Devil’s Reign – Giochi di potere a New York

Panini Comics ha concluso la pubblicazione di “Devil’s Reign“, l’ultimo evento Marvel Comics. I supereroi si trovano braccati dalla legge emanata dal Sindaco Fisk, in cerca di vendetta personale contro Daredevil.

 

speciale devil s reign

Se il Diavolo è nei dettagli, il Regno del Diavolo è nei cavilli burocratici: il Sindaco di New York emana una legge contro tutte le attività supereroistiche braccando i supereroi e vigilanti della Grande Mela. Ecco lo starting point di “Devil’s Reign“, l’ultimo evento Marvel Comics giunto e concluso anche a queste latitudini grazie a Panini Comics.

Il team creativo dietro le sei parti di Devil’s Reign è lo stesso che tira le redini della testata regolare del Cornetto: Chip Zdarsky e Marco Checchetto. Come un classico evento(ne) della Casa delle Idee, infatti, la trama di Devil’s Reign è un naturale sviluppo di quella delle pagine di “Daredevil” che esce dalle strade di Hell’s Kitchen per raggiungere tutta la città di New York e va a coinvolgere gli altri eroi come i Fantastici Quattro, Spider-Man (Ben Reilly, impegnato nella saga ragnesca Beyond), gli Avengers e i Champions.

Quindi, prima di proseguire, è giusto mettere in chiaro che Devil’s Reign è – rispettando lo status di “evento” – perfettamente leggibile a sé come vera e propria miniserie mentre i lettori che seguono “Daredevil” potranno godere in maniera più chiara di implicazioni e collegamenti. Inoltre, l’accurato apparato redazionale potrà fornire tutte le indicazioni necessarie ai novelli diavoletti.

Wilson Fisk è, ormai da tempo, il Sindaco di New York. Ha sposato Typhoid Mary e suo figlio Butch ha assunto il ruolo di Kingpin della criminalità organizzata. Gli Eroi della Grande Mela, grandi e piccoli, novizi ed esperti sono consapevoli che questa situazione è grottesca e la vivono sempre sull’attenti. Perché un criminale che ha il potere – riconosciuto ed affidatogli dalla stessa popolazione – di premere il proverbiale pulsante rosso, prima o poi lo eserciterà. Aggiungiamo anche il fatto che è già tempo di tornare alla urne ed ecco che le strategie politiche si fanno serrate.

Wilson Fisk è il Sindaco di New York e non ha nessuna intenzione di rinunciare alla poltrona. Anzi, vuole scrivere la parola fine ad ogni storia di supereroi della città: nessuno può essere al di sopra della legge, soprattutto quando la legge è Wilson Fisk.

Che l’ex Kingpin sia uno dei villain più pericolosi dell’universo urban Marvel non ci sono dubbi e, messo in una posizione legittimatogli dalla stessa legge, crea un presupposto avvincente per la trama di Devil’s Reign: il Decreto contro le attività supereroistiche e la nascita di una squadra specializzata di poliziotti in armatura e Thunderbolts con distintivo danno vita ad una situazione distopica che poggia le propria fondamenta su un ribaltamento di ruoli in cui i “cattivi” sono dalla parte della legge e i “buoni” sono fuggitivi.

«Dura lex, sed lex» all’ennesima potenza.

L’impianto thriller-politico alla base di Devil’s Reign non può, come indicato in precedenza, prescindere dagli avvenimenti di Daredevil: il Sindaco Fisk ha passato un decennio a raccogliere informazioni su – praticamente – chiunque al solo scopo di sfruttarle al momento giusto per accrescere il proprio potere. Una sola falla del suo sistema di ricatti lo manda, però, in bestia, gli fa perdere la brocca: il fascicolo su Daredevil conteneva l’identità segreta del Cornetto ma ora, quel nome, è sparito.

Fisk sapeva di possederlo ma, dopo l’intervento dei figli di Kilgrave, non può sfruttarlo come avrebbe voluto. L’ossessione per i supereroi e la vendetta contro il Diavolo vengono, così, spinte al limite in un gioco di potere che coinvolge tutta la città. È impossibile non citare continuamente New York e i newyorchesi in questo evento: innanzitutto perché il Decreto Fisk ha valenza cittadina e non federale e poi, più di ogni altra cosa, la Grande Mela è associata indissolubilmente agli eroi della Casa delle Idee.

Chip Zdarsky è uno sceneggiatore capace, furbo e tra i migliori scrittori di comics del momento: nonostante l’incredibile quantità di produzioni (anche per la Distinta Concorrenza e Substack), la qualità media è sempre alta. In Devil’s Reign, riesce a convogliare lo stile pragmatico che richiede l’ambientazione urban a sfumature socio-politiche immerse in un thriller puro: sfruttando echi di Civil War, non ripropone spaccature interne alla comunità dei supereroi ma, al contrario, ne esalta l’unità di intenti poiché messa dal lato “sbagliato” della legge. Il vigilantismo come atto di prevaricazione della legge è riproposto in chiave moderna a chi ce l’ha più grosso tra Fisk e i supereroi in fuga dai cattivi predisposti alla salvaguardia della città.

Per credere ancora negli Eroi c’è bisogno del tizio della porta accanto: Luke Cage, che sfida Fisk nelle elezioni, è il porto sicuro, concittadino esemplare e sempre in prima linea per la città. Nessuna maschera.

Devil’s Reign è un evento «come si deve» Marvel Comics: non perde mai il fuoco, volendo ricostruire lo status politico-sociale di NY. Sfruttando lo stratagemma narrativo degli eroi in fuga – che, sì, ricorda l’Atto di Registrazione di Civil War ma dal quale riesce a distinguersi grazie alla netta separazione tra buoni e cattivi -, Zdarsky scrive una storia dinamica, adrenalinica e con tanti momenti ricchi di tensione, colpi di scena, tradimenti e progetti più grandi. Impossibile non empatizzare con gli eroi in fuga, con il senso di colpa di Matt Murdock che sa di essere la causa della follia di Fisk. E, per certi versi, mettendoci proprio nei panni del cattivo è impossibile non empatizzare – al netto dei metodi adottati successivamente – con l’ex Kingpin: non vi farebbe andare fuori di testa essere certi di avere qualcosa che, senza spiegazioni, è misteriosamente scomparso?

Lo sceneggiatore canadese riesce a mettere una pezza ad alcune scelte ambigue introdotte sulla serie regolare di Daredevil – come il ritorno in gioco del fratello gemello “immaginario” Mike Murdock – dando contestualmente nuova linfa al Diavolo di Hell’s Kitchen e al suo micromondo. Le ispiratissime tavole cinematografiche di Marco Checchetto sono un piacere per gli occhi: le scazzottate nude e crude sono plastiche, dure ed efficaci; i momenti più drammatici sono esaltati allo stesso modo dalle espressioni iperrealistiche dei personaggi.

Lo scontro Fisk-Daredevil è il nocciolo dell’evento che si espande di riflesso su tutti gli altri eroi della città, tenuti in pugno dalla legge. La manipolazione del pensiero attraverso i poteri di Kilgrave diventano metafora della più realistica manipolazione delle informazioni, dei ricatti, dei giochi di potere. Ne rimane inevitabilmente invischiato anche il nostro eroe, con l’ennesimo dramma personale che va ad aggiungersi a quel senso di colpa che lo caratterizza da sempre. Cosa rimane di lui? Ancora una volta, Zdarsky conferma una lungimirante capacità in fase di sceneggiatura orchestrando le vicende che riguardano la sfera privata di Matt in modo tale da poterne esplorare le conseguenze nella “nuova” (fase della) serie regolare. Un nuovo status quo si staglia all’orizzonte per Daredevil. Anzi, per i Daredevil(s).

Devil’s Reign non pretende di cambiare tutto l’universo Marvel – almeno per il momento – ma solo quella parte che risiede, fin dai tempi di Lee e Kirby, nel cuore dello stesso: la città di New York, lo sfondo delle storie di «supereroi con superproblemi».

 

Devil's Reign nn.1-4

Devil's Reign nn.1-4

Autori: Chip Zdarsky, Marco Checchetto
Miniserie di 4 numeri, completa
Caratteristiche tecniche: 17x26; spillato, cad.
Pagine: 40, a colori, cad.
Prezzo: € 5,00, cad.
Editore: Panini Comics
Voto:

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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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