Il gaming e le nuove generazioni: il fattore eSports 

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Il 36% dei giovani italiani, di età compresa tra i 10 e i 25 anni, passano in media tra un’ora e tre ore al giorno per giocare online, il 16% supera invece le 3 ore, quasi il 7% supera le 5 mentre un altro 7% supera addirittura le 8, soprattutto se si guarda alla fascia over 20. Almeno il 40%, poi, trascorre almeno un’ora della propria giornata a guardare altri giocare, magari in streaming o sui social.

Sono questi i numeri del fenomeno gaming tra i giovani, resi noti grazie alla ricerca condotta da Skuola.net insieme all’Associazione Di.Te. Numeri impressionanti, che spiegano anche la crescita del settore degli eSports. “Un settore che può agire da sostegno anche per gli sport tradizionali – commenta Davide Luciani di Gaming Report – che sono apparsi in calo di tifosi e di appassionati negli ultimi anni”. La transizione digitale permette quindi di creare nuove opportunità di coinvolgimento e di intrattenimento, catturando così l’attenzione di un pubblico più giovane, proprio come quello dei Millennials, che è apparso meno coinvolto rispetto al passato agli sport tradizionali. Lo dimostra il caso della eSerie A Tim, il torneo di eSports che fa da contraltare alla Serie A calcistica. “La Lega si è dimostrata subito molto interessata e molto attenta a questa dinamica – ha spiegato Thomas Borghi, Project Leader di Infront Italy per il progetto eSerie A TIM –  devo dire che ci ha creduto molto fin da subito, tanto da promuovere la competizione con convinzione, considerandola subito alla pari delle altre che organizza”.

La stagione 2021/2022 ha fatto registrare più di 2 milioni di visualizzazioni, in crescita di 13 punti percentuali rispetto all’anno prima, con 100 milioni di impressioni social, 10 milioni di utenti unici, 1.000 articoli sull’evento e oltre 2 milioni di interazioni. “E questi sono solo alcuni dei numeri degli eSports – continua Luciani di Gaming Report – una vera e propria nuova miniera sia per quanto riguarda il pubblico che per quanto riguarda gli introiti finanziari”.

Il caso del Milan è emblematico in questo senso è l’accordo siglato con Rocket League che vede i rossoneri entrare nella piattaforma di gaming online seguendo l’esempio di Manchester City, Borussia Dortmund e Olympique Lione. Un impegno che si unisce a quello su eSports tradizionali come eFootball, con la squadra milanista che, guidata da Carmine Liuzzi e Francesco Sirianni, hanno portato a casa una postazione tra le migliori quattro d’Europa nella Championship Pro. Un modo per intercettare le nuove generazioni, insomma, che sembrano sempre più appassionate a questi sport elettronici.

“Un rapporto, quello tra under30 ed eSports, che è ben rappresentato anche dall’universo social – conclude l’analista di Gaming Report – su Twitch, infatti, si registrano oltre 8 milioni di streamer al mese per le dirette di questa categoria, il 42% dei post su TikTok include clip relative alle sessioni di gioco mentre su Instagram siamo sul 19%”. Un vento di rinnovamento per tutto il settore, non solo del gaming ma anche dello sport tradizionale.

 


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