Il museo del Fumetto di Milano è in grande difficoltà economica

A causa dell’emergenza Coronavirus, una delle realtà sul mondo del fumetto più importanti del nostro Paese rischia la chiusura. Il direttore Luigi F.Bona ha lanciato l’allarme per WOW-SPAZIO FUMETTO, il museo del fumetto di Milano aperto da ben nove anni.

museo del fumetto milano

Per chi non lo conoscesse, WOW- Spazio Fumetto è il grande museo del fumetto sito a Milano. In nove anni  di apertura è diventato una perla nel suo genere grazie ai materiali in mostra e agli eventi organizzati. Ha registrato oltre ottantamila visite e ricevendo gli auguri di Bruno Bozzetto e Milo Manara. Purtroppo nonostante la cura che ha sempre riservato ai suoi visitatori, sta vivendo la forte crisi portata nel nostro Paese dall’emergenza sanitaria in corso.

museo del fumetto

Durante un’intervista a Il Giornale, il direttore Luigi F.Bona ha lanciato l’allarme, spiegando le necessità culturali ed economiche che avrebbero bisogno di maggiore attenzione da parte delle istituzioni. A causa della pandemia in corso, sono state sospese molte collaborazioni professionali importanti per il museo, dando l’inizio ad un periodo statico e improduttivo. La situazione paradossale che stiamo vivendo, ha fatto emergere numerosi problematiche del mondo del fumetto e dell’editoria.

wow-spazio fumetto

Ecco le dichiarazioni rilasciate dal direttore:

“Lo WOW, ora chiuso come tutti i musei, ha compiuto 9 anni il primo aprile, con oltre 80 mila visitatori per decine di mostre e una sessantina di eventi all’anno, e 5 mila iscritti a laboratori e corsi.

Un bilancio di cui siamo orgogliosi e un indice positivo per il settore del fumetto che, nella debacle di edicole e librerie, continua comunque a reggere. Ottimi risultati anche fuori dal museo, come la durata record della mostra “Cosmo Cartoons” al MUSE di Trento, realizzata con la nostra collaborazione.

Ma i costi ci strangolano: l’affitto dell’immobile al Comune di Milano, gli affitti di magazzini per gli archivi e i costi fissi della gestione. Evitiamo polemiche inutili e ci dissociamo da titolazioni “creative” di alcuni giornali: anche gli amministratori pubblici soffocano inermi nella loro burocrazia. Accordi con aziende che vogliono sostenere la cultura, come a Milano si faceva in passato, attendono di essere concluse, dopo l’epidemia. Intanto piccole donazioni di amici del museo ci possono aiutare”.


Saki

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Cuore giapponese in un corpo italiano, leggo manga dalla più tenera età e sogno ancora di cavalcare Falcor! Curiosa fino allo sfinimento, sono pronta a parlarvi delle mie scoperte!

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