L’ultimo capitolo della serie antologica “Love” di Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci pubblicato in Italia da saldaPress è dedicato al più grande dei felini: la Tigre. Elegante, sinuosa, possente ma ogni giorno in lotta per sopravvivere.
L’eleganza felina che incontra la necessità di sopravvivenza. “La Tigre” è l’ultimo volume edito da saldaPress della pluripremiata serie antologica “Love“, del duo creativo Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci. Nella giungla, la tigre del Bengala deve fare ogni giorno i conti con la propria sopravvivenza: non sono importanti solo la stazza, l’abilità nella caccia, la coordinazione dei movimenti ma, soprattutto, l’istinto primitivo e primordiale di sopravvivenza insito negli esseri viventi.
È ciò che ci mostra l’accoppiata vincente Brrémaud-Bertolucci ne La Tigre, quinto volume (primo in ordine di produzione) che saldaPress ha portato nel nostro Paese all’interno della collana Maèstro. Una giornata-tipo, potremmo definirla, quella che la nostra Panthera Tigris Tigris vive all’interno del racconto – rigorosamente muto – sceneggiato da Brrémaud ed illustrato da Bertolucci.
La tigre è assoluta protagonista ma non è sola: tutti gli altri esseri viventi con i quali entra a contatto, che siano potenziali prede o predatori, condividono con essa lo stesso istinto. La giornata-tipo si trasforma in una lotta senza fine alla ricerca del prossimo pasto per vivere un’ora, un giorno in più. La tigre ci viene mostrata nel suo habitat naturale, la giungla che nasconde insidie e pericoli, sfondo di necessità singole che sono motore di un ecosistema più grande.
Silenziosa, nascosta tra i cespugli; vigorosa negli attacchi; stratega nelle ritirate, la tigre della graphic novel è un connubio di eleganza e potenza che vengono realizzate splendidamente da Bertolucci: la plasticità del felino, lo slancio e i ruggiti donano dinamismo ad un racconto in continuo movimento. Ma anche la fatica degli scontri e la stanchezza della fame portano il lettore ad empatizzare con la tigre. Non esistono buoni e cattivi nella lotta per la sopravvivenza: quello della nostra protagonista è un viaggio analogo a quello degli altri animali che incontra sul proprio cammino.
L’animale si muove incontrando (e scontrandosi con) alligatori e pantere, deve tenere alto il livello di concentrazione perché l’imprevisto è dietro l’angolo e rimanere senza cibo troppo a lungo costa fatica e significherebbe avvicinarsi alla morte. Il capitolo su La Tigre conferma quanto l’antologia Love sia una lettura di primissimo livello, capace di immergere il lettore in storie di vita animale quotidiane con la giusta dose di azione ed avventura e riappacificarlo con la Natura stessa.
Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci confezionano l’ennesimo racconto dalle mille sfaccettature: il realismo naturalistico incontra una narrazione a mo’ di documentario che attraversa tutte le varie fasi della giornata per concludersi con un risvolto – a suo modo – poetico. Se il lettore, infatti, grazie ad una sceneggiatura accorta, bilanciata e che riempie con il ritmo il silenzio del racconto e alle tavole immersive riesce ad empatizzare e comprendere le azioni della Tigre protagonista, il racconto tutto ha lo scopo di sensibilizzare proprio il lettore verso la drammatica situazione dell’animale.
La specie è in serio pericolo ed alcune sottospecie sono sulla via dell’estinzione: Love: La Tigre di saldaPress, con una toccante ed esaustiva introduzione del Professor Cesare Avezzani Zaborra, Presidente della Fondazione A.R.C.A. che si occupa della salvaguardia della biodiversità, vuole consapevolizzare i lettori sulla situazione che questo elegante e possente felino sta vivendo nella nostra stessa attualità. A loro, la casa editrice e gli autori va il nostro plauso, consci che con opere così splendide e, grazie alla potenza universale del fumetto, il messaggio sia stato recepito a dovere.