Miracleman – L’ingresso nell’Universo Marvel dovrà essere ponderato

Tom Brevoort, Editore Esecutivo di Marvel Comics, ha parlato del possibile ingresso di Miracleman nell’Universo Marvel e l’interazione con gli altri supereroi della Casa delle Idee.

In una lunga corrispondenza su Substack, Tom Brevoort ha parlato del possibile ingresso nell’Universo Marvelprincipale” di Miracleman. Come ben sappiamo (ve lo avevamo detto qui), il personaggio tornerà protagonista della serie regolareMiracleman: The Silver Age, esattamente dal punto in cui si era interrotta quasi trent’anni fa. A tirare le redini, ancora una volta Neil Gaiman ai testi e Mark Buckhingam ai disegni.

L’Editore Esecutivo della Casa delle Idee ha risposto ad una domanda ricevuta sulla piattaforma circa la possibilità di far interagire il personaggio con gli altri supereroi Marvel Comics. Ecco la sua risposta:

“Dovremo aspettare e valutare a che punto sia la sua storia per decidere se portarlo nell’Universo Marvel mainstream ma così, a bruciapelo, posso dire che non sarebbe molto differente da quello che è successo ai personaggi di Watchmen nell’Universo DC. Ma devo dire che questo li ha resi un po’ meno speciali. L’aspetto che rende Miracleman degno di nota, così come Watchmen, è che il suo mondo è tangibile. La struttura alla base è di fondamentale importanza per entrambe le serie: come l’arrivo di un individuo super-potenziato possa distorcere il tessuto della società umana. Mentre io posso pensare che ci sia del divertimento nel vedere il Dottor Manhattan lanciare frecciatine a Superman e Batman scontrarsi con Rorschach, il fatto è che, nell’Universo DC, queste sono altre maschere che vanno ad aggiungersi in un mare di altri simili. Allo stesso modo, nell’Universo Marvel, Miracleman sarebbe solo un altro Sentry, un altro Blue Marvel, un altro Hyperion – un tizio che può giocarsela punto a punto con Thor ma che non è intrinsecamente molto più interessante in un altro contesto al di fuori di questo. 

Ciò che ha reso Miracleman interessante è che non è completamente una storia di eroi, anzi. È una storia di fantascienza, con tutti i cambiamenti del suo mondo che sono riconducibili ad un unico evento: lo schianto dell’astronave Qys negli anni ’40. Molto della parte supereroistica nella serie deriva da quell’incidente. Io non ho assolutamente alcun problema, per esempio, a realizzare una serie di variant cover in cui Miracleman interagisce con gli altri eroi ma vederlo parte di un crossover sarebbe per me un’eclissi totale per quanto fatto in precedenza – una caduta di stile che sarebbe meglio evitare. Non significa che è da evitare a priori ma significa che avrà bisogno di idee chiare e dovrà essere ponderato.”

Cosa pensate di queste parole? Preferite che un personaggio come Miracleman rimanga in un universo (narrativo) a sé? Fatecelo sapere nei commenti come sempre!

Fonte: Substack


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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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