Blue Skin – l’esordio di Gitrop

Blue Skin è il primo fumetto di Gitrop, pubblicato da Ottocervo. È un fantasy ambientato nella favolosa Regione di Turmit, tra boschi di cotone e le città di Neolandika e Fiumotto.

recensione blue skin

Il protagonista di Blue Skin è Ardus, che noi conosciamo subito come un giovane in fuga, che si mette subito nei guai. Sul suo cammino però fortunatamente troverà Marla e Goni, che diventeranno i suoi amici più fedeli e lo accompagneranno in un viaggio che servirà ad Ardus per capire chi sia davvero, grazie all’incontro con un personaggio chiave della vicenda: Tarzia.

Ho trovato Blue Skin davvero ben costruito a livello narrativo. Conosciamo Ardus in modo molto graduale, scoprendo insieme a lui dei fatti sulla sua vita che andranno a costituire dei colpi di scena non indifferenti. Non sappiamo infatti perché Ardus si comporta in un certo modo o perché qualcuno lo cerca fino alla metà del fumetto. Inizialmente Blue Skin sembra semplicemente un viaggio di liberazione, soprattutto per Marla; poi siamo invorticati nella complessa storia personale e familiare di Ardus che non è riuscito a capire quanto fosse potente e importante.

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Per non spoilerare troppo sulla trama, mi vorrei soffermare su uno dei dettagli che mi ha maggiormente colpito: il funzionamento della giustizia nella città di Neolandika. È sempre difficile far trapelare da soggetti così fantastici delle situazioni del nostro presente o della società, ma Gitrop è riuscito nell’intento. Le guardie cittadine infatti, non sono esenti dall’abuso di potere che porta Ardus e i suoi davanti a un giudice che sembra dare sentenze in modo completamente assurdo; saltando a conclusioni che dire affrettate è dire poco e ovviamente a pagare le pene sono gli innocenti. In un universo in cui non abbiamo altri appigli che ci possano essere familiari, sicuramente la macchina giudiziaria ci fa rimanere con i piedi per terra.

«-Lei ha commesso omicidio. Nome?
– T’ammazzo mentre dormi.
– Bene. Considerando la debole accusa, non occorre testimonianza da parte dell’imputato. Innocente.»

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A livello grafico Blue Skin è un fumetto molto interessante. In alcune scene ho rivisto qualcosa di Adventure Time, con tratti molto minimali, ma c’è una varietà davvero originale di personaggi, forme, paesaggi. La palette è estremamente varia e ci fa entrare in un mondo pirotecnico, pieno di esseri fantastici, animali “nuovi” e anche esseri umani dalle caratteristiche particolarissime. Ardus per certi versi, grazie alle linee sul corpo e anche al suo inseparabile bastone mi ha fatto pensare a Kida di Atlantis, invertendo però i colori, visto che Ardus è blu ed ha delle strisce bianche sul corpo. Le altre creature e i paesaggi sono esteticamente molto singolari e sono rimasta molto colpita dal Bosco di Cotone, che si incontra all’inizio del viaggio dei nostri protagonisti. È un fumetto piacevolissimo e ho adorato l’ultima parte, soprattutto a livello grafico dove c’è un enorme dinamismo, in cui la concitazione passa per tavole con squadrature molto originali, personaggi che escono fuori dalle vignette e una netta contrapposizione tra il rosso e il blu. Più che leggere un fumetto, mi è infatti sembrato di star guardando delle animazioni.

Sicuramente è un esordio con i fiocchi che lascia ben sperare, infatti terremo d’occhio Gitrop e i suoi prossimi lavori.

 

Blue Skin

Blue Skin

Autore: Gitrop
Formato: 150 pagine a colori; brossurato
Prezzo: € 18,00
Editore: Ottocervo
Dove trovarlo: Fumetteria, libreria, store online
Voto:

Carla Gambale

Non si ha memoria di quando abbia iniziato a leggere, ma non ho mai smesso. Lotto da tempo immemore con mia madre per farle comprare una nuova libreria. Tra un'emicrania e l'altra mi adopero a leggere, scrivere e parlare di libri, fumetti e serie tv, poi nel tempo libero studio anche archeologia

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