiamo assistito alla caduta del gruppo di eroi più potenti della Terra per mano di Pariah. Dietro le macchinazioni di Kell Mossa c’è un forte sentimento di redenzione dei propri peccati che lo ha spinto sul baratro del suicidio. La mente malata dello scienziato diventa terreno fertile per la misteriosa entità cosmica denominata “Grande Oscurità“, vero e proprio deus ex machina di tutta la crisi. Come reazione a questo epocale evento, tutto il sottobosco criminale dell’universo DC sembra aver trovato nuovo vigore. In particolare il letale Slade Wilson (alias Deathstroke) ha radunato un esercito di villains allo scopo di sterminare ogni eroi rimasto sulla Terra. In “Crisi Oscura sulle Terre Infinite #3” abbiamo assistito all’assalto alla Titans Tower da parte della Secret Society guidata dall’ex soldato dell’esercito americano. Un’aggressione che ha trasformato la base dei Titani in un cumulo di maciere e ha minato la fiducia dei giovani eroi che la abitano in modo significativo.

Dark Crisis #3“, uscito negli USA nell’ottobre 2022, è la prima storia che apre la quarta uscita di “Crisi Oscura sulle Terre Infinite” (albo di 56 pagine edito da Panini Comics in edicola e fumetteria al prezzo di 6 euro a partire dal 20 aprile 2023). Alla sceneggiatura troviamo Joshua Williamson, la mente dietro la costruzione dell’evento e della conseguente rinascita dell’universo DC. Alle matite abbiamo il prezioso contributo di Daniel Sampere, il cui tratto delinea in maniera perfetta il dolore e la disperazione sia nelle tavole più dinamiche dove la battaglia imperversa, sia nei dialoghi che costituiscono i momenti di riflessione.

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Dark Crisis #3″ è un albo interlocutorio dove l’azione è quasi del tutto assente, ma che si regge sul peso delle parole. È veramente una fortuna avere Joshua Williamson ai testi e non meraviglia per niente il fatto che DC Comics gli abbia consegnato le chiavi dell’universo abitato da Superman e Batman. Lo scrittore americano fa leva su decenni di continuity per sviluppare il rapporto tra i vari personaggi. È il caso di Black Adam, personaggio carismatico creato dalla mente di Otto Binder e Clarence Charles Beck nel lontano 1945. Teth Adam è stato corrotto dagli stessi poteri che hanno reso incredibile la vita del giovane Billy Batson. Nemico storico di Shazam, Black Adam ha agito sempre con metodi poco ortodossi ma guidati da motivazioni nobili. Si è adoperato per liberare il popolo di Kahndaq, sua terra natia, dalle grinfie di spietati dittatori. Il suo modo di agire è sempre stato considerato al limite della legalità e solo recentemente l’anti eroe per eccellenza dell’universo DC si è guadagnato la fiducia della Justice League grazie ad un’intuizione dello sceneggiatore Brian Michael Bendis. Black Adam è l’unico sopravvissuto alla battaglia che ha sterminato la Justice League e quindi sa perfettamente l’entità del pericolo che minaccia il multiverso. Sopratutto, da buon guerriero, sa come si combatte una guerra ed è consapevole che il manipolo di eroi in costume rimasti come ultimo baluardo non possiede la maturità giusta per affrontare una crisi di questa dimensione. Dal’altra parte, il gruppo dei Titani nutre non poche riserve verso i modi spicci e il passato ambiguo di Balck Adam. Una mancanza di fiducia reciproca che ridefinirà ruoli e responsabilità delle varie pedine collocate nella scacchiera di “Crisi Oscura sulle Terre Infinite”.

Un altro personaggio per cui vale la pena adoperasi in una digressione è sicuramente Deathstroke. La caratterizzazione che ne fa Joshua Williamson è il lampante esempio di come sia possibile approfondire la psicologia di un villain senza tirare una linea di demarcazione netta tra buoni e cattivi. Anche in questo caso Williamson attinge a pieni mani a decenni di continuity per “spiegare” cosa spinge Slade Wilson ad abbracciare la causa della Grande Oscurità e eradicare ogni forma di eroe in costume dalla faccia della Terra. Il confronto con la figlia Ravenger è toccante e ripercorre, in poche tavole, il filo di dolore che storicamente lega l’ex soldato con i Titans. Nelle prossime uscite di “Crisi Oscura sulle Terre Infinite” questo aspetto verrà  approfondito in maniere definitiva regalandoci il miglior Deathstroke mai letto. Un personaggio che avrà un ruolo fondamentale per lo sviluppo di questa storia e del suo futuro.

“Dark Crisis #3” è un albo che contiene rivelazioni importanti sul fato della Justice League grazie alla missione di recupero attuata dal Corpo delle Lanterne Verdi. Hal Jordan e compagni non si sono mai rassegnati all’idea che la Justice League sia definitivamente scomparsa e l’incursione all’interno della Lanterna Nera situata nel settore 666 (luogo dove si trovano le rovine di Ryut, simbolo di decadenza e dolore) li porterà a confrontarsi direttamente con Pariah.

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Completa “Crisi Oscura sulle Terre Infinite #4″ il terzo appuntamento con “Dark Crisis: Young Justice #3“, albo uscito negli Usa nell’ottobre 2022. Abbiamo lasciato la minoserie tie-in scelta da Panini Comics come serie comprimaria dell’evento principale: Robin, Superboy e Impulso sono stati catapultati in un universo non ben definito nel tempo nello spazio, un costrutto artificiale simile ad un videogioco dalla progressione piuttosto lineare. I tre giovani eroi sono intenti a fronteggiare una versione alternativa dei loro avversari più temibili. La versione alternativa di Deathstroke, Boomerang e Lex Luthor tengono in ostaggio Cassandra Sandsmark e offrono l’occasione ai giovani membri della Young Justice di cambiare il corso delle proprie vite. I tre criminali non sono stati scelti a caso: Deathstroke ha inflitto pesanti danni fisici a Impulso, Capitan Boomerang ha ucciso il padre di Robin e Lex Luthor ha sempre rinnegato il figlio Conner, clone concepito miscelando i geni di Superman con quelli della nemesi per eccellenza dell’uomo d’acciaio. Il mondo artificiale in cui i tre sono inseriti sembra essere progettato appositamente per soddisfare i desideri più profondi dei tre eroi, sogni di essere considerati protagonisti in un mondo non li vede più crescere all’ombra dei ben più celebri partner. Dietro questa macchinazione sembra esserci la stessa Cassie, o per lo meno una versione malvagia e calcolatrice della bionda ragazza figlia mezza umana di Zeus. Qual’è lo scopo di questa versione artefatta di Wonder Girl ?

Dopo i primi due episodi piuttosto anonimi, “Dark Crisis: Young Justice” compie un deciso cambio di passo grazie ad una sceneggiatura finalmente solida di Meghan Fitzmartin sorretta dalle dinamiche matite di Laura Braga che abbiamo lodato anche nei precedenti numeri. “Dark Crisis: Young Justice #3” sopperisce alla mancanza di azione della storia principale dell’albo e offre diversi spunti sulla psicologia di Conner Kent, Tim Drake e Bart Allen. Il terzo episodio di questa mini ha catturato finalmente la nostra attenzione e siamo curiosi di vedere gli sviluppi della storia nei prossimi numeri.

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Il momento più buio è quello che precede l’alba” amava ripetere il compianto Alfred Pennyworth. “Crisi Oscura sulle Terre Infinite #4” rappresenta il punto di non ritorno. È un albo povero di azione ma essenziale per completare il passaggio di consegne verso una nuova generazione di eroi. Da questo momento può solo che iniziare la risalita.

Per chi fosse interessato a recuperare le recensioni delle precedenti uscite di “Crisi Oscura sulle Terre Infinite” vi lasciamo di seguito i riferimenti ai nostri articoli:

  • “Crisi Oscura sulle Terre Infinite #1” (Link)
  • “Crisi Oscura sulle Terre Infinite #2” (Link)
  • “Crisi Oscura sulle Terre Infinite #3” (Link)
Crisi Oscura sulle Terre Infinite 4

Crisi Oscura sulle Terre Infinite 4

Titolo originale: Dark Crisis on Infinite Earths
Collana: DC Crossover 27
Autori: Laura Braga, Meghan Fitzmartin, Joshua Williamson, Daniel Sampere
Formato: 17x26; Spillato; 56 pagine a colori
Dove trovarlo: Edicola, fumetteria, store online
Editore: Panini Comics
Prezzo: € 6,00
Voto:

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Mr. Rabbit

Stanco dal 1973. Ma cos'è un Nerd se non un'infanzia perseverante? Amante dei supereroi sin dall'Editoriale Corno, accumula da anni comics in lingua originale e ne è lettore avido. Quando non gioca la Roma

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