Ironheart – Tecnologia o stregoneria? Riri cerca il proprio equilibrio

Titoli di coda per Ironheart, miniserie Disney+ che racconta le avventure personali di Riri Williams, con lo scontro finale andato in scena tra l'eroina e The Hood

Doc. G
10 Min di lettura
recensione ironheart

Si conclude dopo solo due settimane la miniserie di Ironheart, show televisivo dei Marvel Studios disponibile ora su Disney+ con tutti i sei episodi di cui si compone.

Se la settimana scorsa avevamo analizzato i primi tre episodi, sottolineando il fatto di come la serie meritasse una chance, ora che abbiamo terminato la visione delle puntate finali, possiamo tirare le somme e rispondere alla domanda che molti scettici o delusi dai Marvel Studios di Kevin Feige si staranno facendo: ma Ironheart merita di essere vista oppure no?

Ironheart Marvel Studios

Lo spettacolo con protagonista Riri Williams, interpretata da Dominique Thorne, ha sicuramente diviso il pubblico. C’è chi non l’ha apprezzato per nulla e ha ritenuto Ironheart l’ennesimo prodotto televisivo superfluo, che non ha arricchito l’universo narrativo del MCU.

C’è chi, invece, che come il sottoscritto ritiene che Ironheart abbia tutte le carte in regola per essere un prodotto d’intrattenimento piacevole da vedere (con un ottimo finale) e qualitativamente buono dal punto di vista della CGI, non essendo, comunque, esente da difetti.

Ironheart – Dove eravamo rimasti?

Dopo gli eventi drammatici dei primi tre episodi, Riri si trova costretta a fare i conti con la morte di John, cugino di Parker Robbins, e con il senso di colpa che ne deriva. Lo stesso The Hood comincia

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a sospettare che la giovane ragazza possa centrare qualcosa con la morte del cugino e questo lo porta a cedere sempre più ‘al lato oscuro’ consumato e plagiato dal potere magico del mantello.

Il gangster vede in Zeke Stane, figlio del defunto nemico di Tony Stark, Obadiah Stane, un alleato che possa, con qualche upgrade, essergli utile per eliminare Ironheart.

Nel frattempo la giovane Riri fa qualche indagine sulle origini del mantello di The Hood, incappando nell’aiuto della maga Zelma Stanton, personaggio che i lettori del Dottor Strange conoscono bene.

A dire il vero, parte del quarto e l’episodio 5 rallentano vistosamente il ritmo dei primi 3 capitoli della miniserie, dando più spazio alle vicissitudini personali della protagonista e puntando molto più sullo sviluppo relazionale tra i personaggi che sull’azione: il rapporto tra Riri e la madre Ronnie viene approfondito, così come quello con Xavier, il fratello della defunta Natalie. 

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Se qualche sbadiglio, però, accompagna gli episodi centrali dello show, la sesta puntata è il piatto forte di Ironheart. Volete un motivo per vedere lo show? Eccovelo, perché il sesto episodio è una bomba.

Dopo aver scoperto il passato di Parker e di come l’uomo da ladruncolo è diventato lo spietato criminale che abbiamo conosciuto, si consuma lo (scontato) scontro finale tra tecnologia e magia che vede da una parte Riri con un’armatura nuova di zecca e dall’altra The Hood. Ma è l’esordio del personaggio interpretato dalla star Sacha Baron Cohen (Ali G, Borat) che attira l’attenzione, scuote le fondamenta della serie e che ha tutti gli elementi per aprire un ventaglio di possibilità interessanti per il futuro dell’MCU.

Se volete saperne di più continuate nella lettura ma potrebbe esserci qualche SPOILER.

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New entry ‘mephistofeliche’ e ‘strange’

L’avevamo ipotizzato nella precedente recensione, ma ora possiamo dirlo con assoluta certezza: Mephisto fa il suo ingresso ufficiale nel Marvel Cinematic Universe.

Marvel's Ironheart Reveals Sacha Baron Cohen As Mephisto | Cosmic Book News Ironheart Marvel Studios

Chiamato a gran voce da molti fan che supponevano l’esordio del signore degli Inferi Marvel in altri show più attinenti per tematiche quali WandaVision o Agatha: All Along, Mephisto esordisce nella serie che non ti aspetti, e lo fa con il volto di un attore di una certa caratura come Sacha Baron Cohen.

La star, conosciuta per lo più per i suoi film comici a tratti demenziali, su tutti Borat, porta in scena un villain convincente, sibillino, sinistro e diabolico, dimostrando di essersi calato perfettamente nella parte.

C’è Mephisto dietro i poteri di The Hood e i dialoghi tra il personaggio interpretato da Cohen e Parker Robbins (prima) e Riri Williams (dopo) mettono in chiaro le potenzialità e il carisma di questa figura che letteralmente oscura Ironheart e The Hood, protagonisti del finale.

Coen è un perfetto Mephisto che mette i brividi nonostante appaia solo in forma umana, anche se i più attenti avranno notato un riflesso in una scena specifica che mostra la vera forma demoniaca del personaggio. Decisamente un punto a favore questa volta per i Marvel Studios, che sono stati capaci di introdurre in maniera soddisfacente un personaggio molto importante del Pantheon fumettistico Marvel al pari (se non superiore) a Loki.

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Due parole anche su Zelma Stanton, interpretata dall’attrice Regan Aliyah, nei fumetti per un certo periodo assistente del Dottor Strange e poi componente del corpo docente della Strange Academy.

Nella serie TV, Zelma è una maga che lavora in un negozio di dolciumi/magia chiamato, appropriatamente, Stanton’s gestito dalla madre, Madeleine Stanton (Cree Summer), amica di Ronnie (Anji White), mamma di Riri. Nonostante alcune diversità rispetto al personaggio cartaceo, Zelma risulta ben introdotto nel contesto e ha un ruolo interessante di supporto per Riri nella parte finale della serie. Siamo sicuri che la rivedremo in futuro.

Metallo e Magia a confronto (ma anche alleate)

Dopo un inizio promettente, questi episodi centrali portano Riri Williams verso un confronto più intimo con le sue paure, le sue responsabilità e, sorprendentemente, con forze sovrannaturali che mettono in discussione tutto ciò in cui credeva. La serie prende una piega interessante, a tratti audace, pur non essendo esente da difetti.

La seconda parte dello show mostra il potenziale, ma anche le fragilità, di Ironheart. La recitazione di Dominique Thorne è convincente, specie nei momenti di silenzio e dubbio, anche se risulta più insopportabile e scontrosa con gli altri personaggi rispetto alla prima parte.

Conferma nel finale di stagione per Anthony Ramos nei panni di The Hood che riesce a dare profondità a un personaggio che poteva facilmente cadere nella caricatura.

Ironheart Episodes 4-6 Review: I Was Thrilled By THAT Long-Awaited Villain Finally Appearing & What It Means For The MCU's Future

Ci sono però alcuni difetti. Alcune scelte narrative sembrano poco coerenti con la personalità di Riri: è una mente brillante, eppure spesso si comporta in modo impulsivo, quasi ingenuo. Davvero l’unico modo che ritiene la protagonista di fare soldi è darsi all’attività criminale? Mi sembra la scelta più facile e pigra per una delle persone più intelligenti del pianeta.

E la comparsa di Mephisto, sebbene spettacolare, rischia di rubare la scena e snaturare il percorso della protagonista. Anzi: il cliffhanger finale è potente, anche se rischia di sembrare una scelta un po’ forzata. Ma è coerente con il viaggio di Riri: una ragazza geniale che decide chi vuole essere e quali compromessi è disposta ad accettare.

Il bilanciamento tra tecnologia e magia, però, è uno degli aspetti più affascinanti della serie. Non era sicuramente facile trattare due elementi che poco hanno da spartire. Ma Chinaka Hodge, ideatrice della serie TV, confeziona un ottimo show dove hi-tech e formule magiche trovano il giusto spazio.

In un MCU sempre più frammentato tra scienza, multiverso e soprannaturale, Ironheart trova una sua voce, giovane e incerta, ma sincera.

Conclusioni

Ironheart, l'armatura di Riri non è CGI: Marvel conferma, vera al 100%

Con gli episodi 4-6, Ironheart conferma le buone intenzioni degli episodi 1-3, bilanciando dramma personale e costruzione del mondo supereroistico. Riri Williams emerge come una protagonista sfaccettata, anche se la narrazione fatica talvolta a tenere il passo con le sue ambizioni tematiche.

Quanto accade nel finale di stagione, rischia di avere ripercussioni nel prosieguo delle avventure del Marvel Cinematic Universe con diversi quesiti emersi nel corso della serie a cui Kevin Feige & Co. dovranno dare risposta in futuro.

Ironheart come già detto in più occasioni non è una serie perfetta, ma ha un’identità e questi episodi dimostrano che il cuore – e l’armatura – sono presenti e al posto giusto.

Ironheart - Stagione 1

Ironheart - Stagione 1

Anno: 2025
Stagioni: 1
Episodi: 6
Durata: 43-51 min (puntata)
Interpreti e personaggi:
Dominique Thorne: Riri Williams / Ironheart
Anthony Ramos: Parker Robbins / Hood
Sacha Baron Cohen:
Lyric Ross: Natalie Washington
Eric André: Stuart Clarke / Rampage
Dove vederla: Disney+
Voto:
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Il mio nome e' Doc. G , torinese di 36 anni lettore compulsivo di fumetti di quasi ogni genere (manga, italiano, comics) ma che ha una passione irrefrenabile per Spider-Man! Chi è il miglior Spider-Man per me? Chiunque ne indossi il costume.
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