Milo Manara sul fumetto: «Ai giovani piace chiamarlo graphic novel, li capisco…»

Il Maestro del fumetto, Milo Manara, è intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘Gli Acchiappafantasy’ su Radio Cusano Campus condotta da Andrea Lupoli, Camilla Vitanza e Piercarlo Fabi, in occasione dell’uscita del suo ultimo lavoro “Caravaggio-La Grazia” edito da Panini Comics

manara©SimoneFlorena
Riportiamo alcuni passaggi della bella intervista che il Maestro Milo Manara ha rilasciato alla trasmissione “Gli Acchiappafantasy” di Radio Cusano Campus, che ringraziamo per la disponibilità

 

Milo Manara – Caravaggio fonte d’ispirazione

“Per tutti gli autori di fumetti e illustratori, Caravaggio rappresenta una specie di santo protettore perché è stato il primo ad utilizzare la pittura in senso narrativo. La sua pittura racconta delle storie, si può dire tranquillamente che Caravaggio sia l’inventore della fiction; il Merisi organizzava il suo set proprio come un vero cineasta prendendo attori e figuranti per predisporre le scene. La vita fatta di luce e ombra fu d’ispirazione principale per la sua pittura.
Il mio libro racconta per la prima volta un episodio cruciale della vita dell’artista che è un litigio fra lui ed un cavaliere di Malta. A seguito di questo avvenimento, Caravaggio è stato imprigionato riuscendo però ad evadere. Gli anni maltesi sono stati ricostruiti grazie al recupero di alcuni documenti che erano andati perduti anni prima. Ma non sappiamo molto altro dei suoi spostamenti da Napoli alla Sicilia. Ho cercato quindi di ricostruire con la fantasia alcuni episodi che però fossero verosimili.

Caravaggio_La-Grazia_Copertina

Milo Manara – L’arte figurativa

“L’arte figurativa di oggi non è più percepita dalla collettività come in passato. A sostituirla sono subentrati il cinema e la televisione. Quando la pittura era l’unica forma di rappresentazione, in essa convergevano tutte le esigenze umane di auto rappresentarsi. Questa funzione sociale è stata totalmente ereditata dal cinema, dalla televisione e anche dai fumetti. Mentre mi pare che l’arte figurativa abbia perso un po’ il contatto con la società civile. La pittura non esercita più una grande influenza sulle persone, è qualcosa che vive autonomamente in una torre d’avorio.”

caravaggio la grazia
Milo Manara su Zerocalcare e i giovani autori italiani

“D’altra parte se devo considerare l’autore dei fumetti che attualmente trovo più interessante mi viene in mente Zerocalcare, il cui disegno è del tutto espressionista ed inventato. Anche se le storie sono molte realistiche, hanno comunque degli inserti di assoluta fantasia potremmo parlare quasi di ‘realismo magico’ come nella letteratura sudamericana. Penso a ‘Dimentica il mio nome‘ una storia molto bella di Zerocalcare dove ci sono degli inserti, come quello delle volpi, delle irruzioni del fantastico, li in un fatto del vissuto quotidiano come la morte della nonna. La libertà del fumetto, consiste proprio nel poter rappresentare qualsiasi tipo di fantasia. Il connubio fra realtà e fantasia è il regno del fumetto. Zerocalcare è uno degli autori più interessanti ma mi piace moltissimo anche Paolo Bacilieri oppure Fior. Giovani autori che fanno ben sperare nella continuità di questo benedetto fumetto, anche se ai giovani piace chiamarlo graphic novel, li capisco perché il termine fumetto ha questa connotazione un po’ infantile.”

Potete ascoltare il podcast della trasmissione cliccando qui.

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