Avengers: Doomsday segnerà il ritorno di molti volti noti, non da ultimo quello di James Marsden, interprete di Ciclope nella trilogia dedicata agli X-Men nei primi anni del duemila.
L’attore, reduce dalla seconda nomination agli Emmy per Paradise, serie thriller di Hulu, durante un’intervista rilasciata a Vanity Fair si è detto contento di tornare a indossare i panni di Ciclope, il personaggio che lo ha reso noto e “messo sulla mappa”.
James Marsden e il ritorno di Ciclope
Con Ciclope, Marsden prese parte a tutti e tre i film usciti sugli X-Men all’inizio del millennio: X-Men (2000), X-Men 2 (2003), entrambe diretti da Bryan Singer, e X-Men – Conflitto finale (2006) diretto da Brett Ratner.
Ebbe poi un breve cameo in X-Men – Giorni di un futuro passato, film del 2014 che vide il ritorno di Singer alla regia, e quello di attori sia della vecchia guardia che della nuova, iniziata con X-Men – L’inizio del 2011.
Il mutante è stato il personaggio che ha reso Marsden noto al grande pubblico, e tornare nei suoi panni è, a detta dell’attore, una sorta di ritorno a casa.
«Sto andando un po’ troppo in là con gli anni per indossare il costume da supereroe. [Ride.] Ero entusiasta perché facevo parte di qualcosa di gigantesco: sono vent’anni che la gente mi chiede: ‘Quando torni? Quando torni? Tornerai?’»
Se ricordate, X-Men – Conflitto finale segnava anche la morte di Ciclope; su questo, l’attore ha detto:
«Sono morto. O forse no. Certo, se avessero aspettato ancora un paio d’anni, avrei fatto fatica a entrare di nuovo nel costume, per cui è stato uno sballo, davvero.
È stato come un bel ritorno a casa verso un ruolo che mi ha messo realmente sulla mappa. È stato il primo vero progetto-evento di cui abbia mai fatto parte, e un personaggio molto amato, questa icona dei fumetti.
Quindi tornare a interpretare quel ruolo è stato davvero speciale.»
Marsden aveva meno di trent’anni, quando indossò i panni di Ciclope per la prima volta, e grazie a quel ruolo è riuscito davvero a fare molta strada, sia nel cinema che nella serialità.
Dopo Conflitto finale, ha recitato nel Superman Returns di Bryan Singer (2006), in Hairspray – Grasso è bello (2007) e nei romantici Come d’incanto (2007) e 27 volte in bianco (2008); più di recente, ha preso parte alla trilogia dedicata a Sonic e al sequel Come per disincanto.
In TV ha partecipato a serie di successo come Westworld e Dead To Me, prima di indossare i panni del Presidente degli Stati Uniti in Paradise, la serie che citavamo all’inizio e che gli è valsa quest’anno la seconda nomination agli Emmy Awards (la prima fu per Jury Duty).
Il suo Presidente, Cal Bradford, è un uomo complicato: un bevitore pieno di segreti e, cosa più importante, uno che non vorrebbe essere in quella posizione, in realtà.
«In un certo senso, è stato spinto a forza nella carriera politica dal padre autoritario, e questo aspetto del personaggio mi è subito sembrato interessante.»
Ai tempi in cui apparve come Ciclope, molti di noi pensarono che James Marsden fosse solo un altro belloccio da film di cassetta; venticinque anni dopo, eccoci qui a fare il punto di una carriera variegata, che presto, a cinquantun anni, lo riporterà a casa, nel punto in cui tutto è realmente iniziato.
Sempre che non vi capiti di beccarlo in qualche vecchia serie degli anni ’90… Anzi, vi lancio una sfida: riuscite a trovarlo senza cercare su Google? Allenate il vostro telecomando, io sono qui che vi aspetto!
Fonte: Vanity Fair