La sesta e ultima stagione di Cobra Kai è finalmente arrivata su Netflix con la sua prima parte: sono infatti stati rilasciati i cinque episodi iniziali, che preparano il terreno al gran finale della serie. Vi diciamo come sono, ovviamente senza fare spoiler
La nuova stagione di Cobra Kai è finalmente approdata su Netflix con la sua prima parte, composta da soli cinque episodi. Purtroppo per la seconda parte dovremo attendere ancora qualche mese: sarà infatti rilasciata il prossimo 15 novembre con ulteriori 5 episodi.
Nel corso delle precedenti 5 stagioni abbiamo visto salire sul tatami tantissimi giovani pronti a difendersi e combattere. Ma abbiamo visto anche nascere e morire alcune ship che avevano reso il progetto molto più interessante, arrivando a determinare alcuni sviluppi di trama.
La scorsa stagione si è conclusa con la sconfitta ufficiale di Terry Silver. Ma le notizie belle erano due: infatti, oltre ad aver finalmente concluso la sfida con uno dei villain più carismatici, ma allo stesso tempo, anche odiosi della serie, gli allievi di Daniel e Johnny, riuniti ormai in un solo dojo, apprendono di poter partecipare al Sekai Taikai, ovvero, il più grande torneo mondiale di arti marziali.
Arrivati a quel punto eravamo tutti convinti di riuscire a vedere il torneo nella sesta stagione, ma come troppo spesso accade quando si parla di progetti firmati Netflix, interrompono la serie sul più bello rimandandoti a settembre per vedere il finale, un po’ come si faceva a scuola.
Cosa abbiamo visto in questi nuovi 5 episodi di Cobra Kai?
Non vogliamo sicuramente spoilerare, ma possiamo dirvi che i primi 5 episodi della sesta e ultima stagione di Cobra Kai hanno portato sul piccolo schermo alcuni sviluppi interessanti. Laddove c’è stata rivalità, adesso c’è squadra. Persino Il quartetto di Miguel, Sam, Robby e Tory sembrerebbe aver trovato un punto di incontro. Daniel e Johnny capitanano il nuovo dojo e aiutati da Chozen stanno cercando di formare i ragazzi a quello che viene descritto come il torneo più crudo e sanguinario mai esistito.
Nel contempo non sono mancate incomprensioni o tensioni interne, sia tra gli alunni che tra i rispettivi Sensei. Al centro delle polemiche tra Johnny e Daniel vi è sempre una differente prospettiva di vita. Se uno vuole allenare i propri alunni a non avere mai paura avanti a niente, l’altro invece vorrebbe forgiarli prima come pensatori e poi come lottatori. Ma d’altronde non è un mistero che i due Sensei condividano da sempre lo stesso obiettivo, ma intendono perseguirlo in due modi diversi.
La stessa partecipazione al torneo, metterà uni contro gli altri poiché solo 6 allievi avranno la possibilità di rappresentare il Miyagi-do nella competizione mondiale. Nonostante la scelta potesse sembrare scontata, i Sensei hanno deciso di dare a tutti una possibilità, spronandoli attraverso una specie di mini torneo interno in cui ognuno di loro ha affrontato alcune prove.
Come se questo non potesse bastare, anche tra gli ultimi 6 eletti vi è un’ulteriore scrematura da fare, in quanto la squadra dovrà accedere al torneo capitanata da un uomo e una donna. In questo caso a sfidarsi per due ruoli così importanti sono stati Miguel contro Robby e Sam contro Tory.
Nel dettaglio, i 4 si sono affrontati perché non si tratta di due semplice fasce da capitano. I due capitano avranno sicuramente più possibilità di essere notati dal mondo del Karate, e di ricevere richieste di collaborazioni per un futuro più stabile. Un futuro sereno e stabile, proprio quello che come ben sappiamo manca ad alcuni dei nostri protagonisti. Per questo motivo i quattro, diventati amici, sono tornati a sfidarsi senza esclusione di colpi.
Cosa ci è piaciuto e cosa non ci ha convinto di questa sesta stagione di Cobra Kai?
Nonostante siano stati lanciati soltanto 5 episodi, la serie trova facilmente modo di intrattenerti. Un po’ perché ormai ci siamo affezionati al format, un po’ perché rispolvera alcuni dettagli relativi ai tempi di Karate Kid, che accendono in noi un po’ di nostalgia.
Nel corso di questi 5 episodi emergono anche delle verità sul Maestro Miyagi, che sembrerebbe essere stato un uomo diverso da quello che sembrava agli occhi di Daniel. La cosa ha messo non poca confusione, ma anche sconforto, nella vita di LaRusso. Anche se lo schema in cui accadono gli eventi sembra ormai ripetitivo e privo di nuovi stimoli. In questa stagione, o mezza stagione, abbiamo avuto modo di conoscere meglio anche i nuovi villain, che a tal proposito, ci piacciono molto.
Nella sfera antagonistica della serie, dopo la disfatta di Terry Silver, il percorso sembrava in discesa. Ma se nel corso di questi anni seduti a guardare Cobra Kai abbiamo imparato qualcosa è che dopo un cattivo, ne emerge un altro peggio. È il caso di John Kreese antagonista dalla primissima stagione, anzi dall’esordio di Karate Kid al cinema nel lontano 1984, che avevamo visto messo da parte e travolto da alcuni eventi.
Il ritorno del Villain migliore di sempre
Kreese è tornato e per alcuni è la cosa migliore per la serie, perché il suo personaggio è scritto così bene che non riesci ad odiarlo nemmeno volendo. Anche in questo caso vediamo un uomo gelido e spietato, ma che porta sulle proprie spalle il peso di un guerra combattuta in Vietnam. Ci sono piaciuti anche i vari flashback disseminati nel corso di tutte e 6 le stagioni, in cui mostrano un Kreese giovane e non ancora corrotto dall’odio.
Ed è proprio in questi flashback che la sua rabbia affonda le radici. Nel corso della sesta stagione, Kreese ormai solo contro il mondo, decide di tornare laddove tutto ebbe inizio, ovvero in Korea del Sud. Ad aspettarlo una sua vecchia amica nonché karateka esperta con i suoi allievi.
Gli allievi di Kim Da-Eun sono ormai delle macchine da guerra capaci di combattere a sangue freddo e sopportare qualsiasi tipo di allenamento. Tuttavia, anche in quello che sembrerebbe un perfetto esercito vi sono alcuni problemi.
Tra gli allievi di spicco di Kim emergono alcuni perfetti lottatori e uno un po’ ribelle ed incompreso. Kreese sa benissimo come forgiare gli animi tormentati per trasformarli in veri campioni. Attraverso alcuni dei suo sotto e fuggi, Kreese riesce a domare l’animo del ragazzo, facendo incanalare la sua rabbia e il suo odio, nell’obiettivo principale: vincere il Sekai Taikai.
La scuola marziale coreana ci fa un po’ paura ma da un punto di vista scenico darà sicuramente più spettacolo. Una delle cose che non ci ha convinto è relativa alle coreografie dei personaggi. A questo giro sembrano molto più impacciate e terribilmente forzate. Al contrario, i lottatori coreani sembrano essere più ad agio con il proprio ruolo regalandoci delle scene veramente convincenti.
Nel complesso possiamo dire questa prima parte dell’ultima stagione di Cobra Kai è stata di piacevole compagnia. D’altronde il pubblico a riguardo, è diviso dagli anni 80 in chi vede questo format come da sfigati e chi invece ci è cresciuto, ci si è riconosciuto, affezionandosi ai personaggi al punto da chiedersi dopo 30 anni che fine abbiano fatto.
Lo spirito con cui è nato il progetto di Cobra Kai è proprio quello. Vedere i protagonisti che ci hanno fatto sognare negli anni indietro, come se la passano nella società moderna, con famiglie e con i problemi che accomunano ormai tutti nel quotidiano.
E tu hai già visto i primi cinque episodi dell’ultima stagione di Cobra Kai? Faccelo sapere nei commenti.
Cobra Kai VI - Prima parte
Ralph Macchio: Daniel LaRusso
William Zabka: Johnny Lawrence
Xolo Maridueña: Miguel Diaz
Mary Mouser: Samantha "Sam" LaRusso
Tanner Buchanan: Robby Keene
Martin Kove: John Kreese
Thomas Ian Griffith: Terrance "Terry" Silver
Jacob Bertrand: Eli "Falco" Moskowitz
Courtney Henggeler: Amanda Styner~LaRusso
Gianni Decenzo: Demetri Alexopoulos
Peyton List: Tory Nichols
Vanessa Rubio: Carmen Diaz
Dallas Dupree Young: Kenny Payne