Non solo supereroi – Le altre serie TV ispirate ai fumetti

E se i personaggi in tute di spandex e mantelli non fossero gli unici ad essere arrivati in TV partendo dai fumetti? In questo speciale abbiamo raccolto alcune serie TV che hanno tratto ispirazione da un’opera originariamente appartenente al media del fumetto, cosicché possiate recuperare l’uno o l’altro… o entrambi!

speciale non solo supereroi

 

L’ultimo decennio è stato caratterizzato in maniera inequivocabile dall’invasione dei supereroi che, partendo dal loro habitat cartaceo naturale che è il fumetto, sono risusciti a trovare nuova fama e gloria anche sugli schermi. Se le trasposizioni cinematografiche hanno radici ormai lontane, rafforzate in maniera esponenziale dal successo dei Marvel Studios in primis, anche sul piccolo schermo gli eroi (per quanto riguarda produzioni live action) hanno raggiunto un’ampissima fetta di pubblico. E se i personaggi in tute di spandex e mantelli non fossero gli unici ad essere arrivati in tv partendo dai fumetti? In questo speciale abbiamo raccolto alcune serie TV che hanno tratto ispirazione da un’opera originariamente appartenente al media del fumetto, cosicché possiate recuperare l’una o l’altro… o entrambi!


 

THE WALKING DEAD

È con ogni probabilità il titolo più famoso di questo speciale, sia per quanto riguarda il fumetto, che per la successiva trasposizione televisiva. Da un’idea di Robert Kirkman, TWD è stato pubblicato dal 2003 al 2019 per Image Comics in madrepatria mentre in Italia da SaldaPress dal 2005 al 2020. Disegnata da Tony Moore (fino al #6) e poi da Charlie Adlard, è un’epica saga survival horror in cui i protagonisti, guidati da Rick Grimes, devono sopravvivere in un mondo infestato da un’epidemia zombie. Riconosciuto fin da subito come un’opera innovativa del genere, grazie ad una scrittura fresca e coraggiosa, alle atmosfere inquietanti ed efficaci, ne è diventato un vero e proprio caposaldo fino a raggiungere lo status di “classico”, un vero e proprio must read tra i comics. Nel 2021, SaldaPress ripropone la saga in bonellidi mensili a colori contenenti due numeri originali.

 

L’omonima trasposizione televisiva esordisce nel 2010 sull’emittente via cavo AMC: ideata da Frank Darabont (regista de “Le ali della Libertà”), ha tra i produttori lo stesso Kirkman. La differenza che balza subito all’occhio con l’opera a fumetti è l’introduzione di numerosi personaggi originali creati ad hoc per la serie: alcuni di essi, come Daryl Dixon (Norman Reedus), sono tra i più amati del franchise. Pur vivendo di vita propria, grazie al successo riscosso soprattutto nelle prime stagioni, la trama della serie tv tenta di ricalcare quella originale, apportando cambiamenti per adattarla al piccolo schermo. Le dieci stagioni che la compongono, più l’undicesima in corso, sono disponibili nella sezione Star di Disney+. Dalla serie madre sono scaturiti, poi, due spin-off: Fear The Walking Dead e TWD: World Beyond.


iZOMBIE

Rimaniamo in tema morti viventi con “iZOMBIE“, serie pubblicata da DC Comics sotto l’etichetta Vertigo dal 2010 al 2012 per un totale di 28 albi. Ideata da Chris Roberson ai testi e Mike Allred ai disegni, ha come protagonista Gwendolyn Price – per tutti Gwen Dylan -, una becchina presso il cimitero di Eugene, in Oregon, che nasconde un inconfessabile segreto: è una zombie ed ha una fantasma ed un licantropo come migliori amici. Una volta al mese, infatti, Gwen ha necessità di cibarsi di un cervello umano per placare i propri istinti: in questo, il suo lavoro la favorisce ma, ogni volta che termina un pasto, eredita i ricordi della vittima. Gli zombie, però, non sono le uniche creature che si nascondono ad Eugene: vampiri, licantropi, fantasmi si differenziano gli uni dagli altri attraverso i concetti di undersoul (cioè la capacità di provare emozioni ed appetiti) ed oversoul (pensieri, memorie). In particolare, gli zombie possiedono sia oversoul che undersoul e, perciò, sono in grado di infettare i vivi. In Italia, la serie è stata raccolta in quattro volumi da RW Lion Edizioni dal 2012 al 2013. In alternativa, il primo volume in lingua originale, “Dead to the World“, è disponibile nella libreria Prime Reading.

Nel 2015, l’adattamento tv di “iZOMBIE” fa il suo esordio sull’emittente The CW. Si tratta di un adattamento parziale fin dai primi minuti: la protagonista è Olivia Moore, detta Liv (gli autori giocano con l’assonanza “live more“, “vivere di più, più a lungo“), che si trasforma dopo essere stata vittima di un attacco zombie ad una festa in barca. A dare il via all’epidemia è una nuova droga, l’Utopium. Studentessa modello di Medicina, è costretta dalla sua nuova condizione a farsi assumere come medico legale all’obitorio di Seattle in modo da accedere più facilmente all’unica fonte del proprio nutrimento: cervelli! L’abilità di possedere i ricordi delle vittime di cui mangia il cervello, unita al ruolo di medico legale, spingerà Liv a collaborare con la polizia di Seattle per risolvere i crimini. La serie, interpretata dalla bravissima Rose McIver, rimane godibile tra alti e bassi per tutta la durata delle cinque stagioni. In Italia è stata trasmessa su Premium Action dal 2015, in chiaro su La5 dal 2016 ed è attualmente disponibile su Netflix.


RESIDENT ALIEN

Provate a chiedere ad Alan Moore quali siano i suoi fumetti preferiti e, tra gli altri, vi risponderà “Resident Alien” di Peter Hogan e Steve Parkhouse. L’alieno Hah Re naufraga sul pianeta Terra e, in attesa di essere recuperato, si stabilisce a Patience, vicino Washington. Grazie alle sue abilità empatiche riesce a mascherare il proprio aspetto fingendosi un umano ed assumendo l’identità fittizia di Harry Vanderspiegle, medico in pensione. Quando, però, il medico di Patience viene ucciso, Harry è costretto a prenderne il ruolo confrontandosi con il genere umano che disprezza. Pubblicato per Dark Horse Comics a partire dal 2012 in miniserie da quattro capitoli, è arrivato quest’anno in Italia grazie ad Editoriale Cosmo e alla neonata piattaforma digitale Jundo.

Giunto sulla Terra con un atterraggio di fortuna ma deciso a distruggere l’umanità, dietro l’identità di Harry Vanderspiegle si cela un alieno grigio-rosa-blu che odia l’umanità e vorrebbe vivere in pace sulle rive del lago di Patience (spostata in Colorado nella serie TV). Mentre a tutti mostra il faccione sbruffoncello di Alan Tudyk, i poteri di Hah Re non hanno effetto sul piccolo Max che riesce a percepire la vera natura del dottore. Divertente, ironica (come tutti i prodotti con Alan Tudyk protagonista), la serie SyFy è un buon adattamento del materiale originale. Già rinnovata per una seconda stagione, è andata in onda su Rai4 dallo scorso maggio.


PREACHER

Altro titolo DC Comics/Vertigo è “Preacher” di Garth Ennis e Steve Dillon. Il protagonista è Jesse Custer, predicatore di Annville in Texas che, dopo la distruzione della sua comunità di fedeli, viene posseduto da Genesis, un’entità nata dall’unione di un angelo e un demone, che gli conferisce il dono… della parola divina! La serie, nata come frutto della controcultura americana, si caratterizza per l’humor dark, l’ironia efficace, la violenza narrativa ed una perfetta caratterizzazione dei personaggi, senza mai risultare apologetica o fanatista (anzi, tutt’altro). Raccoglie in sé diversi generi affrontando senza retorica ma con un critica ben centrata la politica, la depressione, la sessualità, l’abuso di droghe, la repressione e, più in generale, gli ideali di vita americani – gli autori, di origini nord-irlandese ed inglese, riescono nell’intento grazie al loro punto di vista esterno. Pubblicata tra il 1995 e il 2000, è arrivata per la prima volta in Italia grazie a Magic Press nel 1996. Attualmente, Panini Comics sta ristampando la serie nel formato originale americano per un totale di 9 volumi.

Nel 2013, AMC inizia lo sviluppo di una serie TV basata su “Preacher” affidandosi ad Evan Goldberg e Seth Rogen per la sceneggiatura. Per il ruolo del protagonista viene scelto Dominic Cooper (“Capitan America – Il primo Vendicatore“); la trasposizione sul piccolo schermo conserva i toni dissacranti, a tratti blasfemi, irriverenti e splatter del fumetto: un prodotto per stomaci forti! Le quattro stagioni che compongono la serie, conclusa nel 2019, sono disponibili su Prime Video.


OUTCAST

Possessioni e demoni tormentano l’anima di Kyle Barnes, protagonista di “Outcast – Il Reietto“. Scritto da Robert Kirkman e disegnato da Paul Azaceta, siamo di fronte ad una serie horror in cui Kyle fronteggia continuamente possessioni demoniache che lo tormentano fin dall’infanzia e, a causa delle quali, ha perso tutti i suoi cari. Ben presto, però, scopre di possedere alcune proprietà repellenti per i demoni insite nel suo sangue ed intraprende un viaggio oscuro alla ricerca della propria natura. Rispetto a TWD, lo stesso Kirkaman ha dichiarato di aver pensato la serie con un tono più horror e disturbante, programmandone fin da subito la conclusione. Pubblicata da Image Comics dal 2014 al 2020, l’edizione italiana è ad opera di SaldaPress, nei classici “bonellidi” (24) o in volumi (8).

L’adattamento televisivo di “Outcast” è composto da due stagioni, prima della cancellazione avvenuta nel 2018 a causa dei bassi ascolti. I diritti per la serie TV vengono acquisiti dalla rete via cavo Cinemax ancor prima della pubblicazione del #1. Nel febbraio 2015 viene ordinata una prima stagione da 10 episodi con Patrick Fugit nel ruolo di Kyle. In Italia, la serie è andata in onda su Fox.


STUMPTOWN

C’è poco da fare: quando Greg Rucka scrive un poliziesco/hard boiled il successo è assicurato! “Stumptown“, disegnato da Matthew Southworth, segue le indagini di Dex Parios, brillante detective quanto disastrosa giocatrice d’azzardo. Titolare della Stumptown Investigations a Portland, è un’investigatrice eccezionale con la particolare capacità di infilarsi sempre in qualche guaio. Risoluta, testarda e dall’humor tagliente, Dex è protagonista di quattro miniserie (per un totale di 19 albi) pubblicate a partire dal 2009 per Oni Press e portate in Italia da Edizioni BD dal febbraio 2020. Trovate qui la recensione del primo volume.

Tornata dall’Afghanistan dopo una missione in cui è rimasto vittima il proprio compagno, Dex – interpretata dalla mitica Cobie Smulders – torna a Portland ed intraprende la carriera da investigatrice privata per sostenere il fratellino Ansel e ripagare i suoi debiti di gioco. Sostenuta dall’amico ed ex criminale Grey (Jake Johnson), cerca di combattere la PTSD dovuta alla carriera da marine affogando nell’alcool e scontrandosi (e poi collaborando) con il detective della polizia Miles Hoffman (Michael Ealy). Nonostante un buon riscontro e un primo rinnovo per una seconda stagione, ABC ha cancellato la serie a causa dei ritardi di produzione dovuti all’insorgere della pandemia. La prima e unica stagione di Stumptown è andata in onda su Fox ed è disponibile nella sezione Star di Disney+.


SWEET TOOTH

La pandemia denominata “L’Afflizione” ha devastato il mondo e, dallo scoppio, si registrano un numero sempre maggiore di bambini appartenenti ad una razza ibrida uomo/animale. Gus, metà cervo, vive con suo padre nei meandri dei boschi del Nebraka: la società è collassata, nuove gerarchie anarchiche governano un mondo allo sbando in cui vige solo la legge del più forte. Sulla testa del piccolo Gus (così come su quella di tutti gli ibridi) c’è una taglia e nessun cacciatore si farà scrupoli per ottenerla. Nessuno tranne Jepperd. “Sweet Tooth“, opera in sei archi narrativi distribuiti in quaranta albi di Jeff Lemire, in veste di autore completo, è un’allegoria apocalittica che ruota intorno all’importanza di vivere in armonia con la natura (tema sempre presente nelle opere di Lemire): l’umanità è avvisata. Pubblicata per DC Comics/Vertigo dal 2009 al 2012, in Italia da RW Lion dal 2012 al 2015, è in corso una ristampa ad opera di Panini Comics.

Gus è interpretato dal dolcissimo Christian Convery nell’adattamento Netflix di Sweet Tooth. Prodotta da Robert Downey Jr. e sviluppata da Jim Mickle, la serie era stata ordinata già nel 2018: distribuita sulla piattaforma della grande N il 4 giugno scorso, è arrivata presentando una situazione terribilmente attuale. Nonostante la curiosa (e dolorosa) tempistica, la serie è un adattamento rispettoso dell’opera originale che ha guadagnato il rinnovo per una seconda stagione dopo il successo riscontrato tra pubblico e critica.


RIVERDALE

Quando la casa editrice MLJ Magazines inizia la pubblicazione di stori a fumetti sui giovanissimi Archie Andrews, Veronica Lodge e Betty Cooper, riscuote un successo così grande che, per essere immediatamente associata al proprio personaggio di punta, viene ribattezzata “Archie Comics“. Molto popolari tra i giovanissimi, l’incarnazione dei personaggi che ci interessa è quella del rilancio avvenuto nel 2014 a partire dal nuovo #1 di “Archie“, titolo che vedeva tra i già citati anche Jughead e Kevin Keller. Famiglia, amori, scuola, sesso, misteri, crimini sono le tematiche che caratterizzano trame prettamente teen. Gli albi di “Riverdale” in lingua originale sono presenti nel catalogo Prime Reading.

Conta ormai all’attivo ben cinque stagioni (ufficiale il rinnovo per una sesta) la serie TV “Riverdale“. Adattata per The CW dal capo creativo di Archie Comics, Roberto Aguirre-Sacasa, Riverdale è un teen drama mistery che vede i protagonisti impegnati a risolvere i crimini che infestano la città e gestire i rapporti interpersonali. Dopo una buona prima stagione, la serie ha tenuto la stessa struttura narrativa per quelle successive, toccando picchi fin troppo surreali. I personaggi hanno i volti di KJ Apa (Archie), Lili Reinhart (Betty), Camila Mendes (Veronica), Cole Sprouse (Jughead), Casey Cott (Kevin) e Madelaine Petsch (Cheryl). La serie va in onda su Premium Stories mentre le prime quattro stagioni sono presenti su Netflix e Prime Video.

Ambientate nello stesso universo di Riverdale, sono stati realizzati altri due adattamenti TV con protagonisti personaggi Archie Comics: “Chilling Adventures of Sabrina” e “Katy Keene“. Per saperne di più sulla prima, vi rimandiamo a questo ricco ed approfondito speciale dedicato; la seconda segue le vicende (ambientate cinque anni dopo quelle di Riverdale) della stilista wannabe Katy Keene (Lucy Hale) e della cantautrice Josy McCoy, già vista nella serie madre come cantante delle Pussycats. Cancellata dopo una sola stagione da The CW, è andata in onda su Premium Stories nel 2020.


LUCIFER

Personaggio comprimario in “Sandman” di Neil Gaiman apparso per la prima volta nel 1989, Lucifer Samael Morningstar ottiene dieci anni dopo uno spin-off in tre parti e, successivamente, una propria serie regolare Vertigo scritta da Mike Carey per un totale di 75 albi. L’angelo caduto ha regnato l’Inferno per 10 miliardi di anni, infliggendo pene ai dannati e mettendo i demoni l’uno contro l’altro: stanco della solita routine, chiude le porte dell’aldilà e decide di aprire un bar sulla Terra – il “Lux” a Los Angeles. Personaggio affascinante (in origine, il design è ispirato a David Bowie) e tra i più potenti esseri dell’universo DC Comics, gode ancora oggi di un enorme successo tra i lettori. “Lucifer” è stata pubblicata in Italia a partire dal 2009 da Planeta DeAgostini e RW Lion; per Panini Comics, è in corso di pubblicazione la nuova serie scritta da Dan Watters, all’interno della collezione “Sandman Universe“.

Lo sviluppo televisivo di “Lucifer” ha inizio nel 2014, con l’emittente Fox pronta a distribuire il prodotto. Nel 2016 è, quindi, Tom Ellis a dare volto al protagonista: fuggito dall’Inferno cinque anni prima, ha aperto il Lux a Los Angeles ed inizia a collaborare con il dipartimento di polizia della città. Diventato partner della detective Chloe Decker (Lauren German) grazie ai suoi poteri di persuasione, inizia a sviluppare con lei un rapporto di amore/odio regalando una delle ship più amate degli ultimi anni. Pur riprendendone il setting iniziale e i diversi personaggi, la serie si discosta non poco dall’opera originale ma, nel complesso, offre un buon intrattenimento. Dopo una prima cancellazione avvenuta nel 2017, la serie è stata salvata da Netflix (dove è completamente disponibile) che ha prodotto e distribuito altre tre stagioni in quattro blocchi.


HELLBLAZER – CONSTANTINE

Altro personaggio inizialmente secondario che guadagna una serie regolare Vertigo è John Constantine. Creato da Alan Moore sulle pagine di “Swamp Thing“, John Constantine è un esperto di magia bianca, esorcismi, demoni, possessioni e tutto ciò che possa fargli sporcare le mani con l’occulto. Ispirato nell’aspetto a Sting, nel 1988 diventa protagonista della serie “Hellblazer“, scritta da Jamie Delano, in cui acquisisce una caratterizzazione più definita: con indosso il trench giallo, John è sempre alla ricerca della prossima magia che possa farlo sentire vivo e provocargli una scarica d’adrenalina. “Hellblazer” viene pubblicata fino al 2013, per un totale di 300 numeri e vede avvicendarsi autori del calibro di Ennis, Ellis, Azzarello, Morrison, Gaiman, Milligan. In Italia, dopo alcuni numeri pubblicati da Comic Art e Magic Press, sono Planeta DeAgostini e successivamente RW Lion a portare l’opera completa. Dallo scorso marzo, Panini Comics ha iniziato la pubblicazione di “Hellblazer: Ascesa e Caduta” di Tom Taylor e Darick Robertson, ultima serie dedicata a John Constantine.

Una sola stagione prodotta da NBC ha come protagonista l’Hellblazer televisivo, interpretato da Matt Ryan. Per un totale di 13 episodi, “Constantine” ruota intorno al tormentato passato del protagonista e alle sue capacità investigative del paranormale. Nata sotto i migliori auspici, la serie apporta alcune modifiche al personaggio che non convincono il pubblico (vizio del fumo ridotto e orientamento sessuale cambiato rispetto alla controparte cartacea) che si conclude con una cancellazione. A partire dalla quarta stagione di “Arrow“, Constantine (sempre interpretato da Ryan) entra a far parte dell’Arrowverse e si unisce al gruppo delle Leggende nello spin-off “Legends of Tomorrow“. La serie in solitaria è stata trasmessa su Premium Action – stessa casa “italiana” dell’Arrowverse – nel 2015 e su Italia1 nel 2016.


HAPPY!

A Natale, l’ex poliziotto corrotto ed ora investigatore privato senza morale Nick Sax, vede un cavallino azzurro volante che lo prega di salvare una bimba in pericolo. Dipendente da tutto ciò che crei dipendenza (gioco, alcool, fumo, sesso), Nick cederà piano piano alle richieste di Happy e tra una scazzottata e l’altra salverà il c**** di Natale alla piccola bimba… e a se stesso. Miniserie in quattro numeri scritta dalla superstar Grant Morrison e disegnata da Darick Robertson, è un concentrato di adrenalina e perversione, di pugni e sparatorie con un velo critico-pessimista sulla società contemporanea caratteristico dell’autore. Pubblicata da Image Comics tra il 2012 e il 2013, arriva in Italia grazie Bao Publishing nel 2013. In occasione del lancio della serie TV, è stata realizzata una ristampa in edizione deluxe.

Christopher Meloni è un volto storico di “Law & Order – Unità vittime speciali” e vederlo nel ruolo di un poliziotto diverso da Elliott Stabler destò parecchia curiosità: il suo Nick Sax in “Happy!“, adattamento SyFy della graphic novel di Morrison, è davvero spassoso. Le due stagioni sono disponibili su Netflix ma la serie ci è piaciuta così tanto che trovate le recensioni dedicate qui e qui.

 

 

 

 

 


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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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