Spriggan – La recensione del primo cofanetto

Andiamo a scoprire insieme il primo box dedicato alla nuova edizione di Spriggan, storico manga realizzato da Hiroshi Takashige e Ryōji Minagawa pubblicato in Italia da Planet Manga

recensione spriggan cofanetto 1

Dice l’antico proverbio: meglio tardi che mai! Alla luce dell’imminente uscita del secondo cofanetto dedicato a Spriggan, manga scritto da Hiroshi Takashige e disegnato Ryoji Minagawa, disponibile da questa settimana, vi diciamo la nostra sul primo box uscito qualche tempo fa.

I maligni (ovvero i colleghi redattori) mi tacceranno di inerzia e pigrizia. In realtà il mio diabolico piano serve per convincere (o per far desistere) i nostri cari lettori dal voler cominciare o meno questa nuova collezione.

spriggan cofanetto 1

Ma non facciamo troppi passi in avanti e partiamo da un po’ di storia. Spriggan viene realizzato dal duo di mangaka poco più sopra citati in un periodo intercorrente tra il mese di febbraio del 1989 e quello del 1996, una serializzazione durata quindi 7 anni sulle pagine di Weekly Shonen Sunday (solo per l’annata ’89) e di Shonen Sunday Super, riviste pubblicate in terra nipponica dallo storico editore Shogakukan, per un totale di undici volumi.

L’opera giunse anche da noi nell’epoca preistorica dei primi manga distribuiti in Italia, venendo pubblicata dal 1994 dalla ormai defunta Granata Press, salvo brusca interruzione avvenuta dopo qualche tempo, e poi riproposta ad inizio ventunesimo secolo dalla Planet Manga.

Proprio l’etichetta di casa Panini propone in una nuova veste, riveduta e aggiornata, sebbene fedele nello stile all’edizione anni 2000, quest’opera, che, facendo mea culpa, non conoscevo approfonditamente. Si tratta difatti di un manga che ha sì lasciato la propria impronta sulla storia del fumetto giapponese, ma che è rimasto un po’ indietro rispetto ad altre produzioni dell’epoca che invece raggiunsero un successo planetario.

Prima di addentrarci nell’opera vera e propria, vorrei soffermarmi sull’edizione uscita in cofanetto, che contiene i primi quattro volumi del manga. Per chi non apprezza questo formato vi anticipo che, comunque, la serie è stata riproposta anche in volumi singoli.

Il box si presenta con un cartoncino abbastanza solido, di qualità senz’altro resistente, che permette di estrarre e riporre i volumi con una certa facilità (sebbene a volte bisogna un po’ litigarci). Partendo dalle costine dei 4 numeri presenti all’interno del box, sono molto minimal, ma comunque in linea con quelle che sono le tematiche dell’opera. Molto più interessanti invece le altre facciate che compongono il cofanetto.

cofanetto spriggan costina

Cominciando da quelle alla  sinistra delle costine, troveremo la raffigurazione dei uno dei personaggi principali dell’opera, in questo caso Yu Ominae, con alcune rappresentazioni delle storie che verranno raccontate all’interno dei volumi del box. Dall’altra parte invece un’immagine riferita ad uno degli oggetti che fanno da sfondo all’opera, con una breve didascalia.

Sia la facciata “di chiusura” che quella sopra i volumi, poi, hanno una prima illustrazione che, unita ai restanti due cofanetti, compongono un mosaico ben strutturato e congegnato. Di sicuro apprezzabile il fatto che si possano mettere i box sia in verticale che in orizzontale, consentendo di inserirli a seconda delle esigenze nei limitati spazi delle nostre librerie.

spriggan planet manga

All’interno del cofanetto troviamo, infine, delle cartoline da collezione, piccoli omaggi che premiano i lettori che scelgono di optare per l’edizione in box.

Fatta una rapida disamina del contenuto editoriale andiamo a vedere più in dettaglio la trama dell’opera, i suoi punti di forza e le sue debolezze.

La storia ruota principalmente attorno alla figura del già citato Yu Ominae, di professione Spriggan per conto della organizzazione A.R.C.A.M., la quale arruola i più forti combattenti/guerrieri/soldati del pianeta, potenziandoli doverosamente con la propria tecnologia, affinché possano vegliare sugli antichi reperti del passato, in realtà cimeli di potenti ed avanzati popoli dell’antichità soggiogati dalle loro stesse creazioni. Ovviamente non mancheranno le organizzazioni nemiche di turno che vorranno impadronirsi degli ambiti reperti, nonché la rivelazione di numerosi misteri che si sono succeduti nel tempo.

Inizialmente l’opera parte con un ritmo abbastanza blando in cui, attraverso diversi episodi autoconclusivi, gli autori ci permettono di entrare nel mondo di Spriggan e di far la conoscenza di tutte le parti che si avvicenderanno nel corso dell’opera. Delle varie storie che ho potuto scoprire nel corso della lettura ritengo senz’altro più interessanti quelle intitolate Berseker, che vedrà l’A.R.C.A.M. dover fare i contri con una terribile macchina da guerra meccanica, e L’Arca di Noè, dove uno dei racconti biblici per eccellenza viene presentato in una versione decisamente differente da quella che noi conosciamo.

spriggan 1 interni

Altre parti del volume invece soffrono un po’ la loro età e risultano abbastanza scontate e persino di difficile lettura. Ma va detto che, armandoci di una piccola dose di pazienza, già dal volume 4, ossia l’ultimo che compone il box, si cominciano a intravedere primi spunti di una macro trama più ampia, che sicuramente potranno rendere maggiormente avvincente il corso dell’opera.

A far da sfondo al manga è un’ambientazione moderna ma comunque futuristica, in cui vengono intervallate sezioni che si svolgono in tipici luoghi della vita di tutti i giorni (su tutti la scuola frequentata da Yu) ad altri dal sapore prettamente cyberpunk e sci-fi, naturalmente figli del filone inaugurato qualche anno prima e culminato con l’uscita del capolavoro per eccellenza del cinema animato giapponese, ossia Akira. E non è certo un caso che la trasposizione filmica del manga datata 1999 sia stata affidata anche alle mani di Katsuhiro Otomo, mente creativa dietro il successo di Akira nel mondo giapponese e, soprattutto, occidentale.

Tirando le somme, l’opera merita sicuramente più di una chance, ponendosi comunque come un manga con molta azione, combattimenti ben strutturati e una trama per nulla banale. Il protagonista ed i vari personaggi principali/secondari sono apparentemente intrisi dei cliché e degli stilemi tanti cari in quell’epoca (atteggiamento da spaccone, ammiccamenti a presunti e mai confermati interessi amorosi, cattivoni armati fino ai denti), ma gli stessi poi vengono presentati anche abbastanza in profondità, cosa non troppo scontata in quegli anni. Lo stile grafico è, ovviamente, ormai invecchiato per i nostri tempi ma comunque godibile, almeno che non siate proprio alla primissima opera letta nella vostra vita. Anche le tematiche risultano quantomeno allineate ai nostri tempi dato che vengono toccati temi come la difesa dell’ambiente e l’importanza della storia, mentre altri hanno per forza di cosa un legame più vicino agli anni ottanta e novanta (denuclearizzazione, conflitti bellici ecc.).

Se dopo questa mia lunga filippica sono riuscito a convincervi, potete già acquistare il primo box di Spriggan ed avere nelle mani, a breve distanza, il secondo cofanetto dedicato all’opera. Se invece così non fosse, potete unirvi al manipolo di redattori che mi ricerca con forche e fiaccole.

Spriggan – Cofanetto NN. 1/4

Spriggan – Cofanetto NN. 1/4

Contiene: Spriggan nn.1-4
Autori: Hiroshi Takashige, Ryouji Minagawa
Formato: 13X18; Brossurato + sovracover; 240 pagine in bianco e nero cad.
Editore: Planet Manga
Prezzo: € 30,00
Dove trovarlo: Fumetteria, store online
Voto:

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BorgoNerd

Nerd convinto dal 1989, amante del mondo geek a 360° gradi, redattore per passione, fervente fedele del Super Nintendo e di One Piece.

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