Ormai, i film ispirati ai videogiochi sono quasi la norma, primo fra tutti Super Mario Bros – Il Film che ha fruttato ben 20,4 milioni solo il Italia. Oltre a lui, Five Nights at Freddy’s 2 ha superato 1,56 milioni in quattro giorni al box office. Il mercato dei videogiochi continua a crescere, è arrivato a 2,4 miliardi di euro.
Fino a qualche anno fa si parlava di fan service, ma oggi i film tratti dai videogiochi sono dei veri e propri fenomeni che muovono milioni. Vengono fatti gli adattamenti pensati per le famiglie, per i nostalgici e per chi è nativo digitale, l’importante è che le estetiche siano riconoscibili e che le regole siano le stesse del gameplay.
- Dai pad alle roulette digitali: nuove forme di intrattenimento
- Dai record d’animazione agli horror low budget che sorprendono al botteghino
- Perché queste storie funzionano in sala per le famiglie, i nostalgici e i nativi digitali
- Il pubblico italiano dei videogiochi è enorme e sempre più digitale
- Le collaborazioni tra cinema e gaming che vedremo sempre più spesso
- Il confine tra il videogioco e il cinema è ormai una porta girevole
L’animazione è il settore che va più di tutti, seguito dall’horror che ha una lunga fila di fan sempre interessati, poi segue l’action avventura. A quanto pare, i pad non occupano solo il tempo libero degli appassionati, ma dettano anche la scaletta del weekend, l’importante è che le storie siano chiare e che i personaggi siano ben riconoscibili. In fondo, il marketing parla la lingua dei social.
Dai pad alle roulette digitali: nuove forme di intrattenimento
Lo stesso pubblico che gioca e guarda i film tratti dai videogiochi frequenta anche le esperienze interattive di gioco a distanza. Le piattaforme come rabona casino live è un perfetto esempio di intrattenimento dal vivo in digitale. L’utente cerca interazione, ritmo e storytelling, quindi gli operatori stanno puntando sui format in tempo reale e sui tavoli dal vivo.
Tra uno streaming e un’uscita al cinema, c’è sempre tempo per una partita rapida al casinò online. La spesa totale, in Italia, è cresciuta del 16,2% a ottobre 2025, fino a circa 292,6 milioni, e a novembre ha raggiunto 277 milioni. Questo significa che il mercato è sempre più maturo.

Dai record d’animazione agli horror low budget che sorprendono al botteghino
Per capire la portata del fenomeno bastano alcuni casi recenti, tutti passati dalle sale:
- Super Mario Bros – Il Film ha totalizzato 20,4 milioni di euro in Italia ed è stato, a livello globale, il primo film da videogioco a superare il miliardo di dollari.
- Five Nights at Freddy’s 2 ha debuttato in Italia e in quattro giorni ha incassato 1.564.949 euro, questo conferma il potenziale della saga horror nata su PC.
- Uncharted, con Tom Holland, ha chiuso il suo secondo weekend a più di 4,22 milioni complessivi nella penisola.
- Gran Turismo – La storia di un sogno impossibile ha raggiunto 2,1 milioni in Italia, spinge un brand sim dal salotto alla sala.
Perché queste storie funzionano in sala per le famiglie, i nostalgici e i nativi digitali
C’è una combinazione semplice: riconoscibilità e ritmo. L’animazione familiare trasforma le icone intergenerazionali in spettacolo per i bambini e per i genitori. L’horror, con delle fanbase online iperattive, ottimizza il budget e il passaparola. L’action avventura gioca sui volti pop e sulle mappe a livelli facili da seguire.
Il tutto viene impacchettato in campagne che vivono dove nascono i trend, tra TikTok e Twitch, portano in sala un pubblico già ingaggiato. Il successo italiano di questi titoli dimostra che l’effetto community non è più una nicchia ma una leva di marketing.

Il pubblico italiano dei videogiochi è enorme e sempre più digitale
L’Italia gioca tanto e compra sempre più in digitale. Nel 2024, il mercato ha generato 2,4 miliardi di euro, +3% rispetto al 2023. Le vendite software sono salite a 1,819 miliardi (+11%), l’hardware è sceso a 548 milioni (anno di transizione per le console) e l’89% delle vendite software stimato è digitale tra download e app.
È la base perfetta per trasformare i brand videoludici in film-evento. Quando l’IP è già dentro le case, l’uscita in sala diventa l’appuntamento sociale che completa il circuito.
Le collaborazioni tra cinema e gaming che vedremo sempre più spesso
Quando un film porta in sala un’IP nata su console o PC, l’uscita diventa un momento che riverbera tanto tra trailer e clip nativi social, skin o missioni crossover nei giochi, collezionabili e viewing party. In Italia, questa dinamica funziona perché i brand hanno già delle comunità organizzate che producono i contenuti, i meme, le reaction.
È verosimile aspettarsi un lancio coordinato tra le sale e le piattaforme, le anteprime con i creator e le attività nei centri commerciali. L’esperienza non finisce con i titoli di coda, continua nel feed e, quando capita, torna sullo schermo sotto forma di sequel o di spin-off.
Il confine tra il videogioco e il cinema è ormai una porta girevole
Il 2025 ha spazzato via l’idea che gli adattamenti siano un ripiego. Le cifre sono solide in Italia e i successi globali dicono che i videogiochi sono uno dei motori più affidabili per le sale. Con un mercato domestico da 2,4 miliardi e un pubblico abituato al digitale, la migrazione di IP dal pad al grande schermo continuerà a trovare terreno fertile.
Horror agili, animazione familiare e action avventura sono i settori più avvantaggiati, ma il vero segreto è la community. Se il gioco crea appartenenza, il film offre il rito collettivo. Ed è lì, tra i popcorn e i post sui social, che nascono i prossimi record.

