Parabola: quando il fumetto francese incontrò i comics USA

Sull’ultimo numero di Anteprima Panini Marvel Italia ha annunciato, per il prossimo gennaio, un nuovo volume della collana Must-Have dal titolo Silver Surfer: Parabola. Di cosa si tratta?

speciale silver surfer parabola

Parabola è senza ombra di dubbio uno dei fumetti americani più originali e particolari che avrete mai occasione di leggere. Ma per parlarne bisogna introdurre un importantissimo autore francese.

Jean Henri Gaston Giraud acquisisce notorietà alla fine degli anni 60 quando, con lo pseudonimo di Moebius, propone un personalissimo stile ricco di invenzioni grafiche, con tavole innovative dal sapore onirico e visionario. Per capirci, è il disegnatore de L’incal, la space opera a fumetti realizzata da Alejandro Jodorowsky tra il 1981 ed il 1988 e inizialmente pubblicata in Francia su Métal Hurlant.

A metà degli anni 80 Moebius è un artista di successo. Durante il suo soggiorno in California, al San Diego Comic-Con del 1988 conosce Stan Lee. Il quale, senza pensarci due volte, gli propone una collaborazione. Il sorridente, è noto a tutti, è un gran marpione e dove fiuta l’affare ci si getta a capofitto. È chiaro che si tratta di una succulenta trovata editoriale ma, comunque sia, Moebius accetta. Forse, incuriosito dall’opportunità di realizzare un fumetto supereroistico mainstream americano.

Bisogna considerare che, sebbene oggi non stupisca vedere autori e disegnatori non americani nei fumetti Marvel e DC, la stessa cosa non avveniva allora. Solo dalla seconda metà degli anni 80 il fumetto supereroistico made in USA aprirà le porte agli stranieri, dando il via alla British Invasion di autori come Alan Moore e Neil Gaiman. Per quel che riguarda i disegnatori, è ormai normale leggere nomi di artisti di tutto il mondo (tra cui spiccano talentuosi italiani) sulle principali testate Marvel e DC Comics. Ma, appunto, non è sempre stato così.

Stan Lee si mette subito al lavoro e sceglie uno dei suoi personaggi preferiti: il Silver Surfer creato insieme a Jack Kirby nel 1966 (e che forse vedremo presto anche su Disney+). Silver Surfer è il personaggio che forse ancor meglio degli altri – ancor meglio di Spider-Man – incarna il mantra marveliano del supereroe con super problemi. Un eroe tra i più maturi e introspettivi della Casa delle Idee e, inoltre, uno di quelli più rappresentativi del suo Universo Cosmico. Dunque, perfetto per le matite del fantascientifico Moebius.

Consegna così nelle mani del disegnatore francese una storia che racconta il ritorno di Galactus sulla Terra. Il quale, questa volta, invece di cercare di divorare il pianeta, si presenta nelle vesti di un dio per guidare l’uomo all’autodistruzione. Silver Surfer decide allora di intervenire contro Galactus.

La trama di Stan Lee è ricca dei plot a lui più cari: il debole che alla fine vince sul più forte, la giustizia che trionfa sempre, la speranza che mai muore. Tocca anche temi sociali come lo strapotere della televisione, l’ottusità della religione, l’immobilismo della politica.

Una volta letto il soggetto, Moebius inizia a chiedersi come rappresentare il personaggio. Silver Surfer non è uno qualunque: è stato ideato Jack Kirby, perfezionato da John Buscema…due mostri sacri della Marvel! Decide di fare a modo suo e il risultato è una via di mezzo fra il classico stile dei fumetti supereroistici del tempo e la sua personale visione. Attraverso cui riverserà nelle tavole dell’eroe coscmico i classici paradigmi del fumetto francese di allora.

Il Silver Surfer di Moebius è aggraziato, armonico, sostanzialmente diverso dalla figura massiccia di Kirby. Privo dell’elasticità che gli aveva donato Buscema. Ma il Surfista d’Argento di Moebius farà scuola. Tanto che anni dopo Ron Garney, in Demoni Interiori scritto da J.M. De Matteis, lo illustrerà seguendo i canoni del Maestro francese.

Il risultato di questa collaborazione è una miniserie in due numeri, che è nello stesso tempo tante cose: un omaggio al personaggio di Silver Surfer, una trovata edtoriale per Stan Lee, un esperimento/divertissement per Moebius, una lettura originale per noi lettori.

Certo, la trama non è particolarmente solida. I dialoghi di Lee forse un po’ troppo teatrali (come li definì lo stesso Moebius). Però è senz’altro un interessante esperimento, dove stili e concezioni diametralmente opposti trovano, senza sgomitare, una via comune, una complice intesa.

Parabola viene pubblicata in USA nel 1989. In Italia arriva l’anno successivo sulle pagine di Corto Maltese. Verrà riproposta diverse volte nel corso degli anni. Tra cui, nel 2018, in una bella (e costosa) edizione Panini ricca di contenuti extra: Stan Lee: Marvel Treasury Edition.

A gennaio 2023 avremo invece l’occasione di leggerla in un’edizione tutto sommato economica ma, comunque, di qualità.


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