Ghostbusters – Minaccia Glaciale | Gli Acchiappafantasmi tornano a New York (ma non alle origini)

Arriva nelle sale Ghostbusters – Minaccia Glaciale, quarto film della fortunata saga cinematografica degli Acchiappafantasmi creata da Ivan Reitman e secondo della “nuova era”. Vi diciamo com’è, ovviamente senza fare spoiler

copertina recensione ghostbusters

Lo dichiaro subito, all’inizio della recensione, così ci togliamo ogni dubbio: a me Ghostbusters: Minaccia Glaciale è piaciuto. Lo ritengo assolutamente in linea con il precedente, anche se leggermente depotenziato rispetto a Ghostbusters: Legacy, che aveva una “magia” difficilmente ripetibile, a mio avviso: per la prima volta dopo decenni gli Acchiappafantasmi tornavano sul grande schermo, i membri originali incontravano e passavano il testimone a una nuova generazione, l’omaggio (sentito) a Harold Ramis, indimenticabile interprete di quel genio di Egon Spengler… insomma, in quel caso gli elementi per tirare fuori una carezza al passato, c’erano tutti e fortunatamente Jason Reitman, figlio del grande Ivan – regista dei primi due film – ha saputo darla nel modo più corretto, senza strafare o cadere in facili cliché. Certo, il fan-service c’era, ma è stato usato nel modo giusto. Ghostbusters: Legacy (Afterlife, nella versione originale) ci prendeva per mano e ci accompagnava nel futuro, senza dimenticare da dove siamo partiti, portando le idee e – in qualche modo – il cuore di un progetto che oltre tre decenni prima aveva conquistato il mondo.

Film Review: Ghostbusters: Frozen Empire - SLUG Magazine

Ed eccoci qui, nel futuro. C’è una nuova squadra di Acchiappafantasmi, ma lo spirito, l’anima, è sempre nel posto giusto. C’è anche un nuovo regista, Gil Kenan, che ha anche co-sceneggiato il film insieme a Jason Reitman, che stavolta non ha diretto la pellicola, ma in compenso ha contribuito a scriverla e a produrla. Come detto poco più in alto, la magia stavolta non è riuscita completamente, vuoi perché i sequel sono sempre più complicati, vuoi per mille altri motivi. Tuttavia, il film risulta godibile e perfettamente in linea con quanto visto in precedenza: Ghostbusters – Minaccia Glaciale intrattiene e prova a lanciarsi nel futuro cercando di mantenere i piedi ben saldi nella tradizione. Esperimento non facile, forse non riuscito al 100%, ma comunque apprezzabile.

Cosa sta succedendo in città?

Partiamo dalla prima novità, che in realtà è un grande ritorno: la famiglia Spengler torna a vivere le sue avventure nella Grande Mela, utilizzando – finalmente – la storica base degli Accchiappafantasmi. Torniamo tutti insieme a New York, dunque, dove tutto è cominciato nell’ormai lontano 1984 e dove tutto dovrà continuare. Perché i Ghostbusters ormai fanno parte della mitologia stessa di New York e vederli altrove era davvero strano. L’iconica caserma dei pompieri, le corse della Ecto-1 tra le strade della città che non dorme mai e i pericoli a ogni angolo della strada non potevano essere accantonati in questa nuova versione del team, dunque rieccoci qui, si riparte dal via verso nuovi orizzonti. Ma sempre con la vecchia guardia al proprio fianco, proprio perché il concetto di Legacy è davvero molto forte in questa squadra, ormai una famiglia a tutti gli effetti.

Gli Spengler sono riusciti a riappropriarsi della vecchia base grazie all’aiuto economico di Winston Zeddemore (interpretato come sempre da Ernie Hudson) oggi ricco imprenditore, che ha permesso ai nuovi arrivati di riprendere in gestione la vecchia centrale dei pompieri. Da notare che mentre i nuovi Acchiappafantasmi sventano le “solite” minacce ultraterrene – lasciando però in panchina la giovanissima Phoebe (Mckenna Grace), ritenuta davvero troppo piccola per affrontare un lavoro del genere -, il team originale non sta certo con le mani in mano: se Zeddemore finanzia il progetto, gli altri si dedicano a sviluppare un laboratorio di ricerca (ovviamente) segretissimo, per cercare di capire meglio gli spiriti che infestano il nostro piano della realtà.

Ghostbusters: Frozen Empire' Review: Paul Rudd and Carrie Coon Return

La causa scatenante di tutta la vicenda è un classico dei film d’avventura: un vecchio manufatto che improvvisamente viene trovato e scatena una forza malvagia sull’intera città di New York, mettendo in serio pericolo tutto il mondo con l’arrivo di una seconda Era Glaciale. Una minaccia del genere metterà inevitabilmente a dura prova le capacità dei nuovi e vecchi Acchiappafantasmi, che insieme dovranno trovare il bandolo di una matassa davvero intricata (oltre che pericolosa). Anche perché stavolta i nostri eroi dovranno vedersela anche con le forze dell’ordine, che poco sopportano la loro presenza in città…

Tra passato e futuro

Portare avanti l’eredità dei Ghostbusters non è affatto semplice, perché c’è un passato enorme da rispettare. I due film che hanno costruito il mito degli Acchiappafantasmi sono parte stessa della cultura pop moderna e il sequel del 2021 come detto era riuscito a toccare le corde giuste dei fan. Quindi come fare a continuare la saga? Minaccia Glaciale prova a seguire le orme del precedente se non altro nei toni, ma risulta un po’ più spigoloso nella parte introduttiva, forse troppo lunga. Si ha la sensazione che ci si metta un po’ ad arrivare al centro della questione, il che forse appesantisce troppo soprattutto la parte centrale, un po’ “ingolfata” dal punto di vista narrativo. Probabilmente si volevano raccontare bene troppe cose e per spiegarle nel dettaglio si è abbassato troppo il ritmo del film, che fortunatamente si riprende nel momento più importante e si scrolla di dosso la zavorra accumulata nella prima parte. Nella seconda metà si cambia marcia e si procede spediti verso il finale, che tra colpi di scena e strizzate d’occhio ai fan di vecchia data, ti lascia dentro quella sana voglia di volerne di più.

L’aver coinvolto in modo attivo il cast originale (il mitico Dan Aykroyd, il già citato Ernie Hudson, la sempre splendida Annie Potts, il gigantesco Bill Murray e addirittura William Atherton) è senz’altro uno dei punti di forza della pellicola. Non c’è stato solo un passaggio di testimone tra una generazione e l’altra, non si tratta solo di mero fan service (che comunque è presente in modo copioso in questo film, paradossalmente più che nel precedente), ma di personaggi perfettamente integrati nella trama, essenziali per risolvere le situazioni ai limiti della realtà in cui il nuovo team si va a cacciare.

Gli Acchiappafantasmi ora sono gli Spengler e su questo non ci piove. Ma gli originali, i Real Ghostbusters (eheheh) sono al loro fianco. Il passato aiuta il futuro a capire un presente complicato e insieme salvano il mondo. Uniti.

La chiave è sempre Phoebe

La più piccola della famiglia, nonché degli Acchiappafantasmi si conferma come cuore pulsante di questa nuova era della saga. Se in Ghostbuster: Legacy il personaggio interpretato da Mckenna Grace era in qualche moto l’alter ego di Jason Reitman, che riscopriva il passato sepolto dei Ghostbusters per dargli un nuovo futuro, qui la vediamo cresciuta ma non abbastanza per essere presa sul serio. Viviamo con lei la frustrazione di chi è costretto a stare in panchina, quando la voglia di aiutare e studiare è più forte di ogni cosa.
Capiamo la decisione dei genitori, la condividiamo. Ma la delusione nei suoi occhi è talmente forte che – come tutti gli adolescenti del mondo – alla fine la porterà a compiere qualche passo falso, anche se in buona fede. L’adolescenza è un periodo tremendo nella vita di una persona e fondamentalmente nessun teenager si sente capito se non da altri coetanei.

What Happens To Phoebe In Ghostbusters: Frozen Empire & How Its Possible

Suo fratello Trevor (Finn Wolfhard, stavolta messo decisamente più in secondo piano rispetto a Legacy) è giovanissimo, ma maggiorenne, può fare come gli pare. I genitori temono per la sua incolumità e le forze dell’ordine proibiscono a una minorenne di sparare con un fucile a protoni. Quindi Phoebe cercherà qualcuno con cui sfogarsi, che possa ascoltarla e darle credito. La sua reazione è comprensibile, così come i guai in cui si caccerà.

Ma non temete, è pur sempre la nipote diretta di Egon Spengler: per ogni passo falso, ce ne saranno sempre due nella direzione giusta.

Ghostbusters: Frozen Empire è il titolo del nuovo film, ecco il primo trailer

Le cronache del ghiaccio e del fuoco

Tranquilli, Il Trono di Spade non c’entra niente. Il fuoco e il ghiacchio però saranno elementi dominanti nel film, non solo in modo palese, ma anche metatestuale. In apertura ascolteremo infatti una poesia di Robert Frost che fa riferimento alla strada che bisognerebbe intraprendere per proseguire il cammino, minacciato da un passato che potrebbe… congelarlo. Un inside joke davvero interessante da parte degli sceneggiatori, che forse ci fa capire con quanta difficoltà stiano portando avanti questo franchise, quasi fosse intrappolato nel suo stesso mito. Nel film il fuoco c’è, sia quello vero (grazie a Kumail Nanjiani, innesto brillante davvero azzeccato) che quello metaforico, dato dal calore della famiglia, dell’amicizia, dalla passione verso il proprio lavoro. Ma ovviamente c’è il freddo, il gelo dato da freddi calcoli, dall’egoismo e… beh, da uno spirito che vuole letteralmente far piombare il mondo in una seconda era glaciale. Paul Rudd (che ci è sembrato più a suo agio in questo ruolo che nelle ultime apparizioni cinematografiche) e Carrie Coon, loro malgrado a capo di questa nuova squadra di Acchiappafantasmi dovranno vedersela con tutto questo, con la difficoltà di portare avanti una famiglia in un contesto del genere e con gli inevitabili dolori della crescita. Ci riusciranno? Certo.

Hanno risposto alla chiamata, sono i Ghostbusters.

Ghostbusters – Minaccia glaciale

Ghostbusters – Minaccia glaciale

Titolo originale: Ghostbusters: Frozen Empire
Paese: USA
Anno: 2024
Durata: 115 minuti
Regia: Gil Kenan
Sceneggiatura: Jason Reitman, Gil Kenan
Casa di produzione: BRON Studios, Columbia Pictures, Ghost Corps, Right of Way Films, Sony Pictures Entertainment, The Montecito Picture Company, Blumhouse Productions
Distribuzione italiana: Eagle Pictures
Interpreti e personaggi:
Mckenna Grace: Phoebe Spengler
Finn Wolfhard: Trevor Spengler
Paul Rudd: Gary Grooberson
Carrie Coon: Callie Spengler
Kumail Nanjiani: Nadeem Razmaadi
Patton Oswalt: Hubert Wartzki
Celeste O'Connor: Lucky Domingo
Logan Kim: Podcast
Emily Alyn Lind: Melody
James Acaster: Lars Pinfield
Bill Murray: Peter Venkman
Dan Aykroyd: Ray Stantz
Ernie Hudson: Winston Zeddemore
Annie Potts: Janine Melnitz
William Atherton: sindaco Walter Peck
Uscita nelle sale: 11 aprile 2024
Voto:

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Mr. Kent

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.

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