Stargate, Moebius e mondi lontani – Meganerd intervista LuFio

A settembre è uscita la sua seconda graphic novel per Bao Publishing, La Serpe, che ha confermato LuFio come giovane virtuoso della narrazione. Durante Lucca Comics & Games 2023 abbiamo fatto con lui un’interessante chiacchierata, per conoscerlo meglio 

copertina intervista lufio

Ha esordito per Bao Publishing nel 2020 con Il Cubo dei Mille Mondi, una graphic novel descritta come Jumanji se fosse stato scritto da Jorge Luis Borges. A distanza di tre anni, LuFio (all’anagrafe Luca Fiore) torna con un nuovo romanzo grafico, La Serpe, più intimista del precedente eppure a suo modo corale, in cui le relazioni umane rivestono una posizione centrale. Lo abbiamo incontrato nell’affollatissimo padiglione Napoleone durante Lucca Comics &Games 2023 e ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda.


Ciao Luca, grazie mille per essere qui con noi. Iniziamo subito: questa è la tua seconda opera per Bao Publishing, prima c’è stato Il cubo dei mille mondi, che è stato il tuo esordio un romanzo grafico. 
Sì, questo però, a differenza del precedente, racconta la storia di due ragazze e dei traumi che hanno subito. Andando avanti nella vicenda, cercheranno di affrontare i propri demoni. Realizzarlo è stato molto impegnativo, soprattutto dal punto di vista di sceneggiatura e scrittura, perché ho voluto rivedere alcune cose e volevo cercare di trattare determinati argomenti come, per esempio, la paura e la repulsione per ciò che è diverso da noi o che non capiamo. E poi definire noi stessi, siamo noi che decidiamo chi siamo veramente e non le persone che non ci capiscono o che vogliono etichettarci come fossimo oggetti, lasciandosi influenzare. Impegnativo davvero, ma torno ora dal firmacopie e sono molto contento di sentire il riscontro positivo delle persone che lo hanno letto.

In entrambe le tue opere hai messo la componente di mondi “altri” e lontani: da dove arrivano? 
Questi mondi arrivano un po’ dalle passioni che ho avuto da piccolo, in primis cito sempre Stargate, il film degli anni ’90. In quel periodo ero fissato con l’antico Egitto, i misteri che circondano le civiltà antiche e le leggende legate a queste popolazioni, che parlavano di mondi abitati da divinità. Mi hanno sempre affascinato, per cui ho creato un mondo che ho chiamato Alazashea, che ne Il cubo dei mille mondi si vede per intero. Ne La Serpe, invece, c’è una sua influenza, a causa di un cataclisma – visibile già nelle prime pagine – che ne ha portato una porzione in un mondo che potrebbe tranquillamente essere il nostro.

COVER IL CUBO DEI MILLE MONDI

In La Serpe hai sondato molto il lato intimista e psicologico dei personaggi: quando lavori sulla psicologia, cos’è che ti piace maggiormente raccontare? 
Non ho una risposta diretta, nel senso che la psicologia dei personaggi di solito la definisco su carta: a volte, oltre al nome, ho in mente anche la figura di quella persona e il suo passato. Poi, mano a mano che scrivo, mi butto sul disegno cercando di modellarlo secondo quello che ho immaginato del suo background. Per esempio, in quest’ultimo fumetto, mi sono affezionato tantissimo a Helene, la poliziotta, che ha una personalità molto simile a un personaggio secondario de Il cubo dei mille mondi. Ha un carattere duro, severo, e se mira a un obiettivo lei lo raggiunge anche a costo di farsi male. Mi è piaciuta tantissimo, nonostante abbia – come anche Lilian, la protagonista – un passato oscuro: per Helene è pieno di rimorsi, per Lilian è pieno di paure.

Quasi sempre si chiede agli autori “chi ti ha ispirato?”. Per una volta vorrei ribaltare la domanda e chiederti: chi hai ispirato o vorresti ispirare? 
È una domanda molto difficile… Quello che posso rispondere è che spero succeda quello che è accaduto per alcuni frammenti de Il cubo dei mille mondi, per cui mi hanno scritto persone che si sono identificate in alcuni personaggi o in alcune dinamiche.

Porto un esempio per quanto riguarda le dinamiche: in un punto della storia si parla di un’adozione da parte di un personaggio importante ai fini della trama (non posso specificare per evitare grossi spoiler finali). Con questo evento volevo sottolineare la possibile paura di non far parte completamente di quel nucleo famigliare e il timore che emerge, in qualche modo, di perdere quelle persone che ti vogliono bene.

Una lettrice, scrivendomi in privato, mi ha detto di essersi vista in questo personaggio, e ha sottolineato che, visto il tema delicato, io sia riuscito in quelle poche pagine a narrare questa dinamica senza – parola sue – fronzoli o troppe storie assurde, e questo mi ha fatto davvero felice.

Spero di arrivare a fare la stessa cosa con La Serpe, ecco.

COVER LA SERPE

Se per un giorno potessi risvegliarti nel corpo di un grande autore, fumettista, sceneggiatore, chi sarebbe e perché? 
Sicuramente Moebius perché è geniale sotto ogni punto di vista. È stato poliedrico, con un immaginario veramente sconfinato. Tra l’altro in questo periodo sto leggendo L’incal, che finalmente ho recuperato dopo tanto… quindi sì, decisamente lui.

C’è qualche storia, sua o di altri, che ti faccia dire “quella avrei proprio voluto scriverla io!”?
L’incal, perché è davvero bellissima!

Da quando fai questo mestiere, qual è la cosa più strana che ti sia mai capitata? 
Guarda, questa è la prima volta che incontro il pubblico, per cui fin qui tutto liscio (ride). Il cubo dei mille mondi era uscito durante la pandemia – nel momento in cui tutti i grandi eventi erano stati messi in stand by – perciò sono felicissimo di poter finalmente incontrare i lettori e prendere parte alle fiere di settore!

LA SERPE_7

Allora magari ti rifarò la stessa domanda tra un paio di fiere! E dimmi, se dovessi scegliere un personaggio dei fumetti che ti rappresenti, chi sarebbe? 
Sono domande semplici, ma sono le più difficili (ride). Ci sto pensando perché non è facile…

Questa domanda potresti metterla tra le cose più bizzarre mai successe! 
Sui fumetti non mi viene in mente nessun personaggio, l’unico a cui mi ricollego è Anacleto, de “La spada nella roccia”.

Ti faccio l’ultima domanda prima di salutarti: ci puoi dire qualcosa dei tuoi progetti futuri, o di quello a cui vorresti lavorare? 
Vorrei tanto poter lavorare per la Francia; c’è qualcosa in generale in ballo ma non posso dire nulla, per il momento.

Incrociamo le dita, allora! Grazie per il tuo tempo, Luca, anche a nome della redazione e dei lettori di MegaNerd. A presto!

 


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Claire Bender

Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.

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