> Contro Luce di Yuka Tatami è una delle ultimissime proposte di Bao Publishing per la collana Aiken. Queste sono le nostre impressioni.
Prima ancora del titolo è il nome dell’autrice ad attirare la nostra attenzione. Yuka Tatami è infatti l’assistente del Maestro Inio Asano (Buonanotte Punpun, What a Wonderful World, La città della luce). Quest’associazione di nomi ci ha invogliati immediatamente a sederci al tavolo di gioco per fare una puntata al buio. E siamo stati fortunati.
Contro Luce è un volume autoconclusivo firmato per l’appunto da Yuka Tatami, autrice sinora inedita in Italia sulla quale ha deciso di scommettere Bao Publishing proponendo ai suoi lettori una lettura dolceamara su uno dei periodi più turbolenti della vita: l’adolescenza.
Protagonista e voce narrante di Contro Luce è Morinaga Sae, studentessa delle superiori cresciuta all’ombra della sua migliore amica, la popolarissima Sangu Riko.
Sae è una ragazza riservata e introversa, tutto il contrario di Riko che anche senza far nulla è sempre al centro dell’attenzione. Riko è bella e detta tendenza, le compagne pendono dalle sue labbra e i ragazzi stravedono per lei.Le ragazze sono legate sin da piccole da un rapporto praticamente simbiotico. A ogni modo, nella vita di tutti arriva il momento in cui si avverte il bisogno di affermare la propria individualità, di dissociarsi da ciò che si era da piccoli e la premura di trovare un posto nel mondo.
Per Sae questo è un passaggio doloroso che la porta ad odiare il cono d’ombra in cui ha sempre vissuto. Deve staccarsi da Riko che offusca la sua luce. Quest’ultima, avvertito l’astio crescente da parte dell’amica, fa di tutto per non spezzare questo legame.
Contro Luce ci racconta questo momento nella vita di due amiche attraverso l’allegoria della fotografia. Sae sente di esprimersi appieno solo attraverso il suo obiettivo che si rifiuta di immortalare Riko. Tutto il mondo è attirato dalla bella e popolare ragazza, come gli orsi con il miele, e tanto basta ad indisporla.
Yuka Tatami si dimostra abile nel raccontare un passaggio findamentale e lo fa con estrema sincerità sin dalle primissime pagine. Contro Luce è difatti una piccola storia dal cuore grande, un cuore tormentato dai turbinii adolescenziali che sono il motore del mondo. L’ansia di vivere ogni momento, la voglia di affrontare i coni d’ombra; rimettere in discussione le certezze acquisite.
Quella che abbiamo deciso essere la nostra migliore amica tanti anni fa ora è la nostra peggiore nemica, la paura che dobbiamo sfidare per crescere.
Il manga decodifica alcuni segnali emotivi come l’invidia nel confronto coi i pari che gioca un ruolo determinante durante l’adolescenza. Contro luce si sofferma molto su quest’aspetto che lega a doppio filo Sae e Riko: il contatto e l’incontro con una mancanza, qualcosa che entrambe ancora non hanno. Mentre la mancanza di Riko si tramuta in un blocco che vedremo sfociare in comportamenti a volte davvero goffi, quella di Sae diventa un obiettivo, il raggiungimento di un nuovo traguardo.
Il tratto della Tatami è fluido e moderno, perfettamente sincronizzato con lo stile della narrazione. La longa manus di Asano è presente ma non prende mai il sopravvento. Il Maestro ha collaborato alle illustrazioni e la sua influenza si vede in alcune tavole silenziose a campo lungo. Tatami inoltre offre bei dettagli e ottimi primissimi piani. Magari il suo stile non conquista subito come la storia ma ne diventa parte integrante e insostituibile.
Contro Luce è una lettura piacevole e peccato per la brevità; sarebbe stato interessante svilupparne le congetture in un modo meno concentrato. Una bella riflessione consigliata a tutti coloro che cercano punti di vista nuovi e stimolanti.
Yuka Tatami (dal sito dell’editore): Dopo il debutto nel 2017 con Polarity no Seibou, Yuka Tatami si è guadagnata la fiducia dei lettori giapponesi con il manga Contro Luce: pop e allo stesso tempo tagliente, sa raccontare gioie e dolori delle trasformazioni adolescenziali con sguardo attuale e a tratti feroce. Tra le altre cose, Yuka Tatami è anche assistente di Inio Asano, la cui influenza si legge tra le righe della sua opera e nello storytelling fluido con cui racconta le sue storie.
