The Last of Us S2 ep.7 – Convergenza

Siamo arrivati al finale della seconda stagione di “The Last of Us“, un epilogo ricco di azione e un finale che apre le porte per la terza season. È giunto anche il momento di fare un bilancio di questa seconda parte della storia che, tra alti e bassi, ha ampliato l’universo narrativo introducendo nuovi personaggi e intrecci narrativi. Questo è il nostro giudizio finale della seconda stagione di “The Last of Us”. Ci perdonerete qualche piccolo spoiler

recensione the last of us 2 ep 7

Una stagione di transizione

La seconda stagione di “The Last of Us si conclude, ma il viaggio in questo mondo post-apocalittico segnato dall’epidemia del fungo mutato Cordyceps, capace di trasformare gli esseri umani in creature feroci, è tutt’altro che finito. Le storia di Joel (Pedro Pascal), Ellie (Bella Ramsey), Abby (Kaitlyn Dever), Dina (Isabela Merced) e Tommy (Gabriel Luna) sono destinate a proseguire. Fin dall’inizio era chiaro che questa stagione avrebbe rappresentato una fase di transizione: i creatori della serie, Craig Mazin e Neil Druckmann, hanno più volte confermato l’intenzione di completare il racconto di “The Last of Us nell’arco di quattro stagioni. La terza season è stata già confermata da HBO e, siamo sicuri, non tarderà ad arrivare anche l’annuncio per la quarta e conclusiva stagione che chiuderà tutte le trame.

Convergence

The Last of Us

Prima di addentrarci nel giudizio finale di questa stagione è necessario parlare di “Convergence“, settimo e ultimo episodio di questa season. Come per l’episodio precedente (“The Price”), alla sceneggiatura di questo finale di stagione troviamo il terzetto composto da Neil Druckmann, Craig Mazin e Halley Gross, e già questo rappresenta un marchio di garanzia di qualità che, vi anticipiamo, non viene tradito. Alla regia siede Nina Lopez-Corrado, regista statunitense nota per essere stata assistente alla produzione e co-produttrice della serie tv “The Mentaliste per aver diretto diversi episodi di show televisivi quali “Supernatural“, “Agents of S.H.I.E.L.D“, “The Flash“, “Manifest“, “S.W.A.T“., “The Purge“, “Runaways“, “Once Upon a Time“, “Perry Mason” e “The Nevers.

Dopo l’intenso flashback narrato nell’episodio precedente con il quale scopriamo alcuni dettagli interessanti dello sviluppo del rapporto tra Ellie e Joel – episodio che dal nostro punto di vista è uno dei migliori di questa stagione – riprende la narrazione sugli eventi del presente, precisamente al terzo giorno di permanenza di Ellie e Dina a Seattle.

Le due ragazze vengono raggiunte da Tommy e Jesse (interpretato da Young Mazino), preoccupati per la loro scomparsa dalla roccaforte di Jackson, in Wyoming, e partiti alla loro ricerca. Il loro arrivo si rivela provvidenziale: Dina è infatti ferita a seguito dell’attacco dei Serafiti visto nel quinto episodio, e la situazione è destinata a precipitare rapidamente, con il ritorno di Abby che sposterà di nuovo i già fragili equilibri.

Il personaggio di Jesse sotto i riflettori

The Last of Us

Tra le diverse scene d’azione – tra cui una molto bella in cui vediamo Ellie guidare una barca in un mare in tempesta per raggiungere un luogo in cui si presume essere la base di Abby e della sua squadra – c’è spazio per approfondire le motivazioni di Jesse, un personaggio che fino ad ora era rimasto in secondo piano. Jesse è colui che ama Dina ma che dovrà convivere con il fatto che la sua amata sta vivendo un’intensa relazione con Ellie.

Da quest’ultima il ragazzo apprende alcuni fatti importanti in merito alla condizione di Dina (apprezzate il nostro sforzo di non fare spoiler…), ma anche questo aspetto non giustifica azioni che possano nuocere al bene della comunità di cui i due fanno parte. Probabilmente questo è l’aspetto più interessante di questo settimo episodio, che svela due punti di vista diametralmente opposti sul modo di condurre un’esistenza nel mondo martoriato dall’epidemia.

Ellie è animata da un forte sentimento di rabbia e di vendetta che la spinge a compiere atti egoistici mentre Jesse è disposto a mettere a tacere i suoi sentimenti pur di garantire il bene della comunità a cui appartiene.

Nuovi personaggi e intrecci narrativi

The Last of Us

Convergence” è un episodio trainato da eccellenti sequenze d’azione e da un ritmo incalzante che tiene lo spettatore costantemente con il fiato sospeso. Con i suoi punti di forza e le sue imperfezioni, rappresenta in qualche modo il manifesto narrativo di questa seconda stagione. Sebbene si tratti di una season di transizione, questa parte della storia di “The Last of Us introduce una notevole quantità di contenuti, espandendo in maniera significativa l’universo della serie.

Dopo il clamoroso colpo di scena del secondo episodio – probabilmente noto anche a chi non sta seguendo lo show – la stagione ha visto l’ingresso di numerosi personaggi nuovi, tutti potenzialmente interessanti e legati a sotto trame che meritano ulteriore sviluppo.

Anche in questo episodio finale fanno il loro ingresso nuovi volti che i fan del videogioco targato Naughty Dog riconosceranno immediatamente come figure tutt’altro che marginali. Parliamo di Mel (Ariela Barer) e Owen (Spencer Lord), personaggi centrali nel mondo di Abby. Li conosceremo più a fondo nella terza stagione, già annunciata come incentrata proprio sul personaggio interpretato da Kaitlyn Dever.

Tanta carne al fuoco…

The Last of Us

Ed è proprio qui che emergono, secondo noi, alcune delle criticità principali. Diversi personaggi chiave, infatti, hanno avuto solo apparizioni fugaci. Un caso emblematico è Abby: la sua presenza si avverte in filigrana lungo tutta la stagione, ma la vediamo concretamente solo nelle battute iniziali, dove lascia un’impronta indelebile nell’economia della storia.

Gran parte della narrazione si concentra sul rapporto tra Ellie e Dina, ma questo legame, a nostro avviso, non viene approfondito a sufficienza perché sacrificato in favore dell’azione e di un ritorno a un registro horror più classico, aspetto quest’ultimo che troverà il favore dei fan che avevano sofferto la mancanza di una forte componente action nella prima stagione. Anche il triangolo amoroso tra Ellie, Dina e Jesse avrebbe meritato maggiore attenzione: solo in quest’ultimo episodio vengono esplorate le motivazioni di Jesse, rivelando una figura dalle sfumature molto interessanti che sarebbe stato bello conoscere più a fondo sin dall’inizio.

Infine, non crediamo sia un caso, ma i migliori episodi sono quelli in cui è presente Pedro Pascal, la cui presenza scenica restituisce uno spessore allo show che non si avverte quando a fungere da spalla a Bella Ramsey è il personaggio interpretato da Isabela Merced.

…ma poco equilibrio

The Last of Us

Nel complesso, la seconda stagione di “The Last of Us soffre di una certa mancanza di equilibrio, comprensibile vista l’ambizione di gestire numerosi personaggi e linee narrative in appena sette episodi da circa 50 minuti ciascuno. Nonostante questa complessità strutturale, la serie riesce comunque a mantenere un livello qualitativo molto alto, merito soprattutto della straordinaria forza del materiale originale.

Gli showrunner, coinvolti direttamente anche nello sviluppo del videogioco targato Sony PlayStation, hanno continuato, come già nella prima stagione, a perseguire un approccio di fedeltà quasi maniacale, ricreando con estrema cura ambientazioni, scene d’azione e dialoghi chiave del gioco.

Una buona stagione, in attesa della terza season

The Last of Us

In conclusione, ci troviamo di fronte a una seconda stagione che, seppur con i difetti elencati sopra, si dimostra di buon livello, ma che fatica a raggiungere i vertici emotivi e narrativi toccati dalla prima. Quest’ultima ha potuto contare su una sceneggiatura più generosa, capace di offrire spazio e respiro all’approfondimento psicologico dei personaggi, favorendo così una connessione emotiva più profonda con lo spettatore.

Per sapere cosa è accaduto realmente nel teatro di Seattle in una notte buia e tempestosa non ci resta che aspettare l’arrivo della terza stagione, la cui produzione dovrebbe iniziare nel giugno 2025 . Considerando i tempi di produzione delle stagioni precedenti, è plausibile ipotizzare che la nuova stagione possa essere rilasciata tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027. 


Se volete recuperare le nostre recensioni sulle altre puntate di questa seconda stagione potete trovarle ai seguenti link:

  • “The Last of Us S2 ep: 1” (Link)
  • “The Last of Us S2 ep: 2”(Link)
  • “The Last of Us S2 ep: 3” (Link)
  • “The Last of Us S2 ep: 4” (Link)
  • “The Last of Us S2 ep: 5” (Link)
  • “The Last of Us S2 ep: 6” (Link)
The Last of Us S2 ep.7 – Convergenza

The Last of Us S2 ep.7 – Convergenza

Paese: USA
Anno: 2023 - In produzione
Stagioni: 2
Episodi: 9
Durata: 42-78 min (episodio)
Creatori: Craig Mazin, Neil Druckmann
Soggetto: The Last of Us e The Last of Us Part II di Naughty Dog
Sceneggiatura: Craig Mazin, Neil Druckmann, Halley Gross
Interpreti e personaggi principali:
Pedro Pascal: Joel Miller
Bella Ramsey: Ellie Williams
Kaitlyn Dever: Abigail "Abby" Anderson
Doppiatori italiani:
Lorenzo Scattorin: Joel Miller
Arianna Vignoli: Ellie Williams
Abigail "Abby" Anderson:
Voto:

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Mr. Rabbit

Stanco dal 1973. Ma cos'è un Nerd se non un'infanzia perseverante? Amante dei supereroi sin dall'Editoriale Corno, accumula da anni comics in lingua originale e ne è lettore avido. Quando non gioca la Roma

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