Star Comics, attraverso la sua etichetta Astra, ha portato in Italia The Plot Holes, il ‘metafumetto’ di Sean Gordon Murphy con protagonista un gruppo di eroi con una missione atipica…salvare i libri! Ecco la nostra recensione, assolutamente priva di spoiler!
Un eroe manga, una strip anni ’30, una vampira, un super-villain, un principe antropomorfo e un’anziana Editor. Chi sono? Un gruppo di eroi singolare a cui si unisce il protagonista Cliff, fumettista in crisi, per una missione molto importante e complessa; salvare la letteratura!
Un incipit sicuramente originale quello di The Plot Holes, la nuova opera scritta e disegnata da Sean Gordon Murphy che Star Comics ci ha presentato recentemente all’interno della linea ASTRA.
Sean Gordon Murphy è senza ombra di dubbio un talento cristallino del fumetto occidentale; non sono tanti gli autori ‘completi’ che possono garantire un livello di qualità altissimo sia in veste di sceneggiatore che di disegnatore come l’artista statunitense. Ne è un esempio la sua serie di volumi dedicati a Batman, dove con la saga di The White Knight (Il Cavaliere Bianco), Murphy è riuscito a creare uno degli elseworld dell’Uomo Pipistrello più intriganti degli ultimi anni.
La bravura dell’autore nel creare trame solide e ricche d’azione coadiuvate da tavole mozzafiato, risalta anche all’interno di The Plot Holes, opera in cui Murphy mette da parte i supereroi per dedicarsi a un progetto indipendente, fortemente voluto e pensato per essere apprezzato dalla maggior parte di lettori possibile.
L’idea di Murphy è stata quella di prendere tutti i generi letterali su cui avrebbe voluto scrivere qualcosa, frullarli insieme e inserirli all’interno di un unico ‘metafumetto’… è il risultato è proprio The Plot Holes!
Cliff save the books!
Letteralmente tradotto per Plot Holes si intende i buchi di trama, quelle mancanze o rotture all’interno della storia che rendono solitamente l’opera più carente e meno comprensibile o comunque incompleta. Il compito di Ed, l’anziana editor a capo del team autoproclamatosi Plot Holes, è quello di salvare più libri possibili ‘correggendoli’ e migliorandone l’editing per renderli pubblicabili ed evitare che vadano persi per sempre.
Quando Surge, uno dei membri più potenti del team, perde la vita contro un verme alieno kokkiviano (razza che sta devastando le trame dei libri) Ed decide di rimpiazzarlo con Cliff Wieselwitz (alias Inkslayer), scrittore di fumetti in crisi nera, che ha da poco perso la moglie per una malattia incurabile.
Cliff non è un eroe e soprattutto non capisce il motivo per cui Ed abbia scelto proprio lui! A complicare ulteriormente le cose c’è una rivelazione che il team dei Plot Holes fa al protagonista… tutti loro (Cliff compreso) sono personaggi di fantasia, prelevati da libri/fumetti che ‘non ce l’hanno fatta’ il cui mondo è sparito insieme all’opera da cui provengono e, pertanto, sono entrati a far parte della squadra di Ed per evitare che altri libri (e di conseguenza altri mondi) facciano la stessa fine!
Nonostante un primo momento di shock, Cliff capisce che unirsi al team è l’unica alternativa che ha, visto che il mondo dove viveva non esiste più. Pertanto il fumettista si unisce ai Plot Holes, gruppo composto, oltre che da Ed, anche da Roar, tigre blu e principe guerriero antropomorfo, Kevin, bambino sboccato proveniente da una strip anni di fumetti anni ’30, Johnny Manga, pilota e meccanico uscito da un fumetto orientale, e Rasoir, bellissima vampira proveniente da un romanzo d’avventura in costume. Insomma un gruppo veramente mal assortito ma la cui missione è fondamentale per la sopravvivenza della letteratura in generale…soprattutto a causa delle recenti incursioni di vermi kokkiviani nei vari romanzi (e non solo). Ce la farà Cliff a diventare a tutti gli effetti un membro dei Plot Holes e a salvare i libri dalla cancellazione totale?
Metafumetto nerd, ma anche opera personale
Un lettore attento noterà che sono tantissimi i richiami al mondo Nerd e a grandi successi del fumetto, del cinema o dell’intrattenimento in generale, a cominciare dai personaggi principali.
Ad esempio, è impossibile non notare in Johnny Manga una ‘vaga’ somiglianza con tantissimi protagonisti di manga, anime o videogiochi made in Japan; Johnny è un mix tra Naruto e Link di Zelda, porta delle spade come Zoro di One Piece, proviene da un mondo dove gli esseri umani guidano dei robottoni stile Gundam e il suo maestro si chiama Otomo, come Katsuhiro Ōtomo autore di Akira, una delle più grandi opere manga di fantascienza.
Risulta altrettanto ‘palese’ la somiglianza tra Kevin e il protagonista di una strip molto famosa degli anni ’80/’90 pubblicata sui quotidiani statunitensi più importanti, ovvero il bambino Calvin di Calvin & Hobbes di Bill Watterson.
Ma lo stesso gruppo dei Plot Holes è visibilmente ispirato a un altro gruppo di viaggiatori (questa volta temporali) della televisione, DC’s Legend Of Tomorrow serie TV di The CW facente parte dell’Arrowverse con protagonisti alcuni eroi della DC Comics che venivano estrapolati dalla loro linea temporale per salvare il tempo da anomalie temporali.
Insomma, nel corso dell’intero fumetto sono veramente tanti gli easter eggs che Murphy semina e che denotano una conoscenza vastissima dell’artista di tutto il mondo nerd in generale, da oriente a occidente, dal cinema alla letteratura. Sarà necessaria più di una lettura per scovare tutti gli omaggi ai fumetti, libri, film, serie TV e videogame e questa è sicuramente una delle cose più divertenti che potrete trovare in The Plot Holes.
Ma come detto è un ‘metafumetto’ che è anche un’opera ispirata alla vita reale dell’autore; siamo quasi certi che il personaggio di Cliff non sia altro che la versione cartacea dello stesso Gordon Murphy, così come il personaggio di Ed ha volutamente le fattezze della ‘tostissima’ nonna dell’autore, morta nel 2021 a causa del COVID come ci viene raccontato in coda all’albo. Il rapporto tra Cliff e Ed probabilmente rispecchia anche il legame reale che c’era tra Murphy e sua nonna.
Tavole mozzafiato, ma troppa carne al fuoco!
Grazie anche ai colori di Matt Hollingsworth e Dave Stewart, con cui c’è un sodalizio artistico ormai consolidato, le tavole di Plot Holes sono veramente uno spettacolo per gli occhi. Murphy realizza per l’ennesima volta dei disegni incredibili, mettendo a dura prova la sua bravura e disegnando contemporaneamente astronavi che sembrano uscite da Star Wars, soldati della guerra d’indipendenza americana, robottoni, guerrieri fantasy e molto altro.
La parte artistica è il punto forte indiscusso di The Plot Holes; la trama è sicuramente divertente e ricca di azione, ma unire troppi generi anche diversi tra loro riteniamo non sia stata proprio un’idea brillante dell’autore. Siamo di fronte a un fumetto originale, certo, con un incipit interessante ma che perde di consistenza piano piano fino all’epilogo del volume (che potrebbe anche non essere l’unico visto il finale).
Per intenderci potremmo paragonare The Plot Holes al classico blockbuster Netflix con star di Hollywood, molti effetti speciali ma una trama che non soddisfa e lascia quella sensazione di ‘occasione sprecata’.
Facendo un commento cattivo nei confronti del grande Sean Gordon Murphy, sembra che anche lui sia stato vittima di buchi di trama! Dall’autore di Batman: Cavaliere Bianco ci si aspettava sicuramente molto di più a livello di sceneggiatura.
Conclusioni
The Plot Holes è un fumetto che diverte e intrattiene. Visivamente è un’esperienza che un lettore di comics non può assolutamente farsi sfuggire. Nonostante ciò, ribadiamo che, purtroppo, la trama non è all’altezza della parte artistica e l’originalità dell’idea iniziale passa in secondo piano a causa di una storia troppo ricca di elementi e generi diversi che cozzano tra loro e che non vengono sviluppati a dovere dall’autore.
Sicuramente non è il fumetto definitivo, né l’opera migliore di Sean Gordon Murphy. In ogni caso, qualora venisse annunciato un ipotetico volume due, saremo sicuramente contenti di incontrare nuovamente questi personaggi e di ammirare nuovamente i disegni di questo grande artista.