Le 5 serie TV dal finale perfetto (secondo noi)

I finali più belli, quelli che ci hanno fatto stringere il cuore e dato un senso di appagamento totale. Quelli che in alcuni casi hanno persino riabilitato una serie, quelli che ci hanno sorpreso ed emozionato. Queste sono le 5 serie TV dal finale perfetto, almeno secondo noi

speciale serie tv finale perfetto

Stilare classifiche, si sa, non è mai semplice. Stilare una classifica sulle serie TV, forse, è impresa titanica: c’è chi si affida ai dati dei network, chi si basa sulla popolarità della serie stessa, chi sull’affetto verso quel prodotto. Insomma, avere una classifica che soddisfi tutti – e tutti i gusti – è quasi impossibile.

Ecco quindi che vi propongo una lista di quelli che sono i finali di serie “perfetti”: non i migliori in assoluto nella storia dell’universo intero, ma quelli che si sono rivelati coerenti, emozionanti e hanno reso giustizia al resto della serie, quelli che non ci hanno deluso e che, magari, sono andati oltre le nostre aspettative.

ATTENZIONE AI POSSIBILI SPOILER!

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SCRUBS_ MY FINALE, 8×18

Qualcuno ha detto “e la nona stagione?”?! Dai ragazzi, non scherziamo.

“My Finale” è, nelle parole di JD, ciò che tutti ci auguriamo nella vita, per il nostro futuro: essere felici. L’incertezza del domani non deve farci perdere positività, intraprendenza, sorriso: ciò che ci riserva non deve spaventarci ma renderci fiduciosi perché “chi può dirmi che le mie fantasie non si avvereranno… almeno questa volta?”.

Scommetto che tutti noi, nella scena del saluto a JD lungo il corridoio, ci siamo immaginati lì, uniti al resto del cast e a tutti i personaggi apparsi nella serie, per un caloroso e doveroso applauso. Se c’è un’immagine che possa descrivere il “lieto fine” delle fiabe non ci penserei due volte e sceglierei JD davanti al film della sua vita.

My finale, our finale.

 

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BREAKING BAD_ FELINA, 5×16

Date uno sguardo alla tavola periodica; cercate Ferro, Litio e Sodio: Fe-Li-Na.

Il Ferro delle armi, del sangue sparso sul pavimento nell’ultima scena di Walter; il Litio della meth; il Sodio…delle lacrime versate salutando un’ultima volta una delle migliori coppie del piccolo schermo.

Il finale di BrB ci spezza in due così come si spezza in maniera definitiva il legame tra Walter e Jesse: due persone che iniziano agli antipodi e, dopo essersi incontrate, finiscono di nuovo agli antipodi, eppure da parti opposte, come due atomi che si urtano, si fondono e poi si separano nuovamente. Impossibile non essere tristi per WW eppure avere la consapevolezza che quella fine era inevitabile.

Una fine che rimarrà nella storia. E nei cuori.

You’ve been the danger, Walt.

 

The Change Constant/The Stockholm Syndrome

THE BIG BANG THEORY_LA SINDROME DI STOCCOLMA, 12×24

Quasi 300 episodi per ricevere il premio che ogni scienziato desidera: il Nobel. Una storia iniziata su un divano con gli amici di sempre, giochi di società, gag e serate a tema: prendere il tanto bistrattato (Mega)Nerd e portarlo alla ribalta, farlo amare dal pubblico e renderlo un esempio di perseveranza, costanza e dedizione: Chuck Lorre trasforma un cervellone del Texas nell’eroe di tutti i giorni, quello che possiamo incontrare tra i banchi di scuola.

Sheldon & Co. hanno reso la scienza cool avvicinando molti di noi alla Fisica, all’Astronomia, all’Ingegneria (ma questo non diteglielo!), facendoci scoprire, episodio dopo episodio, qualcosa in più del mondo che ci circonda.

Importantissimo (e di forte attualità nella comunità scientifica) che il premio sia stato condiviso, giustamente, con Amy. D’altronde chi non desidera avere successo in amore e nel lavoro?

Bang-zinga!

 

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GOTHAM_L’INIZIO, 5×12

Va bene: forse Gotham non è piaciuta proprio a tutti.

Va bene: manca, fino a questo momento, il Pipistrello, eppure ci sono tutti i villains.

Ed ecco allora che “L’inizio” (tra l’altro 100esimo episodio della serie) rappresenta il picco massimo raggiungibile: in una Gotham in fibrillazione per il ritorno a casa di Bruce Wayne dopo dieci anni – sì, sì, come in Anno Uno- Gordon (interpretato magistralmente da Ben McKenzie) si trova ad affrontare un’ultima minaccia prima della comparsa di Batman.

In quel momento, all’accensione del segnale, tutti ci siamo emozionati: vedere per la prima volta il Cavaliere Oscuro rende il finale degno di nota, regalandoci il tanto sospirato arrivo.

Mani in alto, GISIPIDDI’!

 

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ORANGE IS THE NEW BLACK_HERE’S WHERE WE GET OFF, 7×13

Abbiamo salutato le nostre beniamine del carcere di Litchfield in un ultimo episodio ricco di momenti di grande impatto emotivo. Un episodio che non punta a grandi colpi di scena o a folli stravolgimenti ma che spinge questa cruda e intensa dramedy più verso il drama.  Ci lascia l’amaro in bocca per le separazioni, per le ingiustizie subìte, per le morti affrontate; l’angoscia e la disperazione di Taystee ci fanno realizzare che non tutte le storie hanno un lieto fine.

Eppure ogni singola detenuta lascia qualcosa di inestimabile dietro di sé, un’eredità, un retaggio importante che riempiono di coraggio e di speranza.

E allora grazie, grazie per esservi mostrate. Noi vi vediamo.

I’ll remember all your faces.

 

Cliccando QUI scoprirete quali sono stati le conclusioni che invece ci hanno più deluso.
Aspettando la prossima stagione televisiva, ricca di ultime stagioni, quali sono i vostri finali “perfetti”?

Grazie a Caterina per la preziosa collaborazione


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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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