Il gruppo editoriale Oni Press – Lion Forge è nella bufera. Che sta succedendo?

Oni-Lion Forge è nell’occhio del ciclone, dopo una serie di licenziamenti immotivati e il rilascio di un comunicato stampa che ha fatto discutere. Ecco tutti i dettagli

Oni Press

Ultimamente molte case editrici soffrono a causa della crisi, una crisi che sembra aver raggiunto anche i publisher Oltreoceano tra i quali pare rientrare il gruppo Oni Press – Lion Forge.

Oni è una casa editrice indipendente con 25 anni di esperienza nel settore, fondata nel 1997, e che ha all’attivo molte serie su licenza piuttosto importanti, come Scott Pilgrim e Rick and Morty.  Nel 2019 ha acquisito maggior rilevanza grazie alla fusione con Lion Forge Comics, dando vita al Oni–Lion Forge Publishing Group.

Eppure molti collaboratori di Oni Press hanno rivelato recentemente su Twitter di essere stati licenziati dall’azienda.

Tra coloro che sono stati costretti a lasciare il proprio posto di lavoro troviamo l’editor senior Amanda Meadows e l’editor Jasmine Amiri. Anche il vicepresidente delle vendite e del marketing Alex Segura e il responsabile vendite Henry Barajas sono stati licenziati. Posti decisamente importanti, ma che sono stati “svuotati” apparentemente senza nessuna particolare motivazione, sebbene in seguito l’editore abbia rilasciato questo comunicato:

oni press lion forge

«Attraverso la diffusione di voci ampiamente sensazionalistiche e di informazioni false, vorremmo ribadire che i recenti cambi di personale in Oni-Lion Forge Publishing Group sono stati effettuati con l’unico scopo di far evolvere l’azienda e il marchio, per renderlo un successo a lungo termine.

Siamo orgogliosi della nostra lunga storia nel settore e ci sforziamo continuamente di essere migliori e di fare sempre meglio. Abbiamo avviato Lion Forge Comics 11 anni fa appositamente per rilasciare contenuti di grande impatto, mentre Oni opera da ben 25 anni nel settore. Stiamo delineando un nuovo quadro, e manteniamo l’impegno nel pubblicare contenuti innovativi e abbracciare pioneristici autori, promuovendo la diversità e l’inclusione. Vediamo un futuro incredibilmente eccitante non solo per l’azienda, ma anche per i fan e i consumatori di contenuti di tutto il mondo»

Le voci sensazionalistiche a cui fa riferimento Oni Press potrebbero riguardare l’acquisto o la vendita della società, che potrebbe anche essere smantellata se ciò accadesse. Eppure il comunicato ha scatenato sia lo sdegno che l’ilarità della community, in particolare di giornalisti e autori del settore. 

Degno di nota è il commento di Mark Waid, autore di Kingdom Come, che invita gli altri creator a rescindere qualsiasi contratto possano avere con l’editore: 

«Se sei un autore che sta facendo qualcosa con Oni Press, il mio consiglio per te sarebbe di andare. Via. Subito. Se il tuo libro è in cantiere, controlla i tuoi contratti per vedere se è possibile rescinderli e scappa a gambe levate!»

Di sostegno a chi ha perso il lavoro, le parole dello sceneggiatore Van Jensen (Flash per DC Comics):

«Ho molti amici che si sono dedicati parecchio a Oni Press e che hanno perso il lavoro. Siete tutti fantastici, e spero che sappiate quanto siete apprezzati… e che sarete accolti in un posto che vi merita!»

Rachel Reed, precedente direttrice del marketing presso Oni Press e scrittrice, ha espresso quanto segue: 

«Oh-Oh, in quanto persona che gestiva il marketing presso Oni, sono davvero felice di non aver mai dovuto pubblicare nulla del genere. Questa dichiarazione è davvero offensiva. Non capisco come abbiano fatto a non rendersi conto di aver appena affermato che il loro “marchio” è più importante dei loro dipendenti!»

L’illustratore Ben Towle (Oyster War, Midnight Sun) è stato decisamente più pungente: 

«Ecco una parola che compare zero volte in quel comunicato stampa di Oni: “FUMETTI”»

Si è unito alle critiche anche lo scrittore Brian Keene, che ironicamente ha ribadito quanto espresso da Waid:

«Prima reazione: ho pensato immediatamente che l’addetto stampa è tra i dipendenti licenziati da Oni Press. Seconda reazione: se hai un libro su Oni, controlla il tuo contratto e fatti restituire quei diritti il prima possibile. Abbiamo visto tutti innumerevoli volte come finisce questa storia»

Non è mancato il disegnatore Steve Lieber (Superior Foes of Spider-Man per Marvel Comics) che si è dimostrato piuttosto pacato, probabilmente in virtù della sua pubblicazione su Oni, Whiteout : 

«In qualità di artista, voglio far sapere ai fan e ai consumatori di contenuti di tutto il mondo che anch’io rimango impegnato nel rilasciare contenuti innovativi. Questo è sicuramente il modo in cui gli esseri umani comunicano idee ed emozioni»

Jonah Weiland, giornalista e fondatore del sito Comic Book Resources è stato invece piuttosto diretto: 

«Ho visto ripetutamente Lion Forge spendere malissimo i suoi soldi, gestire in maniera disastrosa l’azienda e non distribuire. Questo è straziante, ma non mi sorprende. Credo abbiano buone intenzioni, ma vale poco se tutto sfocia nella mancanza di risultati.
Oni è stato un editore indipendente davvero importante e mi dispiace molto vedere quanto accade. Si spera che qualcuno con un po’ di soldi possa salvare questo marchio e riportarlo al suo antico splendore»

Come dichiarato da alcuni, sembra strano che per l’evoluzione di un marchio si tenda ad eliminare quelle che sono di fatto le figure professionali di riferimento. In effetti il comunicato di Oni – Lion Group pare solo uno svogliato tentativo di chetare gli animi dell’industria mentre cerca di far fronte ad una situazione spinosa. Certo, nonostante gli indizi, restiamo comunque nel campo delle ipotesi e non possiamo affermare nulla di certo. Cercheremo comunque di tenervi aggiornati sullo sviluppo della vicenda.

Piuttosto, voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere in un commento così da poterne parlare insieme.


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Gianluca Testaverde

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Faccio un po' di tutto nella vita: perditempo a tempo pieno, disegno, amo il doppiaggio e scrivo ciò che vorrei leggere. E per l'amor di Dio... non fate i fumettisti!

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