Nightwing, vol. 6 – Rivolta Infernale

Dopo aver trasferito il quartier generale della squadra a Blüdhaven, Nightwing e i Titans devono sistemare le ultime questioni relative alla sconfitta di Blockbuster. Dovranno addirittura arrivare negli inferi: tutto, come sempre, pur di salvare anche una sola vita innocente. Il nuovo volume edito da Panini Comics raccoglie i capitoli ##101-105 della serie scritta da Tom Taylor ed apre le porte al gran finale di questa gestione con un numero da leggere… attraverso gli occhi del protagonista.

 

copertina recensione nightwing 6

È l’alba di una nuova era in casa DC Comics. Il rilancio editoriale denominato per l’appuntoDawn of DC, ha momentaneamente messo da parte la Justice League e posto al centro dell’universo e – di conseguenza – a protezione della Terra il gruppo che solo sulla carta ne era il successore designato ma che, con il passare degli anni, è stato in grado di scrivere una propria Storia: i Titans.

Dopo aver aiutato il loro leader Nightwing in diverse occasioni, con presenze singole e di squadra, nel corso delle sue avventure “in proprio” a Blüdhaven, i Titani si sono trasferiti nella stessa città portuale per difenderla ed operare da lì nel loro nuovo quartier generale (al momento in costruzione e finanziato proprio da Dick Grayson, grazie all’eredità di Alfred). La prima, importante azione dei Titans è stata quella di aiutare Nightwing, Oracle e Bitewing a sconfiggere Blockbuster, il criminale che teneva in pugno la città e con il quale il leader del gruppo si è scontrato anche in abiti civili. Ve ne avevamo parlato in questa recensione e, proprio da quegli eventi conclusisi nello speciale numero #100, inizia il nuovo arco narrativo della serie regolare di “Nightwing”, riproposto come di consueto da Panini Comics in un volume brossurato.

Assumersi delle responsabilità comporta dover affrontare le conseguenze delle proprie azioni e delle proprie scelte, a maggior ragione se queste coinvolgono altre persone. Con le responsabilità, il Nightwing della gestione Tom Taylor ha imparato a conviverci fin dal primo numero quando ha deciso di spostarsi stabilmente a Blüdhaven, prenderla sotto la propria protezione e renderla un posto migliore anche in abiti civili, come Dick Grayson. Anche la sfera personale viene inglobata, dunque, in queste scelte: una relazione stabile con Barbara Gordon e l’adozione della cagnolina Hailey hanno messo in evidenza un aspetto fondante e fondamentale dell’ex Ragazzo Meraviglia, il suo cuore.

Più in generale, il suo altruismo, la sua lealtà e la sua bontà d’animo, sempre raccontati con cura e genuinità da Tom Taylor, sono state le fondamenta della gestione dello sceneggiatore australiano e dopo la (prima) resa dei conti con il (primo) nemico della sua gestione, quel Blockbuster che ha affrontato sia Nightwing che Dick Grayson, il Nostro è pronto a ripartire per una nuova fase della sua vita, senza rinunciare mai a quei princìpi che l’hanno reso l’eroe che è.

Si riparte dunque da Blüdhaven, dove i Titani opereranno ufficialmente dal nuovo quartier generale in costruzione, che sarà interessata da un progetto di riqualificazione vòlto a sistemare i danni materiali dello scontro con Blockbuster e quelli sociali dovuti ad anni di corruzione e strette della malavita. Tutto bello e tutto giusto, senonché c’è un’ultima vita da portare (definitivamente) in salvo: la piccola Olivia, figlia novenne proprio di Blockbuster, la cui anima è stata venduta tempo prima dal boss mafioso al demone Neron.

L’arco narrativo principale di questo volume e che, per estensione, dà il titolo all’edizione italiana di Panini Comics riguarda proprio gli avvenimenti che seguono lo scontro e la sconfitta di Blockbuster: per salvare l’anima della piccola Olivia, i Titani sono costretti ad affrontare Neron (creato da Mark Waid ed Howard Porter nel 1995), il signore degli Inferi. Soprattutto dopo che grazie ad un alleato come Grinning Man, un mutaforma dal sorriso smagliante, inscena la morte del re di Vlatava, il cui cadavere viene trovato sotto le macerie della Titans Academy esponendo i Titans ad una situazione diplomatica molto tesa.

La messa in scena serve a dare il la alle macchinazioni di Neron che, mettendo i Titans alle corde, potrebbe facilmente reclamare l’anima di Olivia – che le apparterrebbe dall’accordo con Blockbuster – pur di salvarli. Ma gli eroi dal cuore grande come Nightwing non possono scendere a compromessi: le colpe e la sete di potere dei padri non possono certo ricadere sui figli, a maggior ragione se questi sono ignari ed innocenti. Si tratta di responsabilità, verso tutti gli indifesi: anche se è la vita di una sola persona, è compito degli eroi scendere – letteralmente – all’inferno pur di salvarla.

Il nuovo arco narrativo imbastito da Tom Taylor, dunque, cambia completamente il setting della serie a cui eravamo abituati: pur distribuendo gli eventi sia a Blüdhaven che negli inferi, siamo di fronte ad una situazione tutta nuova per Nightwing (personaggio e serie). Il leader dei Titani deve lasciare la sua comfort zone per riuscire a salvare Olivia, deve affrontare faccia a faccia un demone e non cadere nelle sue trappole affinché tutti gli sforzi adoperati contro Blockbuster non risultino vani. Si abbandonano le atmosfere street/urban per entrare in una dimensione più magica ed esoterica, permettendo anche al resto del gruppo di trovare il proprio spazio. Come potete ben immaginare, infatti, un ruolo fondamentale sarà svolto da Raven che protegge Blüdhaven dagli attacchi magici di Neron e prende a cuore la questione di Olivia, poiché anch’essa ha dovuto sopportare e soffrire il retaggio del genitore, il demone Trigon.

Rivolta Infernale, dunque, assume i connotati di un arco all’apparenza straniante e di passaggio (addirittura con qualche azzardo, poi ottimamente ridimensionato come quello dedicato a Superwing) eppure funzionale alla macro-trama di Taylor per due motivi principali: il primo riguarda la risoluzione del patto tra Blockbuster e Neron intravisto nel volume precedente; il secondo, con l’incidente inscenato dall’antagonista di turno e la battaglia contro di esso, serve da backdoor plot per la nuova serie dedicati proprio ai Titani che dovranno affrontare minacce magiche ed Amanda Waller, giunta sul luogo del delitto. Questa serie arriverà a breve in Italia, sempre grazie a Panini Comics, e vedrà sempre Tom Taylor alla sceneggiatura. Anche dal punto di vista grafico, a differenza di altre occasioni, si sente meno la mancanza di Bruno Redondo, il disegnatore titolare della serie: per questo arco narrativo si sono alternati Travis Moore e Vasco Georgiev con un stile meno pop e plastico rispetto al tratto del loro collega ma più austero ed asciutto. È la tonalità dei colori, molto accesa come la temperatura degli Inferi, scelta da Adriano Lucas a conferire omogeneità a tutto l’arco narrativo.

 

Nei numeri originali ##101-104, ad accompagnare la serie regolare era presenta una breve storia di appendice che, nell’edizione italiana, Panini Comics ha riproposto in fondo al volume integralmente: la sceneggiatrice C.S. Pacat ed i disegnatori Eduardo Pansica e Daniel HDR raccontano una lezione/missione di Nightwing e Superman/Jon Kent. L’amicizia e il rapporto mentore-allievo è attivo già da tempo, da quando Superman/Clark Kent affidò a Dick suo figlio prima di partire per Mondoguerra e viene qui sviscerato in un racconto che porta Nightwing ad affrontare i demoni del proprio passato. I due ragazzi sono impegnati in una missione di salvataggio in un circo, dove dei trapezisti (mamma e figlioletto) sono vittime di un sabotaggio che solo il pronto intervento degli eroi riesce ad evitare di trasformarsi in tragedia. Mentre Jon è interessato alle tecniche investigative per rintracciare il colpevole, Dick si trova a dover rivivere vecchi ricordi in una vicenda che si rivelerà essere analoga ma “antiparallela” alla propria. Ancora una volta, è il cuore dell’eroe (anzi, degli eroi) a prevalere.

Il volume si arricchisce di un ultimo capitolo, il numero #105 della serie originale, che Panini Comics piazza come intermezzo ma che ho deciso di affrontare per ultimo… come il dessert di un (fino ad ora) buon pranzo.

Non si può nascondere – chi vi scrive, anche perdendo un po’ di oggettività non riesce proprio ad evitare di farlo – che Nightwing non abbia il coraggio di sperimentare un po’, di azzardare quel tanto che basta per strizzare l’occhio al lettore – ovviamente – e dargli quella dose di intrattenimento puro. Ciò passa attraverso le scazzottate muscolari del protagonista, dall’umorismo sempre presente e da una scrittura tutto sommato ben centrata e bilanciata, capace di toccare corde e picchi giusti necessari in una serie regolare del genere. Una buona dose di questi risultati, però, non si possono attribuire all’arte di Bruno Redondo: come spesso messo in evidenza anche in passato, il disegnatore brasiliano si concede tanti virtuosismi grafici che non snaturano affatto la direzione della serie ma, al contrario, ne esaltano le caratteristiche principali. I disegni di Redondo sono plastici, muscolari senza essere massicci, e dinamici: sono parte integrante della sceneggiatura e, in alcuni casi, addirittura la subordinano a loro stessi.

Ecco, il #105 è uno di quei numeri: Redondo e Taylor, forse prendendosi beffe o forse assecondando e lasciandosi ispirare da una delle manie social dello scorso anno, realizzano un intero albo dal POV (point of view) del protagonista. Ci ritroviamo a vivere l’avventura di Nightwing attraverso i suoi occhi, come se lo stessimo interpretando in prima persona in un videogioco. I due autori non sono nuovi a questo tipo di trovate: già il numero #87 fu uno “splash comic”, realizzato come se fosse un’unica sequenza.

In questo caso, l’immedesimazione in Nightwing diventa totale.

nightwing 6

Il canovaccio, pur con il momento pivotale in cui Nightwing affronta dialetticamente Lyle Shelton, alter ego dell’altro big villain della serie, Heartless, è soprattutto ricco di azione: non poteva essere altrimenti, per una scelta così particolare. In coppia con Oracle, Nightwing deve sventare una minaccia biologica su cui l’azienda di Shelton sta speculando. La coppia – di eroi e nella vita – affronta le Double Dare in una missione dai mille ribaltamenti e dal ritmo forsennato, accelerato ancora di più dalla particolarissima scelta stilistica.

La lettura di questo capitolo rimbalza tra un unicum per il comparto grafico ed una mossa che rasenta il fan-service ma che non stona affatto con la direzione generale della serie: il lettore si diverte anche attraverso questi espedienti e la sensazione è che gli autori abbiano fatto lo stesso.

Tenendo però lo sguardo sulla macro-trama, pur assecondando i virtuosismi di Redondo che impreziosisce il tutto con degli easter egg anche per gli appassionati di serie TV, Taylor non rinuncia a preparare il campo per gli sviluppi successivi: siamo entrati nell’ultimo anno della loro gestione e Nightwing dovrà fare i conti con il nemico che ha agito per la maggior parte del tempo nell’ombra. Il suo alter ego, ora, si è frapposto tra Dick e Blüdhaven, rinnovando l’impegno del nostro protagonista sia sul campo di battaglia sia “in borghese”.

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La ricchezza di questo volume, dal parterre di disegnatori coinvolti ai cambi di setting per dare respiro alla solite dinamiche, risolverne alcune e generarne di altre, porta proprio nel numero #105 a dare il via a nuove danze senza dimenticare la caratteristica principale di Nightwing, mostrando ancora una volta la bontà di questa serie, tra le migliori del panorama supereroistico contemporaneo.

Il terreno di gioco è pronto, i personaggi sono schierati, le strategie ancora misteriose: ciò che è certo è che si sta avvicinando lo scontro finale tra Heartless ed un eroe che ha fatto e continua a fare del proprio cuore la sua arma migliore.

Nightwing vol. 6 - Rivolta infernale

Nightwing vol. 6 - Rivolta infernale

Autori: Tom Taylor, Bruno Redondo, C.S. Pacat, Travis Moore, AA.VV.
Formato: 17 x 26, Brossurato, 176 pagine a colori
Dove trovarlo: fumetteria, libreria e shop online
Editore: Panini Comics
Prezzo: € 17,00
Voto:

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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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