Le terrificanti avventure di Sabrina, prima stagione – Recensione

Sacrifici, torture, cannibalismo e una generale devozione a Satana. Sabrina Spellman è tornata, ma decisamente non è come ce la ricordavamo.

Tutti ricordiamo la sitcom che aveva come protagonista la bionda Sabrina Spellman, adolescente divisa tra i classici problemi della sua età e il mondo del soprannaturale. Con toni divertenti e leggeri, Sabrina – Vita da strega descriveva le difficoltà della ragazzina nel conciliare la sua doppia vita: da un lato quella condivisa con le pittoresche zie Hilda e Zelda, anch’esse streghe, e con Salem, suo famiglio ed ex stregone condannato alle sembianze di un gatto nero; dall’altro quella dei comuni mortali, vissuta in compagnia dei suoi amici e del tanto amato Harvey Kinkle. La serie televisiva usciva nel 1996 e si basava sull’omonima serie a fumetti della Archie Comics pubblicata negli anni ’70. Il personaggio di Sabrina tuttavia è ancora più datato: esistente già da una decina d’anni prima, aveva fatto diverse apparizioni in Archie’s Madhouse, raccogliendo consensi e fama, guadagnandosi così uno spazio tutto suo.

Se è vero che la streghetta Sabrina era riuscita a regalarci un’atmosfera leggera e divertente, e che Salem ci aveva fatto innamorare con la sue battute ciniche e pungenti, ad oggi sono proprio queste le cose che dobbiamo dimenticarci di fronte alla nuova versione della storia che ci propone Netflix.

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Le terrificanti avventure di Sabrina è il reboot pubblicato quest’anno, sfruttando appieno l’atmosfera di Halloween. Questa nuova serie, infatti, s’impone come qualcosa di nettamente diverso, dipingendo la storia di Sabrina con tinte più cupe e a tratti horror. Le simpatiche e buffe streghe della sitcom qui diventano delle discepole della Chiesa della Notte, seguaci di Satana abituate a sacrifici e cannibalismo, che uccidono e torturano.

Se a primo impatto questa può sembrare una rivisitazione a dir poco azzardata, in realtà non c’è da stupirsi della differenza tra le due serie. Chilling Adventures Of Sabrina è infatti ispirato a sua volta ad un fumetto, che era però già rivisitazione in chiave horror della storia originale e che viene pubblicato dalla Archie Horror solo a partire dal 2014. Questa versione vede come protagonista una strega ben diversa, sempre sedicenne ma consapevole fin dalla nascita della sua doppia natura. Le problematiche principali emergono a partire dal giorno del Battesimo, rito satanico di iniziazione che coincide con il diciassettesimo compleanno della ragazza: figlia di un potente stregone, nonché Sommo Sacerdote della Chiesa della Notte, e di una madre mortale, Sabrina dovrà donare la sua esistenza a Satana rinunciando per sempre alla sua vita senza magia.

La trasposizione televisiva non si discosta di molto dal fumetto, grazie anche alla presenza in entrambi di Roberto-Aguirre Sacasa, produttore esecutivo della prima e ideatore del secondo. Come succede per ogni rielaborazione di un grande successo, lo scetticismo l’ha fatta da padrone tra gli spettatori e ha drasticamente abbassato le aspettative di una gran fetta di pubblico. Tuttavia, per curiosità o con la speranza di ricredersi, CAOS è stata puntualmente seguita e discussa e, alla fine, ha ottenuto un discreto successo fin dai primi episodi. Ad aprire ogni puntata troviamo subito una sigla che richiama il fumetto e ne sfrutta i disegni, forse un po’ troppo lunga, ma che sicuramente già contribuisce ad abbattere parte dei pregiudizi iniziali.

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L’ambientazione è probabilmente la cosa più riuscita: le vicende si svolgono nel presente, pur sfruttando il fascino dell’atmosfera anni ’60, propria della storia a fumetti. Casa Spellman, L’Accademia delle Arti Occulte e il bosco sono i luoghi che nel miglior modo riescono a dare alla serie il tono dark che la caratterizza, a metà tra l’affascinante e l’horror. Non a caso, le scene più coinvolgenti si svolgono sempre in uno dei tre.

Altro grande punto di forza è Kiernan Shipka, la protagonista, che risulta perfetta nel ruolo di Sabrina. Oltre ad un’ottima recitazione, Kiernan incarna benissimo la streghetta anche nell’aspetto, l’attrice infatti ha solo 18 anni ma ne dimostra addirittura meno, ed ha uno sguardo furbo e intelligente che per molti ricorda le espressioni di Emma Watson e della sua meravigliosa Hermione. In generale, la presenza di attori giovani e con età più simili a quella dei personaggi che interpretano, rende i problemi e le vicende senz’altro più credibili e verosimili, ed è una tendenza che negli ultimi anni ci ha fortunatamente permesso di distaccarci dall’immagine di un palese 30enne costretto a vestire i panni di un liceale, non solo in questa serie ma anche in altre.

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Pubblicizzata come versione horror della vita di Sabrina, CAOS ha sicuramente delle scene impressionanti che però rimangono alla portata di tutti, essendo pur sempre un prodotto concepito fin dall’inizio per un pubblico adolescente. Insomma, non mancano scene che ci faranno saltare dalla sedia, senza dubbio ben fatte, ma riusciremo comunque a dormire sonni tranquilli. La natura teen della serie è incarnata nella parte umana della vita della protagonista, i rapporti con gli amici, la relazione con Harvey e la routine scolastica, fino a comprendere anche tematiche importanti come l’affermazione della sessualità, il bullismo e il femminismo. È una parte, questa, che però non riesce a tener testa a quella magica, che occupa più spazio in tutti gli episodi e risulta nettamente più affascinante.

La mancanza di equilibrio tra le due nature di Sabrina è forse la pecca maggiore della serie, che non riesce a trasmetterci quei sentimenti di appartenenza che tanto rendono combattuta la sua scelta. Harvey, Susie e Roz sono personaggi poco approfonditi, a differenza di Zelda, Hilda, del cugino Ambrose e persino di Salem, non riusciamo ad affezionarci a loro o a conoscerli meglio, né tantomeno a condividere i sentimenti di Sabrina nei loro confronti. Allo stesso modo, la scuola che frequentano insieme a lei non riesce a reggere il confronto con l’inquietante e misteriosa Accademia, e nell’insieme più che condividere le preoccupazioni di Sabrina, nonostante la bravura dell’attrice, ci chiediamo per quale motivo debba averle, tanto sembra ovvia la strada migliore.

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Chilling Adventures of Sabrina è disponibile su Netflix dal 26 ottobre ed è composta da 10 episodi della durata di un’ora ciascuno, forse un po’ troppo lunghi da digerire, ma nel complesso coinvolgenti e piacevoli.

 

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Claudia Amici

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Il mio nome rispecchia la mia solare personalità. Sono appassionata di letteratura, drogata di serie tv e spacciatrice d'immagini per MegaNerd su Instagram.

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