Nonna Papera – La vera dura dell’universo dei paperi

Torniamo a immergerci nell’Universo dei paperi per conoscere più da vicino Nonna Papera, la nonna che ha tempra e carattere da vendere a tutto il parentado papero

 

speciale nonna papera

 

Nonna? Nonna si fa per dire, visto che Elvira Coot, classe di ferro 1855 circa, ha tempra e spirito di una papera ventenne. Mentre gli altri paperi si godono gli agi della città, lontano dalle luci abbaglianti dei negozi alla moda e dai clacson delle macchine in coda, una papera di nome Elvira, con la capra da guardia Billy e un sonnacchioso aiutante di nome Ciccio, si gode l’aria fresca di campagna.

La nascita di una delle figure più interessanti dello strabiliante Universo dei paperi la dobbiamo al grande Al Taliaferro (1905 – 1969). Magari su due zampe non vi dice moltissimo, ma per farlo diventare immediatamente uno dei vostri fumettisti preferiti, vi basti sapere che è proprio grazie a Taliaferro che Paolino Paperino è l’incredibile papero che tutti noi conosciamo.

Se è vero che Paperino trova la sua popolarità perché adottato da Carl Barks che ne ha fatto un’icona, l’irascibilità, la sfortuna, la mitica 313, sono tutti attributi voluti da Taliaferro. Fu proprio quest’ultimo a dare inoltre i natali alla nonna di Paperino, Nonna Papera appunto, ispirandosi alla propria suocera, Donnie M. Wheaton!

Negli ultimi anni, grazie al grande successo di Paperino Paperotto (PP8), abbiamo imparato a conoscere il rapporto profondo che lega nonna e nipote e le avventure quotidiane di Paperino giovanissimo che cresce sotto l’attenta guida di Nonna Papera.

Nonna Papera – La vera dura dell’universo dei paperi

Con la forza di dieci fattori e la maestria di uno chef stellato, Nonna Papera non passa giorno senza insegnarci qualche segreto sulla natura o sul buon cibo. La fattoria che lei gestisce impeccabilmente si trova a Quack Town ed è un lascito di famiglia. Non è il solo, ma i possedimenti in città Elvira li ha venduti (compreso il terreno dove sorge il Deposito) per dedicarsi totalmente alla vita campestre.

Come mai Elvira possedeva tanti terreni? È presto detto, la sua è una gloriosa discendenza. Secondo la corrente maggioritaria, e per la genealogia di Don Rosa, Nonna Papera è la nipote di Cornelius Coot, il fondatore di Paperopoli e dunque figlia di Clinton Coot e Geltrude Coot.

Da giovane Elvira sposò Dabney Duck (detto poi Humperdinck Duck) ed ebbe da lui tre paperotti: Quackmore (il papà di Paperino), Daphne (la mamma di Gastone), Eider (il papà di Paperoga).

Rimasta presto vedova, Elvira si dedica al duro lavoro in campagna e sopporta con fatica gli agi di città. Di gran lunga, lei preferisce starsene ritirata e condurre una vita tranquilla ma ospita sempre ben volentieri tutto il parentado che non vede l’ora di gustare i suoi famigerati manicaretti. Ed è proprio così che Nonna Papera dimostra il suo affetto. Raramente la vedrete abbandonarsi ad abbracci e carezze verso i nipoti, ma state certi che non li lascerà mai con la pancia vuota.

Nonna Papera ha inoltre uno spiccato senso per gli affari e detesta gli sprechi. Non a caso abbiamo letto spesso storie con Paperone che si reca dalla Nonna per un consiglio, per conoscere il suo prezioso punto di vista anche su questioni economiche o finanziarie molto delicate.

Un dubbio su tutti: Nonna Papera e Paperone sono effettivamente fratelli? Anche se a me piace pensarlo, la teoria di Don Rosa è ormai prevalente e Paperone non è parente della Nonna, ma il fratello di sua nuora.

Nei primi anni ’40 Nonna Papera compare nelle strisce di Taliaferro, anche se fisicamente diversa da come è ora. È Carl Barks nel 1945 a inserirla per la prima volta nella storia Paperino e la fiaba natalizia (storia da noi pubblicata per la prima volta nel 1980). Come potrete notare recuperando la storia, la Nonna in questo caso è praticamente irriconoscibile, con cuffietta, gonna lunga e scalza! Un esperimento quasi isolato, poiché negli utilizzi successivi Barks reinventa il look di Elvira; esattamente quello a cui siamo affezionati. Paperino e la fiaba natalizia

La nostra Nonna porta i capelli biondi (o bianchi) raccolti in una morbida crocchia alla maniera delle pioniere del vecchio west, occhialini a mezzaluna sul becco, maglia nera in cotone calicò a collo alto a maniche lunghe (che risente ancora dell’influenza vittoriana); infine, dei deliziosi mezzi stivaletti abbottonati. È una papera di frontiera la nostra Elvira, sempre in ordine e fiera!

Non possiamo saltare un altro importante passaggio nell’evoluzione di Nonna Papera, vale a dire l’arrivo dell’oca Ciccio in fattoria. Anche il suo esordio è dovuto a Taliaferro (1938) ma la definizione delle sue caratteristiche principali è opera sempre di Barks con I tre paperini e Nonna Papera.

Ciccio è l’aiutante sonnacchioso e golosone che abita con la Nonna in fattoria. Certo, Ciccio a volte obbliga la Nonna a fare il lavoro per entrambi perché impegnato a schiacciare un pisolino; ma il suo grande cuore e l’empatia con gli animali della fattoria, fanno soprassedere la Nonna su tutto.Nonna Papera – La vera dura dell’universo dei paperi

Ciccio, sempre secondo l’albero genealogico di Don Rosa, è il pronipote della nonna (figlio della figlia del fratello Casey Coot). Come me tuttavia, molti di voi avranno memoria di bellissime storie italiane dove è chiaro che Ciccio e Nonna non sono legati da alcuna parentela. Su tutte, vi ricordate quando la Nonna racconta a Qui, Quo e Qua come ha assunto Ciccio in fattoria? Una storia bellissima.

Se il Manuale delle Giovani Marmotte ci ha insegnato a cavarcela in un bosco, quello di Nonna Papera ha evitato a tutti noi disastri in cucina, e tenuto vive nella nostra memoria le ricette di una volta, i sapori semplici e genuini di cui abbiamo goduto a casa dei nonni.

Meriterebbe uno speciale a parte il Manuale di Nonna Papera, storico libro di cucina pensato per i ragazzi che spopolò negli anni Settanta. Una raccolta di ricette spiegate ai bambini, dove la voce narrante è quella della Nonna che colora il tutto con aneddoti e curiosità. In Italia il Manuale è stato un vero caso editoriale e per la gioia di tutti noi, qualche anno fa è stato reso nuovamente disponibile con una riedizione integrale e fedele alla prima.

Non solo ricette. La popolarità di Nonna Papera raggiunse un picco prolungato e meritatissimo con la serie di storie Nonna Papera e i racconti attorno al fuoco (1990 – 2013) comparse su molte testate. In queste occasioni la famiglia di paperi trascorre il weekend in fattoria dalla nonna. La sera, attorno al fuoco, Nonna Papera racconta una delle sue storie e quasi tutte vantano la sceneggiatura di Rodolfo Cimino e molte i disegni del Maestro Cavazzano. Nonna Papera – La vera dura dell’universo dei paperi

Tolta la mise da nonnina tranquilla, per farvi un’idea completa della grande papera che è Elvira, assolutamente da recuperare è la storia a puntate Dove osano le papere scritta da Marco Bosco e disegnata dalla grande Silvia Ziche. Paperina, Brigitta, Miss Paperett e Nonna Papera si trasferiscono a Manhanatran per cambiare radicalmente vita. Se volete gustarvi la Nonna e le altre papere alle prese con un’avventura tutta da ridere, non potete certo perdervela. Da recuperare anche le altre due saghe firmate dalla coppia Bosco-Ziche: Papere alla deriva e Papere alla riscossa.

Con gesti sapienti e una pazienza ineguagliabile, Nonna Papera è un vero punto di riferimento per tutti i paperi che da lei trovano sempre un consiglio e dello zucchero per tirarsi su. Insostituibile, come tutte le nonne d’altronde, lei è la memoria della famiglia. Un tesoro grandissimo che tutti i paperi custodiscono gelosamente.


Sig.ra Moroboshi

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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