Zagor/Flash: La scure e il fulmine – Due Universi, una grande Avventura

Il primo dei tre incontri annunciati ed assaporati nei numeri #0 è finalmente arrivato nelle fumetterie e librerie: quello tra Zagor e Flash è stato il primo dei tre crossover tra i personaggi Sergio Bonelli Editore e DC Comics e questa è la nostra recensione de “La scure e il fulmine“.

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Una corsa contro il tempo per salvare non uno, bensì due mondi. Un grido di aiuto e di speranza, di guerra e di perseveranza. Flash e Zagor. I due eroi di rosso vestiti di DC Comics e Sergio Bonelli Editore si sono incontrati sulle pagine de “La scure e il fulmine” per il primo crossover tra i personaggi delle due case editrici. In gioco – non c’è bisogno di dirlo – il destino del mondo. Anzi, dei mondi di entrambi.

È passato ormai qualche anno da quando, nel novembre 2018, in occasione dell’edizione di Lucca Comics & Games, DC Comics e Sergio Bonelli Editore annunciarono un’epocale collaborazione. Trovandoci in un mondo tutto nuovo rispetto a quello dell’epoca, abbiamo letto il primo crossover completo: “Zagor/Flash – La scure e il fulmine“. Sarà stata l’attesa, la curiosità od entrambe… ma siamo stati ripagati, perché La scure e il fulmine è davvero una bella storia.

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Con gli ispiratissimi testi di Giovanni Masi e Mauro Uzzeo, i disegni dinamici e muscolari di Davide Gianfelice e i vividi colori di Adele Matera e Luca Saponti, a circa un anno dalla pubblicazione dell’albo numero #0 anche nelle edicole, La scure e il fulmine arriva in fumetteria e libreria in un cartonato pregevolissimo. L’edizione, così come l’operazione tutta, è curata alla perfezione per i lettori di Zagor, per quelli di Flash e per chi legge – o vorrebbe leggere – entrambi. La trama, che andremo a spulciare tra poco, mette in risalto una qualità comune ai due Eroi e che riesce ad emergere dalla sceneggiatura: il cuore.

Zagor, lo Spirito con la scure creato da Guido Nolitta/Sergio Bonelli, si schiera da sempre dalla parte dei più deboli, degli indifesi contro ogni sorta di sopruso, angheria, discriminazione. Flash, il Velocista Scarlatto di Central City, è l’eroe che salva chi è in pericolo regalandogli un gelato. Barlumi di altruismo e di speranza, a loro modo, tra l’intricata vegetazione di Darkwood e la metropoli di Central City. E quello stesso cuore che caratterizza i nostri eroi – è innegabile, unito alla giusta dose di divertimento – emerge dal lavoro di tutti gli autori coinvolti.

 

Il crossover prende forma grazie al Multiverso, concetto che nei comics americani è sdoganato da ormai sessant’anni e che sta trovando rappresentazione anche sul piccolo (per esempio, proprio nella serie TV “The Flash“) e grande schermo. Per chi non ne fosse, invece, a conoscenza, provo ad utilizzare una gustosa metafora: immaginate il Multiverso come una torta millefoglie in cui ogni strato riempito di crema chantilly e gocce di cioccolato è analogo – ma mai veramente uguale – a quello superiore ed inferiore. Ecco che le Realtà, gli strati della torta, contengono un pianeta Terra uguale al nostro eppure diverso nelle persone che lo abitano per aspetto, abitudini, lavoro. Può poi accadere che queste realtà vengano in qualche modo a contatto, a causa della forchettina da dolce che spezzetta quegli strati e li fa collassare l’uno sull’altro.

A muovere quella forchettina sono due dei principali antagonisti dei nostri eroi: Gorilla Grodd e il professor Hellingen. La motivazione è molto semplice, una di quelle che giustificano questi incontri speciali fin dall’alba dei tempi: la distruzione dei mondi di Zagor e Flash per la creazione e la dominazione di una nuova realtà senza i due eroi. La trama, quindi, tocca alcuni punti “classicheggianti”: i due eroi si incontrano dopo aver ricevuto una fugace richiesta d’aiuto da parte di un bambino, Kohana; si studiano e scazzottano un po’ per conoscersi, per comprendere chi hanno di fronte; si aiutano (Flash è indebolito per essere su un’altra Terra) e si alleano riconoscendo l’uno la bontà d’animo dell’altro, quel cuore che hanno grande cosi, e giungono allo scontro finale con i nemici.

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Come è facilmente intuibile, nel corso della storia fanno capolino altri personaggi appartenenti al mondo del singolo eroe mentre le battaglie si susseguono nella foresta di Darkwood, luogo centrale per la storia, qui rappresentata con connotati quasi mistici e divinatori, fonte di un’energia particolare legata ai poteri di Thunderman. Inevitabilmente, alcuni passaggi possono sembrare più didascalici, ricchi di spiegazioni, ma assolutamente necessari per tutti i lettori. Soprattutto i nuovi.

La scure e il fulmine alterna momenti di azione più pura ad altri di profonda drammaticità: il vissuto del giovane Kohana rimanda al passato – e alle motivazioni – sia di Patrick Wilding che di Barry Allen, ai loro incubi di un’infanzia segnata dal dolore. Nel complesso, la storia viaggia su binari ben definiti, con ritmi serrati come risultati delle chiare idee degli autori e dei disegni efficacemente dinamici, plastici, cui i lettori dei comics saranno sicuramente più avvezzi.

Ma risulta altrettanto chiara quella volontà, in primis, di raccontare una bella storia. Ricca di amore verso i protagonisti, del loro essere eroi in maniera genuina e del loro modo di infondere speranza. Oltre qualsiasi realtà, mondo, foresta o metropoli.

Con quel cuore grande così.

 

Best quote:

«Un secondo per vedere due universi sfiorarsi, fondersi e poi tornare a splendere della propria Luce.»

Zagor/Flash - La Scure e il Fulmine

Zagor/Flash - La Scure e il Fulmine

Autori: Giovanni Masi, Mauro Uzzeo
(testi), Davide Gianfelice (disegni),
Adele Matera, Luca Saponti (colori)
Formato: 22x30; Cartonato
Pagine: 160, a colori
Prezzo: € 24,00
Dove trovarlo: Fumetteria, libreria e shop online Bonelli
Voto:

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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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