Batman: Una Brutta Giornata. Il Pinguino – Verità

Terzo appuntamento con la serie antologica “Una Brutta Giornata“, dedicata ai nemici del Cavaliere Oscuro. John Ridley e Giuseppe Camuncoli ci raccontano la discesa, l’ambizione e la risalita di Oswald Cobblepot nella criminalità di Gotham City: una storia che risponde al solo credo della “verità”.

recensione batman una brutta giornata il pinguino

Cosa potrebbe mai riuscire a fare un vecchio boss criminale caduto in disgrazia con un solo proiettile a Gotham City? Probabilmente non avrebbe vita lunga. Probabilmente… se non fosse Oswald Cobblepot.

Nel terzo appuntamento con la serie antologica Batman: Una Brutta Giornata, il protagonista di Ultimo Proiettile è il Pinguino, boss criminale della città tra i nemici classici e più riconoscibili del Cavaliere Oscuro. Caduto in disgrazia, tradito da un factotum fidato che l’ha spodestato, Oswald Cobblepot vede la città, quella che fino a poco tempo prima gestiva dal proprio palazzo di ghiaccio, cadere in rovina sotto la gestione di una criminalità anarchica e senza una vera guida.

Solo, con un ultimo proiettile, il Pinguino vuole riprendersi Gotham. Perché, in fondo, la ama.

penguin

Oswald Cobblepot è caduto in disgrazia. Tradito da un lacchè, ora autoproclamatosi nuovo boss del crimine di Gotham City. L’Uomo Ombrello, è questo il suo nome: dall’oggetto di cui era prima responsabile, il “novellino” è ora a capo dell’impero del crimine. Piccoli furti, droghe, prostituzione senza regole stanno conducendo la città verso l’abisso.

Non c’è più equilibrio, non ci sono più limiti, non c’è più Verità. E questo, Oswald Cobblepot, mai così lontano da Gotham, non può proprio accettarlo.

La lenta ed altrettanto difficoltosa ri-ascesa nel crimine organizzato ha inizio da un ultimo proiettile, rimediato da un criminalucolo da strapazzo insieme ad una pistola da venti dollari. Una sciocchezza. Anzi, un’offesa al gangster che fu.

Eppure Oswald è consapevole e tanto determinato a risalire la china per riconquistare ciò che aveva: non solo perché era ricco ma – e soprattutto – perché era rispettato.

penguin 2

La verità, quella che Oswald si professa di raccontare ai disfunzionali alleati che man mano riunisce sotto la propria ala vendicativa, risiede tutto in un pomeriggio di molti anni prima, il giorno del settimo compleanno di Oswald. La Brutta Giornata.

Da sempre bullizzato, emarginato, disprezzato dai compagni per l’aspetto fisico, Oswald vive inaspettatamente una splendida festa soltanto per scoprire, poi, che sua madre aveva pagato i compagni per parteciparvi. È il giorno della verità, un’epifania lontana che insinua il Pinguino nell’animo fragile di Oswald, trasformandolo per sempre.

Ancora di più, quell’evento, quella festa, lo rendono consapevole di ciò che sarebbe diventato: insofferente, spietato, diretto, vero. Un signore con delle regole e delle convinzioni e mai più schiavo, vittima degli altri. Un animale con il proprio codice ma indomito.

penguin 3

John Ridley, Premio Oscar per la sceneggiatura di “12 anni schiavo”, imbastisce una storia che si fonda sulla vendetta e sulla rivincita ma anche sulla consapevolezza dei propri mezzi e dell’essere, dal punto di vista del protagonista, nel giusto. Le azioni di Oswald, né il suo passato, vengono in alcun modo giustificate all’interno del racconto: al contrario, Ridley offre una narrazione strettamente personale che mette in mostra la logica del Pinguino, ciò che lo spinge ad agire e, in un certo senso, l’amore verso la città che ha imparato ad accettarlo – in termini di rispetto e, perché no, terrore – come boss del crimine.

Ridley ha il merito, poi, di espandere il micromondo criminale del Pinguino con l’introduzione di personaggi inediti ma perfettamente funzionali alla trama e agli scopi di Oswald. Non è da escludere che possano farsi nuovamente vivi in trame future legate al villain con l’ombrello.

Alle tavole il nostro Giuseppe Camuncoli offre una gran prova soprattutto nella disposizione delle tavole e nella scelta delle inquadrature: in una storia dal forte carattere gangster, il pugno, lo sparo, la lotta devono essere esaltate e colpire il lettore continuamente per farlo immergere negli eventi.

penguin 4

Pinguino, nella sua impresa di risalita verso le vette della criminalità organizzata, assume quasi un ruolo di eroe: Batman è pressoché marginale e le azioni di Oswald si caricano di significato quando accoglie come alleati dei personaggi emarginati, esclusi, anonimi. Il Pinguino diventa uno Spartaco gothamita rendendosi personaggio pivotale di tutto un nuovo minimondo con sede all’Iceberg Lounge.

Il proprio cammino si macchia di crimini e di violenza cosicché, ancora una volta, l’operazione “Una Brutta Giornata” non deflagri in un mero tentativo di abbonirci i cattivi storici del Cavaliere Oscuro: le violenze subìte dal piccolo Oswald sono, però, tangibili, vicine e – ahinoi – quotidiane. Il bullismo, l’indifferenza verso i disagi altrui sono tematiche della nostra routine, del ragazzo che ci siede affianco in metro e sta per andare a vivere un altro giorno da incubo a scuola.

La verità, quella che possiamo leggere tra i dialoghi sensibili di Ridley e le parole dure di Pinguino, è che una brutta giornata non deve mai diventare una triste quotidianità.

 

Best Quote:

“Questa notte ti appartiene, Oswald”

Batman: Una Brutta Giornata. Il Pinguino

Batman: Una Brutta Giornata. Il Pinguino

Autori: John Ridley, Giuseppe Cammuncoli
Formato: 17x26; Brossurato; 48 pagine
Prezzo: € 6,00
Editore: Panini Comics
Dove trovarlo: Fumetteria, store online
Voto:

Avatar photo

Pier

Instagram Meganerd
Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *