Thor – Speciale: chi è Jane Foster, La Potente Thor?

Jason Aaron è ormai una punta di diamante nell’universo degli autori della Casa delle Idee. Sebbene la sua run sugli Avengers non abbia proprio fatto impazzire i fan, il modo in cui ha esplorato, approfondito, espanso l’universo di Thor ha uguali solo nel ciclo di Walt Simonson degli anni ’80 e ha il grande merito di aver portato a nuova gloria l’asgardiano più amato del multiverso. Come se non bastasse, ci ha anche donato la Potente Thor!

 

speciale la potente thor

La carriera di Aaron nel mondo dei fumetti inizia nel 2001 proprio in Marvel con un racconto su Wolverine, con il quale vince un concorso per nuovi talenti indetto dalla stessa Casa delle Idee. Nel 2005 passa alla Distinta Concorrenza, dove si fa subito notare con la miniserie The Other Side, che gli vale una nomination agli Eisner Award. Poco dopo torna in Marvel e nel 2013, in occasione del restart Marvel Now, l’allora Editor-in-Chief Alex Alonso gli affida il rilancio di Thor.

La lunghissima run di Jason Aaron inizia allora, con Thor: Dio del Tuono e si concluderà con la miniserie King Thor del 2019, magnificamente illustrata da Esad Ribić, che narra l’epico scontro finale tra Thor, Loki e il Macellatore di Dei.

Durante i sette anni di Aaron (ne abbiamo parlato in quest’altro speciale) abbiamo assistito alla perdita del Mjolnir da parte di Thor, non più degno di brandirlo. Alla comparsa della Dea del Tuono. Ad una guerra globale che ha coinvolto tutti e 10 i Regni (sì, dieci, non nove: vi ricordate che, dopo gli eventi del crossover Age of Ultron del 2013, nell’universo di Terra-616 è arrivata Angela, sorella di Thor, insieme al Regno di Heven?). Molta carne al fuoco, tanti archi narrativi, due crossover…

Insomma, parecchia roba che potrete adesso recuperare con calma e senza spendere un capitale. Infatti, tutto il ciclo di Aaron sarà ripubblicato nella collana Marvel Integrale, la fortunata edizione in formato bonellide dal prezzo contenuto di Panini. Il primo numero sarà pubblicato a luglio.

Intanto, MegaNerd vi regala un approfondito speciale introduttivo sulla Dea del Tuono, che potremo presto gustarci anche al cinema grazie a Thor: Love and Thunder, nelle sale italiane a partire dal prossimo 6 luglio.

ATTENZIONE! Da qui in avanti inevitabili SPOILER sul ciclo di Jason Aaron  

Come accennato, tutto inizia nel 2013, quando Aaron fa il suo debutto sulla testa regolare di Thor con l’arco narrativo che introduce il Macellatore di Dei (anche lui tra i protagonisti del prossimo film MCU) e che incrocerà ben tre linee temporali con tre Thor diversi (che troveremo spesso lungo tutta la run di Aaron). Uno giovane e ancora non degno del Mjolnir, il Thor del presente e quello della fine dei tempi, guercio come il padre Odino e con un bracco artificiale.

I tre si riuniscono per fronteggiare Gorr che, come è intuibile dal suo appellativo di Macellatore di Dei, gira per l’universo uccidendo ogni divinità che gli capiti a tiro, per ragioni che troverete ben descritte nella storia. Alla fine i Thor ne usciranno vincitori, sebbene lo scontro con Gorr lascerà profonde cicatrici psicologiche nel Thor del presente.

Gorr

Tant’è che durante gli avvenimenti che seguono, Thor – come meglio approfondito nel crossover Original Sin e nella miniserie collegata Thor e Loki: Il Decimo Regno – diventerà indegno di brandire il suo magico martello, abbandonato sulla superficie lunare. La ragione per cui Thor diventa indegno si chiarirà però solo più avanti, nella miniserie in cinque parti L’Indegno Thor.

Nel frattempo Malekith, l’Elfo Oscuro che si è messo in testa di conquistare tutti e 10 i Regni, arriva su Midgard per rubare il teschio di Laufey, il defunto Re dei Giganti del Ghiaccio (e padre biologico di Loki). Scopriremo così che il Mjolnir ha trovato un nuovo padrone in una misteriosa donna dal volto nascosto, che prenderà le difese di Midgard. Ci sarà anche un breve sconto chiarificatore con il figlio di Odino che, alla fine, accetterà la nuova arrivata e si rassegnerà al suo essere indegno.

Si scoprirà poi che la novella Dea del Tuono è addirittura Jane Foster, la dottoressa ex fiamma proprio di Thor, impegnata in una drammatica lotta per la vita contro il cancro. La trasformazione in Thor annulla gli effetti della chemioterapia e dunque Jane, ogni volta che si trasforma, sa di rischiare la propria vita per il bene di chi sta difendendo.

La Dea del Tuono

Mentre la guerra voluta da Malekith si allarga a macchia d’olio tra i 10 Regni, il figlio di Odino, nel suo vagare sconsolato per l’Universo, è catturato dal Collezionista e viene a sapere di un secondo martello, quello dell’Universo Ultimate già comparso nella miniserie Thors (collegata agli eventi di Secret Wars). Thor lotta per conquistarlo e quando finalmente c’è quasi riuscito, vi rinuncia: ha capito che a prescindere dall’arma che impugna lui sarà sempre il Dio del Tuono.

Ma il martello del Thor Ultimate fa comunque gola e verrà impugnato da un misterioso personaggio, che poi si scoprirà essere l’asgardiano Volstagg. Quest’ultimo indosserà i panni del Thor della Guerra fino allo scontro con Mangog, inviato da Malekith per distruggere Asgardia. Lo stesso Volstagg non riesce a sconfiggerlo e interverrà, per l’ultima volta, una Jane Foster distrutta dal cancro, che si trasformerà con la consapevolezza che non sopravvivrà al suo ritorno nei panni di Jane, ormai ad uno stadio terminale della malattia.

La Potente Thor sconfiggerà il Mangog ancorandolo al Mjolnir e scagliandolo sul sole – causandone così la distruzione. Il Mjolnir non esiste più e Jane è morta ma Odino, grato per quel che ha fatto, scatena la Tempesta Divina e la fa risorgere, sebbene la sua battaglia per la vita non sia ancora finita. Adesso dovrà dedicarsi alla cura della malattia.

La morte di Jane Foster

Arriviamo così al rilancio editoriale Marvel Fresh Start. La guerra prosegue tra varie peripezie e trova il suo epilogo nel crossover La Guerra dei Regni, che racconta di Thor (adesso armato non da uno ma da decine di martelli forgiati dai nani, comunque non all’altezza del Mjolnir) e degli Avengers che fanno di tutto per impedire la caduta di Midgard. Alla battaglia prendono parte molti importanti supereroi Marvel, tra cui Iron Man, i Fantastici Quattro, Capitan Marvel, Spider-Man, Daredevil, Pantera Nera, Venom, Wolverine, Capitan America, Doctor Strange e Iron Fist.

E Jane? Non prenderà parte attiva allo scontro finale ma, alla fine di essa, raccoglierà l’eredità delle Valchirie, che durante la guerra sono state decimate da Malekith. Le vicende di Valkyrie: Jane Foster  sono narrate  in un ciclo narrativo a sè, sceneggiato sia da Aaron che da Al Ewing, proposto anche da Panini nei cartonati Marvel Collection.

Per chi volesse recuperare le storie di Aaron, un buon punto d’inizio è l’Omnibus di Original Sin. Poi, escludendo l’infinità di albi della serie regolare di Thor, ci sarebbero i soliti cartonatini della collana Marvel Collection. Ma, come già detto, Panini sta per riproporci tutto il Thor di Aaron nei bonellidi Marvel Integrale. Un modo certamente economico per recuperarlo, anche se le illustrazioni degli artisti di valore che si sono alternati ai disegni – tra cui spiccano Esad Ribić e Mike Del Mundo – saranno purtroppo penalizzate dal formato ridotto.


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