The Last of Us – Il fine è il viaggio, non la meta

È finalmente arrivato sui nostri schermi l’adattamento televisivo del capolavoro di Naughty Dog. Queste sono le nostre impressioni dopo aver visto la prima puntata di “The Last of Us“.

recensione the last of us

 

L’attesa è finita. “The Last of Us” giunge sui nostri schermi per tutti gli abbonati a Sky e Now TV. Una delle serie più attese del 2023 debutta con una prima puntata dalla lunghezza extra large di 85 minuti, un vero e proprio lungometraggio che è stato trasmesso in contemporanea alla messa in onda in streaming su HBO negli Stati Uniti.

La serie è una co-produzione di Sony Picture Television con Carolyn Strauss, Evan Wells, Asad Qizilbash, Carter Swan, e Rose Lam come produttori esecutivi. Coinvolti nella produzione troviamo anche Playstation Productions, Word Games, The Mighty Mint e Naughty Dog. a fronte di un investimento di oltre 100 milioni di dollari.

Creatori dell’adattamento cinematografico del videogioco capolavoro di Naughty Dog  troviamo Craig Mazin (che è anche di regista della serie, dopo il successo ottenuto da sceneggiatore per “Chernobyl“, lo show live action che racconta uno degli eventi più disastrosi della storia contemporanea ) e Neil Druckmann, israeliano naturalizzato americano, sviluppatore di videogiochi (In Naughty Dog su “Uncharted: Drake Fortune’s” e “Uncharted 2: Il covo dei ladri“), sceneggiatore, nerd e direttore creativo (sempre in Naughty Dog, su “Uncharted 4: Fine di un Ladro” e infine su “The Last of Us“).

Per capire il marchio indelebile che ha lasciato “The Last of Us” nell’intrattenimento videoludico, vi basti pensare che questo videogioco è uscito nel 2013 per Playstation 3, divenendo per questa macchina la forma più elevata che si sia mai vista in termini di grafica, storia e giocabilità oltre ad una sorta di canto del cigno, in quanto la nuova generazione di console Sony (rappresentata a qual tempo dalla Playstation 4) era alle porte. “The Last of Us” è un action-adventure ambientato in una America distopica dove un’epidemia generata da un fungo mutato dal nome “Cordyceps” ha trasformato gran parte degli esseri umani in creature aggressive e assetate di sangue. Nella storia seguiamo il viaggio di Joel Miller (un contrabbandiere che ha perso la propria figlia Sarah durante la fuga dal centro di Austin assediato dalle creature infette dal virus), la cui missione è consegnare alle “Luci” (una milizia ribelle che si oppone alle autorità militari) una quattordicenne di nome Ellie che sembra essere immune al contagio. Ellie diventa merce di scambio preziosa in quanto, a causa della sua immunità, rappresenta l’unica speranza rimasta all’umanità per la creazione di un vaccino che possa debellare l’epidemia.

A decretare il successo lungo 3 generazioni di console del videogioco è stata la profondità della storia, oltre al gameplay a metà strada tra l’action e il survival e la grafica fotorealistica. La storia di “The Last of Us” unisce il meglio del capolavoro distopico e post-apocalittico di “Io sono Leggenda” di Richard Matheson con l’approfondimento della psicologia dei personaggi e del loro rapporto che, per spessore e coinvolgimento emotivo, ricorda un altro capolavoro della letteratura contemporanea: “La Strada” di Cormac McCarthy. E’ la cura dei dettagli, mai vista prima in un videogame, che ha elevato “The Last of Us” ad uno dei migliori videogiochi di tutti i tempi, arrivando ad accaparrarsi 256 premi (tra i quali 4 Bafta Game Awards e 10 DICE Awards). Persino la Writers Guild of America lo ha premiato per “gli straordinari risultati in termini di narrazione videoludica“. Solo il suo sequelThe Last of Us parte 2” è riuscito a fare di meglio con oltre 330 premi.

Con queste premesse, con la regia di Craig Mazin e il coinvolgimento diretto di Neil Druckmann e di Naughty Dog è lecito avere grandi aspettative sulla resa della serie TV.  Sappiamo già che l’opera di Mazin e Druckmann coprirà il primo capitolo della controparte videoludica e l’espansione dal titolo “Left Behind” che approfondisce il passato di Ellie.

Il primo episodio di “The Last of Us” inizia con due scienziati che argomentano all’interno di un talk show televisivo sulle possibile forme di epidemia che potrebbero svilupparsi sulla Terra. Siamo nel 1968 e l’ammonimento dei due eruditi è relativo all’infezione che si potrebbe generare da alcune specie di funghi che, come parassiti, sono in grado di riprodursi manipolando il comportamento del suo ospite.

Angolo dell’approfondimento culturale: Il comportamento descritto dagli scienziati nella serie TV ha una base scientifica di verità secondo le reali ricerche che hanno dimostrato come un particolare fungo (l’Ophiocordiceps unilateralis) sarebbe in grado di nutrirsi dei tessuti vitali (cervello compreso) delle formiche che ne vengono a contatto. Il parassita tiene in vita il suo ospite “trasformandolo” in uno zombie al suo servizio. Se volete approfondire allora Google è vostro amico.

Secondo i due scienziati il fattore che impedisce il diffondersi di una siffatta epidemia tra gli esseri umani è la temperatura media della Terra, troppo bassa per garantire la sopravvivenza dei funghi. Ma cosa accadrebbe se il globo terrestre si riscaldasse ?

A questo punto lo show fa un balzo temporale di 35 anni. Siamo nel 2003, il riscaldamento globale è divenuto una questione maledettamente attuale e le previsioni catastrofiche che hanno introdotto lo show sono diventate realtà. Siamo ad Austin, nel Texas, e facciamo la conoscenza di Joel Miller (interpretato da Pedro Pascal) e di sua figlia Sarah (interpretata da Nico Parker). L’epidemia comincia a diffondersi in maniera repentina e assistiamo ai primi tumulti scatenati dalle persone infette. Il livello di tensione sale subito alle stelle: Joel e Sarah sono costrette a fuggire da Austin grazie al supporto di Tommy (il fratello di Joel interpretato da Gabriel Luna). La sequenza della fuga in macchina è una riproduzione fedele nei minimi dettagli, inquadrature comprese, della sequenza che introduce il videogame di Naughty Dog. Una sequenza che ci porta dritti alla prima vera pugnalata al cuore che questa storia ci assesta.

Altro balzo temporale di 20 anni e siamo a Boston nel 2023. L’umanità è quasi del tutto sterminata. Sopravvivono sparute sacche di resistenza all’interno di zone di quarantena, aree sottoposte a sorveglianza militare dei federali dove vige la corte marziale. I territori esterni alle zone di quarantena (le zone di contaminazione) sono stati bombardati per cercare di sradicare gli infetti, ma questa azione non è stato risolutiva. Ritroviamo Joel, la cui vita non è più la stessa dopo la drammatica notte di Austin del 2003, che lavora al servizio della comunità mentre cerca un modo di abbandonare la zona di quarantena per andare alla ricerca del fratello Tommy che ha fatto perdere le sue tracce. Ai militari si contrappongono, con gli stessi metodi violenti, un movimento ribelle denominato “Luci” le cui speranze sono riposte in una bambina di quattordici anni di nome Ellie (interpretata da Bella Ramsey) e tenuta in quarantena come il più prezioso dei tesori. L’accordo che le Luci propongono a Joel è quello di supportare quest’ultimo nella ricerca del fratello a patto di portare sana e salva Ellie in un avamposto dell’organizzazione clandestina. Qui termina la prima puntata di “The Last of Us” ma inizia un lungo viaggio che porterà i due protagonisti a superare i propri limiti e fidarsi l’una dell’altro.

Pedro Pascal, dopo il grande successo di “The Mandalorian” si conferma attore maturo e carismatico. Al di là della somiglianza fisica con la sua controparte digitale, l’attore americano sembra essere perfettamente a fuoco nel ruolo di Joel. E’ lui infatti a rubare la scena, grazie sopratutto al minutaggio che gli viene dedicato in questa prima puntata. La somiglianza di Bella Ramsey alla Ellie di Naughty Dog è semplicemente incredibile. L’attrice britannica ,già apprezzata in “The Game of Thrones” (nel ruolo di Lady Lyanna Mormont) e in “His Dark Materials“, compare nella seconda parte dell’episodio, pertanto abbiamo solo un piccolo assaggio delle sue capacità attoriali calate in un personaggio così complesso. Ellie è una bambina ribelle che porta nel suo corpo i segni del contagio senza manifestare i devastanti effetti. Per questo motivo è destinata a suscitare nel prossimo sentimenti di sfiducia e di paura. Da questa posizione di svantaggio Ellie sorgono le fondamenta del rapporto tra Joel e la ragazza che, tra le mille spigolosità caratteriali dei due e il contesto catastrofico in cui è inserito, rappresenta il più genuino dei rapporti padre-figlia.

Regia e fotografia vanno a braccetto regalandoci una versione di “The Last of Us” estremamente fedele all’opera videoludica di Naughty Dog e questo è sicuramente un bene vista l’altissima qualità del materiale di partenza. Le panoramiche della sulla zona di contaminazione devastata è incredibilmente fedele al materiale originale tanto che sembra di essere con il pad ben saldo tra le mani.

La colonna sonora è affidata a Gustavo Santaolalla, compositore argentino due volte premio Oscar per la migliore colonna sonora (“I segreti di Brokeback Mountain” e “Babel“). E anche colui che ha curato le musiche della versione videoludica di “The Last of Us“, donando armonia alla storia. Le musiche di Sataolalla non enfatizzano i momenti action (che in un videogame sono ovviamente numerosi) ma accompagnano, come una carezza, l’andamento della storia. Per sgomberare il campo da equivoci, “The Last of Us” non è una riedizione di “The Walking Dead” ma una storia di formazione dove non esiste il buono e il cattivo e dove l’unica cosa che conta sono le persone e la loro umanità.

Il primo episodio di “The Last of Us” è promosso a pieni voti. La sensazione che ci ha suscitato è stata quella che si genera quando si è di fronte ad un capolavoro. “The Last of Us” rischia di diventare la cosa migliore che vedremo in TV in questo 2023. L’aspettativa per le prossime 8 puntate (trasmesse con cadenza settimanale e della durata che dovrebbe variare tra i 60 e gli 80 minuti) e di vedere un prodotto alleggerito della componente action (che funziona magistralmente nel videogioco) per preferire l’aspetto narrativo in tutta la sua disumana umanità.

Non vediamo l’ora di vedere i prossimi episodi di “The Last of Us“. Il lunedì, crediamo, diventerà un giorno meno triste.

Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate di questa prima puntata di “The Last of Us“!

 

 

 

 

The Last of Us

The Last of Us

Anno: 2023
Paese: USA
Stagioni: 1
Episodi: 9
Durata: 46-81 min (episodio)
Ideatore: Craig Mazin, Neil Druckmann
Casa di produzione: Sony Pictures Television, PlayStation Productions, Naughty Dog, The Mighty Mint, Word Games
Interpreti e personaggi: Pedro Pascal: Joel Miller
Bella Ramsey: Ellie Williams
Dove vederla: Sky Atlantic Italia
Voto:

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Mr. Rabbit

Stanco dal 1973. Ma cos'è un Nerd se non un'infanzia perseverante? Amante dei supereroi sin dall'Editoriale Corno, accumula da anni comics in lingua originale e ne è lettore avido. Quando non gioca la Roma

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