Pixar. 30 anni di animazione: vi raccontiamo la mostra di Roma

Abbiamo visitato la mostra dedicata ai 30 anni della Pixar, lo studio d’animazione che più di tutti ha innovato il cinema di genere negli ultimi anni: ecco cosa vi aspetta al Palazzo delle Esposizioni di Roma

Al Palazzo delle Esposizioni di Roma è possibile tornare bambini, confondersi con chi lo è davvero e passare un paio d’ore felici tra ricordi lontani e vicini. Si riconoscono gli amici immaginari di sempre, quelli che hanno reso indimenticabili i pomeriggi a casa o al cinema, con le mani immerse nei pop- corn e gli occhi colmi di stupore e genuina felicità.

La Pixar nel 2016 compieva trent’anni e ora è possibile ripercorrerne la storia grazie alla mostra: Pixar. 30 anni di animazione (Roma, Palazzo delle Esposizioni. 9 ottobre 2018 – 20 gennaio 2019).


Robert Kondo
layout Jason Katz, John Sanford
Beat Board: Addio Andy
Toy Story 3, 2010
Dipinto digitale
©Disney/Pixar

Quello che viene proposto è un viaggio nell’universo creativo degli studi d’animazione. Grazie a un allestimento che conta ben 400 opere, emerge l’incredibile maestria degli Studios nel combinare l’uso degli strumenti digitali, l’arte e la tecnologia.

Il percorso espositivo, ideato da Fabio Fornasari, è pensato ottimamente per prendersi tempo e nutrire i ricordi con il prezioso background che si nasconde dietro ogni capolavoro. Da Toy Story, a Ratatouille, fino ad arrivare a Coco, senza dimenticare i fantastici cortometraggi. Ogni storia può essere ripercorsa con bozzetti, sculture, storyboard, collage e video.

Ralph Eggleston
Sequenza a pastello: La gita
Alla ricerca di Nemo, 2003
Pastello su carta
©Disney/Pixar

Gli  spazi sono concepiti secondo tre ideali chiavi di lettura: personaggio, storia e mondo. E così diventa per magia fruibile ogni  film d’animazione realizzato con una complessa commistione di digital media e colori a tempera; di sculture e pastelli. 

Portate pazienza e non arrabbiatevi con i bambini mentre visitate l’esposizione. Mentre noi gestiamo (più o meno) le emozioni  in maniera composta, mentre ripercorriamo le origini di Up o Wall-e, loro esplodono di gioia davanti a Saetta e Cricchetto, riconoscono James Sullivan e Mike Wazowski che hanno insegnato loro a non aver paura quando vanno a dormire. Rivivono le avventure del piccolo Nemo e le raccontano con entusiasmo ai genitori.

Degni di nota sono inoltre il Toy Story Zoetrope e l’Artscape, due installazioni che conducono i visitatori in un viaggio volto all’esplorazione dei processi creativi e riempiono gli occhi con la magia del cinema.


Bob Pauley
Buzz
Toy Story, 1995
Matita su carta
©Disney/Pixar

Nelle giornate di martedì, venerdì, sabato e domenica fino al 13 gennaio 2019, i film Pixar vengono proiettati nella sala Cinema (si accede dalla scalinata da Via Milano n. 9). Non mancate di controllare cosa c’è in programmazione il giorno scelto per la visita.


John Lasseter
Sequenza di apertura
Luxo Junior | Luxo Jr., 1986
Riproduzione di un disegno a pastello su carta
©Disney/Pixar

Era il lontano 1986 quando la divisione della Lucasfilm veniva acquistata da Steve Jobs. Nasceva Pixar Animation Studios. Lasseter, ispirandosi alla lampada appoggiata sulla sua scrivania, creava Luxo. Iniziava così una storia bellissima che entrava per sempre a far parte della nostra vita.

PIXAR. 30 ANNI DI ANIMAZIONE

A cura di Elyse Klaidman e Maria Grazia Mattei
9 ottobre 2018 > 20 gennaio 2019

Palazzo delle Esposizioni, Roma

Biglietti:
ingresso intero € 12,50
ingresso ridotto € 10,00 possibile solo con ritiro biglietto in cassa
ingresso ridotto € 6,00 possibile solo con ritiro biglietto in cassa
ingresso famiglia X4 € 25,00 possibile solo con ritiro biglietto in cassa
ingresso gratuito per i Bambini sotto i  6 anni
diritto di prenotazione € 2,00

(Ragazzi, ci sono varie opzioni che permettono una riduzione. Io per esempio ho avuto diritto a uno sconto di € 2,50 con un biglietto Trenitalia datato lo stesso giorno della visita. Chiedete sempre prima di far emettere il biglietto)

Sig.ra Moroboshi

Instagram Meganerd
Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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