La città incantata – Lo Studio Ghibli risponde alle domande dei fan

Lo Studio Ghibli ha condiviso diversi aneddoti e curiosità su La città incantata lasciando a bocca aperta i fan

La città incantata - Lo Studio Ghibli risponde alle domande dei fan

Lo Studio Ghibli ha cercato di soddisfare le curiosità dei fan su La città incantata, film che è valso l’Oscar e Orso d’Oro nel 2003 allo Studio d’animazione, scritto, realizzato e diretto dal Maestro Hayao Miyazaki. Durante uno speciale Q&A su Twitter dedicato al film, lo Studio ha risposto a diverse domande poste dai fan e ve le riproponiamo di seguito:

Q: Perché è stato scelto il titolo “Sen to Chihiro no Kamikakushi”? C’erano altri titoli candidati? 

A: In fase propositiva si parlò di “Sen no Kamikakushi”. Ad un certo punto, poiché il film era la storia di Chihiro, il titolo fu cambiato in “Sen to Chihiro no Kamikakushi”.

Q: Qual è il significato dietro la misteriosa roccia simile al Dharma davanti al tunnel?

A: “Parliamo del Seki jin (persona rana). In Giappone, ‘Sekijin’ è l’immagine di pietra di una persona, e questa assomiglia un po’ a una rana.

Q: Nel Ghibli Park è prevista la costruzione di quel tunnel?

A: Abbiamo chiesto a Goro, che sta costruendo l’acclamato Ghibli Park. Goro ha detto: “Sto facendo ‘quel’ tunnel.

(La notizia che il tunnel de La città incantata sarà costruito al Ghibli Park ed è una rivelazione importante, visto che molti dettagli vengono tenuti nascosti e così sarà fino all’apertura del parco il prossimo autunno!).

Q: Mi piacerebbe saperne di più sulle cose, i luoghi ecc. che sono stati usati come riferimenti nella realizzazione di questo lavoro.

A: Le posizioni non sono state specificate come “questo luogo”. Miyazaki ricorda i luoghi che ha visitato e li disegna mentre usa la sua immaginazione per riempire le parti che non riesce a ricordare. Si dice che il misterioso quartiere dei ristoranti che appare all’inizio del film sia stato disegnato pensando all’immagine dei distretti dei bar di Yurakucho e Shinbashi (I distretti dei ristoranti di Yurakucho e Shinbashi sono pieni di bar gremiti, posti a sedere casual in casse o sgabelli all’aperto e lanterne sospese, che creano un’atmosfera fantastica di notte. Tuttavia, i ristoranti nel film sono leggermente più magici di quelli nella vita reale).

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D: I personaggi come Rin, che sono disegnati come umani, sono umani? O sono un altro tipo di creatura?

A: Per quanto riguarda gli operai dello stabilimento balneare, gli uomini sono uomini rana e le donne sono lumache. Rin ha un determinato aspettosolo perchè ha un rapporto stretto e ravvicinato con Chihiro.

Q: Voglio saperne di più sui pulcini che sono stipati nella vasca da bagno!

A: Sono divinità/spiriti pulcini chiamati “Ootori-Sama”. A proposito, anche “Ushi Oni” si immerge in queste acque. Secondo Miyazaki, la vita dei giapponesi era molto dura, e così è nato lo stabilimento balneare dove dei e yokai potevano trovare sollievo dalla fatica. Ora, 20 anni dopo, quello stabilimento balneare potrebbe fiorire ancora di più…

Q: Per quanto riguarda le terme, approssimativamente che anno viene preso di riferimento?

A: È modellato sugli edifici “Giyofu” che erano popolari dalla fine del periodo Edo all’inizio dell’era Meiji, Il modello tuttavia prende ispirazione dallo  stesso Studio Ghibli. Per lavorare allo Studio Ghibli, devi salire  all’ultimo piano e dire a Toshio Suzuki: “Per favore, fammi lavorare” (nel film Chihiro deve raggiungere l’ultimo piano con l’ascensore per chiedere lavoro a Yubaba).

Giyofu era uno stile architettonico giapponese che imitava le facciate in stile occidentale, ma per realizzarle utilizzava le tradizionali tecniche di costruzione giapponesi. Sebbene fosse popolare durante il primo periodo Meiji (1868-1912), scomparve una volta che si diffuse la conoscenza delle tecniche di costruzione occidentali. Per quanto riguarda il commento sul dover chiedere a Suzuki un lavoro all’ultimo piano dello Studio Ghibli, questa è un’altra correlazione tra le nuove assunzioni allo Studio Ghibli e l’esperienza di Chihiro. Nel film, Chihiro prende l’ascensore fino all’ultimo piano per chiedere un lavoro a Yubaba, il che ci fa chiedere… Yubaba è modellata su Toshio Suzuki?

Q: Ho la sensazione che la polpetta di riso che Haku ha dato a Chihiro contenesse qualcosa dentro

A: Lo storyboard dice: “Tre polpette di riso (senza alghe)”. Lascerò alla tua immaginazione se contenesse degli ingredienti.

Q: I movimenti di senza volto sono un po’ felini…? Questo è quello che penso; a ogni modo c’erano animali ecc. a cui si riferiva per il personaggio?

A: Gli “animali” in quanto tali non erano usati come riferimento, ma il personale dell’epoca disse: “Ci sentivamo come se stessimo consolidando le parti malate delle persone con le ossessioni che tutti hanno”.

Q: Senza volto è un dio? C’è un motivo per cui non gli è stato permesso di entrare nello stabilimento balneare?

A: Senza volto non è un dio, ma Miyazaki all’epoca osservò: “Senza volto è dentro tutti noi” (Senza volto è come se fosse il lato egoistico e indulgente che vive dentro tutti noi. Se permettiamo a quel lato di diventare selvaggio o scegliamo di domarlo, dipende interamente da noi).

Q: Perché Senza volto si chiama così?

A: Miyazaki disse che Yubaba, Senza volto e Chihiro rappresentano ciascuno “il volto di un individuo”. Tutti hanno pregi e difetti. Credo che abbia creato un personaggio chiamato Senza volto per simboleggiare il fatto che gli esseri umani non possono essere disegnati con un solo lato.

La città incantata - Lo Studio Ghibli risponde alle domande dei fan

Q: Quando è stato rilasciato all’estero, che tipo di reazione e impressione hanno ottenuto concetti prettamente giapponesi sul pubblico straniero? Inoltre, al momento della produzione, il film è stato realizzato pensando anche alle reazioni all’estero?

R: Le reazioni variavano da paese a paese. Ci sono stati paesi in cui l’aspetto di Senza volto ha rubato la scena e altri in cui è stato accolto dal pubblico con risa. Miyazaki non fa film pensando alle reazioni all’estero. Suzuki dice: “Se i giapponesi fanno cose che solo i giapponesi possono fare, diventerà un’opera globale”.

Q: Come distinguere Yubaba da Zeniba?

A: Nella fase bozze iniziali c’erano differenze nette tra Zeniba e Yubaba. Nella fase dello storyboard, si pensava che sarebbe stato meglio che fossero esattamente uguali. Un membro dello staff ha detto: “Yubaba ha una verruca sul petto e Zeniba ha quattro verruche sul petto”, ma non possiamo confermarlo (ride).  Ecco l’aspetto che avevano inizialmente le sorelle:

Un aneddoto carino riguarda Yubaba, definita così potente che può eseguire tutti i tipi di magia, persino attacchi energetici come il Kamehameha.

Q: C’è un motivo per cui l’elastico per capelli di Chihiro brilla alla fine?

A: Quell’accessorio per capelli è l’unica prova che Chihiro ha lavorato allo stabilimento balneare. Si può dire che è stata una scelta di direzione per lasciare un’impressione nello spettatore (la scena in cui Chihiro alla fine guarda indietro con l’elastico tra i capelli è così profonda che è incorniciata ed esposta su un muro dello Studio Ghibli).

Q: Come ha fatto Chihiro a capire che i suoi genitori non erano nel gruppo dei maiali alla fine?

A: Non sono sicuro del motivo, ma ti prego di leggere il romanzo per bambini Krabat, da cui Miyazaki-san è stato fortemente influenzato. Krabat è un romanzo fantasy del 1971 scritto da Otfried Preußler, che tratta del richiamo del male e della magia nera. C’è una scena nel libro in cui il personaggio principale distingue il corvo trasformato da 12 corvi, che è probabilmente l’ispirazione dietro la scena in La città incantata.

Q: Quanti giorni sono trascorsi da quando Chihiro si è persa nella misteriosa città, ha lavorato nello stabilimento balneare e ha lasciato il tunnel?

A: Suzuki sostiene la teoria dei tre giorni. Quando i genitori di Chihiro salgono in macchina come se nulla fosse, l’interno dell’auto è pieno di polvere, quindi il passare del tempo potrebbe cambiare da un’estremità all’altra del tunnel.

Q: Chihiro e Haku si sono mai incontrati dopo?

A: Haku era lo spirito del fiume che scorre vicino alla casa dove viveva Chihiro. Se Chihiro dovesse mai visitare quel fiume… 

La città incantata è liberamente ispirato al romanzo fantastico Il meraviglioso paese oltre la nebbia della scrittrice Sachiko Kashiwaba – edito in Italia dalla Kappalab come La città incantata al di là delle nebbie.

Chihiro è un bambina di 10 anni, capricciosa e testarda, che sta traslocando con i genitori dalla sua vecchia casa. Durante il viaggio si imbatte con loro in una sorta di mondo segreto, pieno di cibi deliziosi e numerose leccornie: la vista di tutto quel ben di Dio attira come le api al miele i genitori della piccola, che cominciano a mangiare tutto a dismisura senza nemmeno preoccuparsi di dover chiedere il permesso a qualcuno. Scopriamo che quel cibo era in realtà riservato a degli Dei antichi, che per punirli decideranno di trasformarli in maiali. A questo punto Chihiro non ha scelta, è una ragazzina coraggiosa e decide di trovare il modo di salvare i suoi genitori.

Lo Studio Ghibli sta cercando di espandersi oltre il campo dell’animazione come ad esempio, con la realizzazione del suo prossimo parco di divertimenti, che darà vita ai suoi più grandi successi. Il parco si svilupperà in un’area di oltre 200 ettari nell’Expo Park, luogo situato nella prefettura di Aichi, vicino Nagoya e promette di essere davvero un luogo da sogno. 

Il film d’animazione è attualmente disponibile su Netflix. Se volete saperne di più su La città incantata, recuperate il nostro speciale!


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Sig.ra Moroboshi

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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