The Last of Us S2 ep.4 – Seattle: Giorno Uno

Prosegue il nostro viaggio nella seconda stagione di “The Last of Us“, con il quarto episodio dal titolo “Day One“. Un titolo che potremmo tranquillamente sostituire con “Brand New Day” perché ci troviamo letteralmente all’alba di un nuovo inizio per questa incredibile serie tv. Gli eventi degli scorsi episodi hanno mutato radicalmente lo status quo dello show ed ora il conflitto sembra allargarsi. Queste sono le nostre impressioni sul quarto episodio della seconda stagione di “The Last of Us”.

recensione the last of us 2 ep 4

Un nuovo inizio

Il quarto episodio della seconda stagione di “The Last of Us si intitola “Day One“, ma potremmo tranquillamente ribattezzarlo con un più evocativo “Brand New Day”, ovvero “Un nuovo inizio”. Se avete seguito fin qui il nostro percorso attraverso questa seconda stagione, saprete che lo avevamo anticipato: i drammatici eventi del secondo episodio avrebbero cambiato radicalmente le carte in tavola. “The Last of Us si sta trasformando, lasciandosi alle spalle il registro a cui eravamo abituati per abbracciare qualcosa di decisamente diverso.

Dopo la scorsa puntata interlocutoria che è servita per elaborare quanto accaduto nelle puntate precedenti, ci troviamo di fronte l’alba di un nuovo inizio. Questa quarta puntata getta parecchia carne al fuoco, introducendo nuove dinamiche nella relazione tra Ellie (Bella Ramsey) e Dina (Isabela Merced) e estendendo il conflitto a qualcosa di molto più vasto, che va ben oltre la semplice lotta per la sopravvivenza contro gli infetti. Di certo, ci sentiamo di dire che i toni introspettivi che hanno caratterizzato la meravigliosa prima stagione di questo show sono lontani.

Tra Lupi e Iene non corre buon sangue

the last of us ep 4

La regia di questo episodio, ancora una volta scritto da Craig Mazin, è affidata a Kate Herron, al suo debutto dietro la macchina da presa per “The Last of Us. Herron è già nota al grande pubblico per aver diretto l’intera prima stagione di “Loki, serie di Marvel Studios di discreto successo. Per quel lavoro, la talentuosa regista britannica ha ricevuto il prestigioso premio Hugo nella categoria “Miglior rappresentazione drammatica”.

Nello scorso episodio abbiamo visto le due ragazze, spinte dal desiderio di vendetta, abbandonare la sicurezza della comunità di Jackson per mettersi sulle tracce di Abby (Kaitlyn Dever), leader di una fazione appartenente al “WLF – Washington Liberation Front, conosciuta anche con il nome di “Lupi”. La narrazione riprende con il loro arrivo a Seattle, dove questa organizzazione paramilitare sembra aver instaurato un controllo quasi totale sulla città situata nel cuore dello stato di Washington. Il WLF non è solo impegnato nel contenere la minaccia degli infetti ancora molto presenti sul territorio, ma deve anche fronteggiare le “Iene”, un avversario altrettanto pericoloso.

Le “Iene” (o anche “Serafiti” come vengono chiamati nel videogioco di Naughty Dog) sono una setta religiosa estremista che si contende con la violenza il dominio su Seattle. Il conflitto tra “Lupi” e “Iene” è feroce, brutale e rappresenta al meglio il degrado morale cui è spinta l’umanità in condizioni di precarietà estrema. Il punto di vista che ci viene mostrato è quello del Washington Liberation Front attraverso il personaggio di Isaac Dixon (intepretato da Jeffrey Wright).

Isaac è un ex soldato della FEDRA che ha abbandonato le armi del regime per unirsi al popolo. Leader risoluto e inflessibile, lo vediamo infliggere una brutale tortura a un prigioniero delle “Iene” nel tentativo di ottenere informazioni cruciali che potrebbero spostare l’ago della bilancia del conflitto.

La sua figura incarna perfettamente le ambiguità morali di un mondo dove giusto e sbagliato non sono più così facilmente distinguibili. Crediamo che Isaac potrà avere un ruolo fondamentale per il proseguo della storia.

Seattle, cuore della speranza (perduta)

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La Seattle che ci viene mostrata in questo episodio è una città sventrata, che è collassata su se stessa quando l’epidemia di cordyceps è diventata incontrollabile. Ciò che rimane della Città di Smeraldo è un’ombra sfocata dei tempi passati, quando i suoi abitanti coltivavano ancora speranze per il futuro: vediamo le bandiere arcobaleno ormai sbiadite e sfilacciate, un vecchio negozio di strumenti musicali che evoca il suo passato come cuore pulsante della scena musicale e un teatro ormai in rovina, simbolo di un ruolo culturale che un tempo definiva Seattle come una città viva e vibrante.

È proprio questo teatro che diventerà una location che avrà un ruolo centrale nella storia. All’interno del teatro, infatti, si rifugeranno Ellie e Dina. Qui le due ragazze avranno la possibilità di sviluppare il loro rapporto.

Il rapporto tra Ellie e Dina ad una svolta decisiva

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In questo episodio, il legame tra Ellie e Dina arriva ad una svolta decisiva. Senza svelarvi troppo, possiamo dire che si tratta di un capitolo cruciale sotto questo punto di vista. Dopo una sequenza action carica di tensione, per le due ragazze arriva il momento delle confessioni. Ellie rivela a Dina di essere immune al virus del cordyceps, mentre Dina svela qualcosa che rafforza profondamente il loro rapporto, trasformandolo in una vera e propria relazione sentimentale. Questo segna un cambiamento radicale nel loro status quo, gettando le basi per un equilibrio fragile che sarà alla base dell’intera seconda stagione di “The Last of Us.

Infine, registriamo il ritorno delle sequenze action. Sebbene il fulcro della narrazione è concentrato sul rapporto tra Ellie e Dina e sul conflitto tra i “Lupi” e le “Iene”, tornano a grande richiesta gli infetti. Una sequenza particolarmente intensa e carica di tensione ci trasporta nelle rovine di quella che un tempo era la metropolitana cittadina, offrendo un’atmosfera decisamente horror, adrenalinica e inquietante. Questo conferma senza ombra di dubbio quelle che sono state le nostre impressioni iniziali su questa seconda season: la seconda stagione di “The Last of Us sposta il tono verso sentieri narrativi più tradizionali, rispetto alla profondità introspettiva e alla complessità emotiva della prima stagione.

Una perfetta miscela di horror e sentimenti

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Una perfetta miscela di horror e sentimenti. Questa è la ricetta con la quale Craig Mazin e Kate Herron hanno “cucinato” questa quarta puntata. Dopo la oramai iconica seconda puntata dove “tutto è cambiato”, questo episodio è, a nostro avviso, il migliore di questa stagione. Se pensavate che l’interesse potesse scemare dopo i cambiamenti radicali avvenuti nelle puntate precedenti, allora vi sbagliate di grosso. Il quarto episodio della seconda stagione di “The Last of Us” segna un nuovo punto di svolta, fungendo da “Day One” ideale per ogni spettatore che si avvicina alla serie per la prima volta.

The Last of Us S2 ep: 4 è in streaming su Sky Atlantic e Now TV a partire dal 5 maggio.


Se volete recuperare le nostre recensioni sulle altre puntate di questa seconda stagione potete trovarle ai seguenti link:

  • “The Last of Us S2 ep: 1” (Link)
  • “The Last of Us S2 ep: 2”(Link)
  • “The Last of US S2 ep:3” (Link)
The Last of Us S2 ep.4 - Seattle: Giorno Uno

The Last of Us S2 ep.4 - Seattle: Giorno Uno

Paese: USA
Anno: 2023 - In produzione
Stagioni: 2
Episodi: 9
Durata: 42-78 min (episodio)
Creatori: Craig Mazin, Neil Druckmann
Soggetto: The Last of Us e The Last of Us Part II di Naughty Dog
Sceneggiatura: Craig Mazin, Neil Druckmann, Halley Gross
Interpreti e personaggi principali:
Pedro Pascal: Joel Miller
Bella Ramsey: Ellie Williams
Kaitlyn Dever: Abigail "Abby" Anderson
Doppiatori italiani:
Lorenzo Scattorin: Joel Miller
Arianna Vignoli: Ellie Williams
Abigail "Abby" Anderson:
Voto:

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Mr. Rabbit

Stanco dal 1973. Ma cos'è un Nerd se non un'infanzia perseverante? Amante dei supereroi sin dall'Editoriale Corno, accumula da anni comics in lingua originale e ne è lettore avido. Quando non gioca la Roma

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