L’ispirazione è il traino di ogni scrittore. Che provenga da un’esperienza personale, dalla visione di un film, dalla lettura di un libro, o da qualsiasi altro elemento che lo circondi, l’ispirazione è quella scintilla che scatta e che permette agli autori di focalizzare ed elaborare pensieri tramutandoli in arte e opere.
Spesso e volentieri un artista trova l’illuminazione in una Musa, a cui dedica momenti di gioia, passione, dolore, rabbia o semplicemente pensieri di quello che la vita ha messo sulla sua strada, tramutandoli in racconti, versi, fumetti, film e qualsiasi altra forma d’arte. Seducenti, dannate e ipnotiche, le Muse sono il fulcro da cui partono e allo stesso modo convergono idee, progetti e ossessioni.

Stefano Fantelli, autore ‘bonelliano’ di alcune delle storie recenti più weird di Zagor e soprannominato negli ambienti magici Il Brujo, si mette a nudo e dedica alla ‘sua’ Musa poesie, ballate e canzoni nel suo nuovo libro, NecRomantica Musa Blues, edito dalla Cut-Up Publishing, dove amore e morte (tanto distanti quanto vicine) si intrecciano in più di un’occasione nei versi a tratti onirici che compongono questa raccolta di pensieri e visioni che ben si adattano a un accompagnamento musicale Blues richiamato nel titolo.
Storie che passano da Houdini a Jim Morrison sino ad arrivare a Gwen Stacy e Mary Jane Watson, muse (e amori) a loro volta di Peter Parker ma altresì di molti lettori di Spider-Man.
Storie malinconiche, personali e riflessive proprio come la note dei più talentuosi bluesmen, ma anche tetre e tenebrose come si confà alla musica associata (erroneamente) in origine, più di una volta, al Diavolo. Ma il Blues è anche un canto liberatorio che viene gridato al cielo e Fantelli, con NecRomantica Musa Blues cerca di condividere, forse in maniera quasi catartica, con il suo pubblico riflessioni, concetti e opinioni.
NecRomantica Musa Blues – La genesi attraverso le parole del suo autore

Stefano Fantelli – Partiamo dal presupposto che tutto quello che scrivo è sempre, da sempre, un po’ autobiografico. Scrivi di quello che sai. Prima vivi e poi scrivi, sono regole che ogni aspirante autore dovrebbe stamparsi a fuoco nel cervello.
E le storie del Brujo, personaggio che ho creato più di vent’anni fa, sono senza dubbio particolarmente autobiografiche e quindi il personaggio potrebbe essere considerato un po’ come il mio alter ego. E “Brujo”, da allora, è diventato anche il mio soprannome, tanto da essere conosciuto in questo modo spesso anche in ambito professionale.
Il Brujo però è anche appunto un personaggio di fantasia, un cacciatore di fate vampire. “Il massimo esperto delle stronzate paranormali più assurde”, come si definisce lui.
Necromantica Musa Blues è un viaggio attraverso storie in cui il Brujo ogni tanto fa capolino e così la sua Musa. Si tratta di piccole storie raccontate in versi, ma che nessuno si spaventi per questo: è qualcosa di molto simile a un concept album, anche se la musica non è fornita con il volume.Diciamo che durante la lettura ognuno può scegliere il sottofondo che preferisce. Benedetto Croce diceva che fino a diciotto anni tutti scrivono poesie e che da questa età in poi ci sono solo due categorie di persone che continuano a scriverle: i poeti e i cretini. Quindi io preferisco definirle canzoni. Che parlano di morte e di amore, a volte anche per riderne, parlano di musica e di folklore, di sogni, di fate e di mostri, ma sempre con uno stile gotico e dark, nel modo più poetico possibile.
Non sono forse morte anche alcune delle più belle donne protagoniste delle storie di Edgar Allan Poe o di Tim Burton? Eppure è impossibile non innamorarsi di loro.
In questo viaggio onirico tra gli oscuri meandri della mente e del passato dell’autore, Fantelli è accompagnato da Paolo Massagli, disegnatore di Dylan Dog per Sergio Bonelli Editore, ma anche vero e proprio ‘illustratore dell’incubo‘ che, con il suo tratto gotico e avvolgente, ha trovato la chiave per portare su carta con illustrazioni dal potente impatto visivo i versi contenuti all’interno di NecRomantica Musa Blues.
Per Fantelli è stata quasi una scelta ‘imposta’ quella di Massagli, perché in lui ha visto quell’artista unico che poteva dare vita, tramite i suoi disegni, ai pensieri più reconditi e che con le sue illustrazioni ha aggiunto un tocco personale e intimo.
Stefano Fantelli – Ho sempre pensato che questo progetto dovesse essere illustrato e Massagli era il più adatto a realizzare la parte grafica di questo libro, con il suo stile personalissimo, i suoi personaggi femminili emaciati e tormentati eppure così sensuali e gotici.
Conoscevo già Paolo perché avevamo realizzato una storia breve insieme un po’ di anni fa e abbiamo continuato a sentirci e a seguirci reciprocamente. Lui ora è entrato nello staff dei disegnatori di Dylan Dog, che è un fumetto totalmente nelle sue note, e io lavoro ormai da circa 8 anni come sceneggiatore di Zagor, ma nonostante le scadenze abbastanza serrate siamo riusciti a portare a termine Necromantica Musa Blues in tempi brevi perché è qualcosa che entrambi sentivamo di voler fare, è un libro che non riuscivamo più a tenere dentro di noi.
E Massagli ha interpretato i miei testi come solo lui poteva fare. Credo che questo libro non parli solo del Brujo e di Musa e di tutte le altre storie e i personaggi che gli ruotano intorno (come un circo, il circo del testo che apre il volume, il circo della vita), ma in un certo senso parla anche di Paolo, attraverso le sue illustrazioni.
Il suo contributo quindi è stato essenziale come lo era l’assenzio per Rimbaud. Ho scelto Massagli perché per lui il disegno è la vita come lo è per me la scrittura.
Quello che si prefissa di fare, secondo chi scrive, NecRomantica Musa Blues è di trascinare in alcuni degli incubi e dei ricordi, scritti e visivi di Fantelli e Massagli, il lettore che, a sua volta, potrebbe scoprire che non sono tanto distanti dai propri pensieri, incubi o semplicemente sogni di una vita mai vissuta, ma che può ritrovare nei versi del Brujo.
Gli autori di NecRomantica Musa Blues
Stefano Fantelli – bio fornita dall’autore
Stefano Fantelli, scrittore e sceneggiatore di genere horror e new weird, ha pubblicato più di venti libri tra romanzi, raccolte di racconti e graphic novel. Nel 2024 è uscito il graphic novel Julian, da lui sceneggiato su soggetto di Carlo Lucarelli, che ha ricevuto diversi riconoscimenti. Dello stesso anno è l’albo speciale del Docteur Mystère, “Il tesoro di Rimini”, scritto da Fantelli e disegnato da Lucio Filippucci. Nel 2025 è uscito il volume Necromantica Musa Blues, illustrato da Paolo Massagli.
Da diversi anni lavora come sceneggiatore per le testate Zagor e Dylan Dog della Sergio Bonelli Editore. Attualmente sta scrivendo un nuovo fumetto horror western insieme a Joe Lansdale. Non si sa nulla di quel che tiene sepolto in giardino.
Paolo Massagli, disegnatore e autore di fumetti, ha pubblicato Alice Nel Paese Degli Orrori e O.Z. Nel 2017 ha scritto e disegnato per Inkiostro Edizioni la storia dell’albo speciale della serie cult The Cannibal Family creata da Stefano Fantelli e Rossano Piccioni. A Lucca Comics 2018 ha presentato il suo fumetto Come un insetto, opera che gli ha fruttato la candidatura come miglior autore unico italiano al Treviso Comic Book Festival. Nel 2021 è uscito il volume Oscura Ossessione, su testi di Gianfranco Staltari (Cut-Up Publishing).