SDCC – il regista di Terminator: Destino Oscuro riflette sul futuro del franchise

Tim Miller, regista del fallimentare ultimo capitolo della saga di Terminator, ha parlato del futuro del cyborg testosteronico durante un Panel del San Diego Comic-Con attualmente in svolgimento in California

terminator

Creato per la prima volta nel 1984 da James Cameron e Gale Anne Hurd, Terminator ha visto negli anni sei lungometraggi, una serie televisiva e una sfilza di fumetti e romanzi più o meno (e malamente…) interconnessi. Ma dopo il successo del sequel del 1991 Terminator 2 – Il Giorno del Giudizio, è iniziata una sequela di tentativi mal riusciti. A partire dal ridicolo Terminator 3 – Le Macchine Ribelli  fino ad arrivare, appunto, a Destino Oscuro.

Nel 2015, il quinto film della saga, Terminator Genisys (che seguiva il controverso Terminator Salvation del 2009) avrebbe dovuto rappresentare una sorta di soft-reboot. Il primo di una nuova trilogia. Tuttavia, il flop al botteghino decretò l’abbandono del progetto. Terminator rimase così nel cassetto.

Fino al 2019, quando il redivivo James Cameron, registra dei primi due film di grande successo della serie,  ha ripreso in mano il progetto. Cameron ha scritto una nuova storia che rendeva non canonici tutti i sequel a partire da Le Macchine Ribelli e affidato a Tim Miller la regia del suo terzo film. Rispolverando anche il personaggio di Sarah Connor. Sfortunatamente, Dark Fate ha seguito le orme dei suoi predecessori, perdendo alla fine ben 123 milioni di dollari.

Adesso, Miller (che è stato anche regista del Blockbuster Deadpool) è apparso al Comic-Con di San Diego come ospite di un Panel di Collider. È stata l’occasione per riflettere sul suo film e sul potenziale futuro del franchise di Terminator. Il regista, suggerendo che l’universo di Terminator sia interessante da esplorare, ha detto che forse è già stato esplorato un po’ troppo sul grande schermo. Miller, consapevole del suo fallimento, ha detto che non sarà per nulla facile, per chi verrà dopo di lui, riuscire a fare un film di successo.

La maggior parte dei fan sarebbe probabilmente d’accordo sul fatto che, da Terminator 2 in poi, gli Studios hanno lottato per riconquistare la magia dei primi capitoli del franchise. D’altronde non è certo facile arrabbattarsi tra l’ingombrante figura di Arnold Schwarzenegger, che probabilmente ha ormai dato al franchise tutto quello che poteva e la necessità di trovare spunti narrativi che consentano di spostare la storia verso nuove direzioni.

Compito non facile e alte aspettative che, evidentemente, non sono state correttamente valutate dai registi che si sono succeduti al comando dei vari film della saga. Miller suggerisce anche di percorrere la strada dei film a basso budget. Un ritorno alle origini, insomma, se pensiamo che il primo Terminator del 1984 nasceva come B-Movie  diretto da un esordiente James Cameron.

Naturalmente potete scommetere che Terminator – Destino Oscuro non sarà l’ultima pellicola della saga. E non solo. Netflix  sta attualmente lavorando a una serie animata sul Cyborg del futuro.

La speranza è che, quando si tornerà a parlare di cinema, il regista che raccoglierà la sfida sarà in grado di tornare indietro nel tempo. Questa volta non con il compito di uccidere Sarah Connor, ma di far risorgere un franchise oggi catatonico.


Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *