Game of Thrones, Emilia Clarke rivela: «Ho avuto due aneurismi cerebrali

Emilia Clarke interpreta Daenerys, la madre dei draghi, in Game of Thrones, il Trono di Spade, la serie ispirata ai romanzi di George R. R. Martin: «Ho avuto due interventi al cervello, ho temuto di non farcela»

got_daenarys-1920

Emilia Clarke, l’interprete di Daenerys nella serie Game of ThronesIl Trono di Spade, è sopravvissuta a due aneurismi cerebrali, come lei stessa racconta in un lungo intervento pubblicato da The New Yorker. L’attrice inizia il suo lungo e drammatico racconto dichiarando: «Proprio quando tutti i miei sogni di infanzia sembravano diventare realtà ho quasi perso la ragione e poi la mia vita. Non ho mai raccontato questa storia pubblicamente, ma ora è arrivato il momento giusto».

Emilia Clarke torna con i ricordi al 2011, quando aveva appena concluso le riprese della prima stagione de Il Trono di Spade, la serie tratta dai romanzi di George R.R. Martin e gli showrunner David Benioff e D.B. Weiss le avevano spiegato che il personaggio di Daenerys era un insieme di Napoleone, Giovanna d’Arco e Lawrence d’Arabia, anche se lei non si sentiva affatto così determinata e al contrario era terrorizzata: «Avevo paura dell’attenzione, di un lavoro che non riuscivo quasi a capire, di provare a non deludere la fiducia che i creatori della serie avevano riposto in me. Mi sentivo, in ogni modo, esposta. Nel primo episodio apparivo nuda e dal primo incontro con la stampa in poi mi hanno sempre chiesto la stessa domanda, varie versioni di ‘Interpreti una donna così forte e tuttavia ti spogli. Perché?’. Nella mia testa avrei voluto rispondere ‘Quanti uomini devo uccidere per dimostrare il mio valore?».

Tanta attenzione mediatica comporta una massiccia dose di stress, dunque Emilia decise di allenarsi con un personal trainer per scaricare un po’ la tensione. La mattina dell’11 febbraio 2011, nello spogliatoio di una palestra di Crouch End, North London, ha iniziato a sentire i primi sintomi dell’aneurisma: una terribile emicrania che le stava persino impedendo di allacciarsi le scarpe: «Quando ho iniziato l’allenamento ho dovuto farmi forza per andare oltre i primi esercizi. Poi il mio allenatore mi ha fatto mettere in posizione plank e ho immediatamente provato la sensazione che una fascia elastica stesse schiacciandomi il cervello. Ho cercato di ignorare il dolore e andare avanti, ma semplicemente non potevo farlo. Ho detto al mio allenatore che dovevo fare una pausa e in qualche modo, quasi strisciando, sono arrivata nello spogliatoio. Ho raggiunto il bagno, mi sono piegata sulle ginocchia e ho vomitato tanto e violentemente. Nel frattempo il dolore – come dei colpi, delle pugnalate, delle compressioni – stava peggiorando. In un certo senso sapevo cosa stava accadendo: il mio cervello era danneggiato. Per alcuni momenti ho provato ad allontanare il dolore e la nausea. Ho detto a me stessa: ‘Non sarai paralizzata’. Ho mosso le dita delle mani e dei piedi per assicurarmi che fosse vero. Per mantenere attiva la memoria ho provato a ricordare, tra le varie cose, alcune battute di Game of Thrones».

Fortunatamente una donna è intervenuta chiedendo ad Emilia se stesse bene e le ha prestato soccorso, chiamando immediatamente aiuto:

«Ricordo il suono di una sirena, un’ambulanza, ho sentito delle nuove voci, qualcuno che diceva che il polso era debole. Stavo vomitando bile. Qualcuno ha trovato il mio telefono e ha chiamato i miei genitori, che vivono a Oxfordshire, e gli hanno detto di raggiungermi al pronto soccorso del Whittington Hospital».

I medici non hanno potuto dare all’attrice degli antidolorifici e dopo una risonanza magnetica si è scoperto che Emilia aveva un’emorragia cerebrale causata dal sanguinamento nello spazio che circonda il cervello: «Avevo avuto un aneurisma, la rottura di un’arteria. Come ho scoperto in un secondo momento, circa un terzo dei pazienti con la stessa diagnosi muore immediatamente o poco dopo. Per i pazienti che sopravvivono è richiesto un intervento d’urgenza per bloccare l’aneurisma perché c’è un alto rischio di una seconda, spesso fatale, emorragia. Se volevo vivere ed evitare dei deficit terribili dovevo essere immediatamente operata. E anche in quel caso non c’erano garanzie».

emilia-clarke-sopravvissuta_jpg_1200x0_crop_q85

L’attrice è stata quindi trasferita al National Hospital for Neurology di Londra: «Mi ricordo che mi hanno detto che dovevo firmare la liberatoria per un intervento chirurgico al cervello. Intervento al cervello? Ero nel mezzo della mia vita piena d’impegni, non avevo tempo per un intervento al cervello. Ma alla fine ho acconsentito e ho firmato. E poi sono stata priva di sensi. Per le successive tre ore i chirurghi hanno lavorato per riparare il mio cervello. Non era il mio primo intervento e certamente non sarebbe stato nemmeno l’ultimo. Avevo 24 anni».

Emilia Clarke aveva inseguito per tutta la vita il sogno di diventare un’attrice e fino a quel momento non aveva mai considerato realmente che potesse avere dei problemi di salute. Ha studiato molto per raggiungere i suoi obiettivi, recitando spesso in piccole produzioni teatrali. 

Nella primavera del 2010 i suoi agenti hanno ricevuto la notizia che erano in corso le audizioni per Il Trono di Spade, c’era l’esigenza di cambiare alcuni membri del cast, tra cui l’attrice che interpretava Daenerys. Emilia ricorda che ogni tanto le girava la testa, aveva la pressione bassa e anche quando aveva quattordici anni aveva affrontato una forte emicrania che l’aveva costretta a letto, situazioni che però imputava allo stress e ai problemi della vita, mentre ora li identifica come possibili segnali di quello che le sarebbe accaduto successivamente.

La prima operazione che ha affrontato è stata un avvolgimento endovascolare, ovvero il chirurgo ha introdotto un filo in una delle arterie femorali che è poi stato condotto fino al cervello, dove ha chiuso l’aneurisma. Quando si è svegliata il dolore era insopportabile, non vedeva bene, era intubata e stava male. I medici le avevano spiegato che la cosa più importante per un recupero positivo era superare due settimane senza troppi problemi. Dopo quel periodo, una notte, un’infermiera l’ha svegliata per compiere degli esercizi cognitivi ed Emilia si resa conto che non era nemmeno in grado di ricordare il suo nome intero, provando un grande senso di panico:

«Potevo vedere la mia vita futura e non valeva la pena viverla. Sono un’attrice, devo ricordarmi le battute e ora non riuscivo a ricordarmi nemmeno il mio nome. Stavo soffrendo di afasia, una conseguenza del trauma subito dal mio cervello. Anche se stavo dicendo cose senza senso, mia madre è stata così gentile dall’ignorarle e provare a convincermi che ero perfettamente lucida. Ma sapevo che non era così e nei momenti peggiori volevo spegnere le macchine. Ho chiesto ai medici di lasciarmi morire. Il mio lavoro, l’intero sogno di quella che sarebbe dovuta essere la mia vita ruotava intorno al linguaggio, alla comunicazione. Senza mi sentivo persa».
 
Emilia si rese conto in realtà di quanto fosse stata fortunata appena una settimana dopo, quando è riuscita a uscire dall’ospedale dopo questa grave emergenza, tornando subito alla vita di tutti i giorni, affrontando le interviste per la promozione della serie e soprattutto il ritorno sul set.
emilia-clarke-in-hbos-game-of-thrones-2017

I dottori l’avevano però avvisata: dall’altro lato del cervello c’era un piccolo aneurisma, dunque la situazione avrebbe potuto peggiorare in ogni momento o rimanere stabile e senza alcuna conseguenza, chiedendole solo di prestare grande attenzione. Emilia ha così rivelato ai produttori della serie la sua situazione medica, chiedendo la riservatezza mentre cercava di superare quel periodo, anche con l’aiuto della morfina per evitare i dolori. L’interprete di Daenerys era però terrorizzata, affaticata e temeva di morire in ogni momento, oltre a essere preoccupata per la propria immagine, non sapendo in che modo sarebbe potuta apparire negli interventi pubblici.

Arrivata sul set di Game of Thrones a Dubrovnik, Emilia ha cercato di convincersi che tutto sarebbe andato bene, anche se era esausta e faceva fatica a mantenere la concentrazione. Al termine della terza stagione, nel 2013, ha accettato la parte di Holly Golightly a Broadway e fortunatamente, mentre era a New York, si è sottoposta a un controllo, scoprendo che era necessario intervenire:

«Mi era stata promessa un’operazione relativamente semplice, più semplice dell’altra volta».

La situazione non è però andata come previsto:

«Quando mi hanno svegliato stavo urlando dal dolore. La procedura non aveva funzionato. Avevo un’importante emorragia e i dottori mi hanno detto chiaramente che le mie chance di sopravvivenza erano poche se non mi operavano di nuovo. Questa volta dovevano accedere al mio cervello attraverso il cranio e l’operazione doveva avvenire immediatamente. Il recupero è stato ancora più doloroso rispetto a quello precedente. Avevo l’aspetto di qualcuno che aveva affrontato una guerra molto più violenta rispetto a quelle affrontate da Daenerys. Ero uscita dall’operazione con un drenaggio che usciva dalla testa. Parti del mio cranio erano state sostituite con il titanio. Ora la cicatrice che fa una curva dalla testa all’orecchio non si vede, ma inizialmente non sapevo se si sarebbe vista. E c’era, in particolare, la costante preoccupazione riguardante ogni possibile perdita cognitiva o dei sensi. Sarebbe stata la concentrazione? La memoria? La visione periferica? Ora dico alle persone che mi ha privato del mio buon gusto in fatto di uomini, ma ovviamente niente all’epoca sembrava divertente. Ho trascorso un mese in ospedale e in certi momenti avevo perso tutte le speranze. Non riuscivo a guardare nessuno negli occhi. C’era una terribile ansia, attacchi di panico. Non sono stata cresciuta pensando di dire che qualcosa non è giusto, mi hanno insegnato a ricordarmi che c’è sempre qualcuno che sta peggio di te. Ma, vivendo questa esperienza per la seconda volta, avevo perso tutte le speranze».

L’attrice ha svelato che la sua mente ha quasi bloccato tutti i ricordi negativi legati a quel periodo, tranne il fatto di essere convinta di non sopravvivere e della divulgazione del suo stato di salute. Sei settimane dopo l’operazione il National Enquirer aveva infatti riportato quanto le era accaduto, ma Emilia aveva negato l’indiscrezione. La star ha spiegato:

«Ora, dopo essere stata in silenzio tutti questi anni, vi sto raccontando tutta la verità. Per favore credetemi: so che non sono l’unica e nemmeno la sola. Innumerevoli persone hanno sofferto anche di più e con meno cure rispetto a quelle che sono stata fortunata nel ricevere»

Dopo essere stata dimessa ha dovuto affrontare il Comic-Con di San Diego e la Clarke ha rivelato che prima di rispondere alle domande ha sentito un terribile mal di testa e ha iniziato ad avere nuovamente paura di morire: «Ho pensato: ‘Ora morirò. Il mio momento è giunto. Ho imbrogliato la morte due volte e ora viene a reclamarmi’». Emilia ha però reagito con determinazione, decidendo di procedere come previsto e rilasciando un’intervista a MTV:

«Ho pensato che se avessi dovuto morire, potevo anche farlo in diretta tv. Ma sono sopravvissuta. Sono sopravvissuta a MTV e molto altro. Negli anni dopo la seconda operazione sono guarita andando oltre ogni ragionevole speranza. Ora sto bene al 100%. Oltre al mio lavoro come attrice ho deciso di dedicarmi all’attività benefica e ho aiutato a sviluppare SameYou, in collaborazione con partner nel Regno Unito e negli Stati Uniti, che ha lo scopo di offrire cure alle persone che hanno subito danni cerebrali e aneurismi. Provo una gratitudine senza fine nei confronti di mia madre e mio fratello, dei miei dottori e delle infermiere, dei miei amici. Ogni giorno sento la mancanza di mio padre che è morto di cancro nel 2016 e non potrò mai ringraziarlo abbastanza per avermi tenuto la mano fino alla fine. C’è qualcosa di gratificante, e che va oltre ogni fortuna, nell’arrivare alla fine della serie. Sono così felice di essere qui per vedere l’epilogo de Il Trono di Spade e l’inizio di qualsiasi cosa accadrà in futuro»

Emilia ha dunque dimostrato una forza davvero incredibile. Le mandiamo un enorme abbraccio virtuale.

https://www.instagram.com/p/BvRr-IKlQCm/?utm_source=ig_embed
 

Game of Thrones 8 – Dove vederlo

L’ultima stagione di Game of Thrones – Il Trono di Spade esordirà il prossimo 14 aprile negli Stati Uniti, in Italia sarà trasmesso come di consueto da Sky Atlantic e in streaming su SkyGO in contemporanea con l’America.

Game of Thrones 8 – Il trailer

Rivediamo insieme il trailer ufficiale dell’ottava stagione, uscito lo scorso 5 marzo:

 

 

 

 

Fonte: The New Yorker
Traduzione italiana delle dichiarazioni di Emilia Clarke ripresa da Movieplayer.it

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *